- Registrato
- 6 Agosto 2012
- Messaggi
- 234,551
- Reaction score
- 41,071
Tuttosport in edicola: il mani di Fabbian in Bologna - Milan ha fatto sbottonare Conceicao. Ma è solo l'ultimo episodio. Quello relativo agli errori arbitrali è un dossier che comincia addirittura con Milan-Lecce 3-0 del 27 settembre, quando l’arbitro Zufferli ha espulso nel finale Bartesaghi, appena entrato, per un fallo che avrebbe meritato solo il giallo. Prosegue con uno degli episodi che irritano di più il club: l’espulsione di Reijnders in Milan-Udinese 1-0 del 19 ottobre (tocco involontario su Lovric lanciato a rete). Sono stati contestati anche l’1-0 del Cagliari nel 3-3 del 9 novembre (sul tiro di Zortea, Luvumbo davanti a Maignan sembrava in fuorigioco) e l’1-0 di De Ketelaere in Atalanta-Milan 2-1 del 6 dicembre (il belga si appoggiò in salto su Theo Hernandez). Già in quell’occasione l’allora allenatore Fonseca non le aveva mandate a dire all’arbitro La Penna. «Il modo in cui l’arbitro ha guidato la partita è una mancanza di rispetto per il Milan. Situazioni come queste cambiano la partita». Un’uscita che Fonseca aveva dovuto pagare di tasca propria, nel senso che era poi arrivata una multa dalla Procura Federale da 10mila euro. Finita lì? Macché: c’è pure il mancato rigore su Reijnders in Milan-Roma 1-1 del 29 dicembre (fallo di Pisilli), prima di Empoli-Milan dell’8 febbraio (2-0 per i rossoneri), altro punto focale nella complicata relazione tra Milan e Aia di questa stagione. Partita nella quale prima Cacace entra da rosso su Walker senza beccare un cartellino e poi Tomori viene espulso per un secondo cartellino giallo, pur essendoci un fuorigioco (non segnalato) del giocatore dell’Empoli precedente al fallo. Roba che fece esplodere Ibra durante la presentazione di Joao Felix. «Ci vuole rispetto per il Milan - le parole dello svedese -. Non voglio essere critico verso l’arbitro, ma non è la prima volta che succede e chiedo solo questo, rispetto per il Milan e per i giocatori». Invece, meno di un mese dopo, le polemiche sono ancora lì.
