Nella riunione del cda di dopodomani, il collegio degli amministratori esaminerà la documentazione contabile proveniente da SES, comprovante l'esistenza dei fondi occorrenti alla chiusura ed all'adempimento degli ulteriori obblighi scaturiti dal signing del 5 agosto scorso. Saranno accompagnate dalle note esplicative e dai reports degli advisors incaricati dalla holding del Biscione. Dopo di ciò, l'amministratore delegato Galliani, su delibera del consiglio, convocherà l'assemblea dei soci per il cambio di amministratori, sulla presa d'atto del previo cambio di controllo del capitale sociale, giusti gli accordi contrattuali intervenuti tra le parti. Rispetto a dicembre, ove pure il passaggio societario fu formalmente il medesimo a fronte del noto non esito, può dirsi che la differenza sia proprio nella richiesta di Fininvest di verificare prima l'esistenza del fondo prezzo, onde dare dopo seguito alla convocazione dell'assemblea, nel mentre la precedente convocazione fu assunta praticamente al buio, senza certezze contabili sulla effettiva chiusura della compravendita. Se concediamo il beneficio del dubbio sulla fondatezza di questa indiscrezione e, in tale ipotesi, sulla possibilità che, non essendo stati verificati i fondi per il saldo prezzo, Fininvest neghi la convocazione della assemblea perché inutole allo scopo prefissato, dovremo altresì concedere che, se la convocazione vi sarà, è perché a monte sarà stato verificato il presupposto legittimante, ovvero l'esistenza delle somme necessarie al pagamento del prezzo ed al trasferimento delle quote. La fumata, bianca o nera, del cda di dopodomani, sarà determinante della soluzione di questa storica vicenda.