Milan: Ibra vicino. Sarà allenatore in pectore o...?

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Enrico Currò su Repubblica: Ibra parrebbe sempre più vicino al secondo ritorno: come dirigente mascherato da superconsulente dell’azionista di controllo americano, Gerry Cardinale, per fare rialzare il club dall’innegabile crisi in atto, oppure come dirigente vero e proprio o magari da dt, che nello specifico potrebbe volere dire allenatore in pectore, in tandem col suo ex compagno Abate, oggi mister in auge della Primavera. Interpellato da Sky (come ampiamente riferito ieri su MW NDR) sulla lunga trattativa con Cardinale, il prode Zlatan ha accennato appena alla vicenda in atto: «Stiamo parlando, vediamo». Non sono esattamente parole chiarificatrici, comunque lo scenario è piuttosto nitido. Lo scudetto sta volando via, insieme a Inter e Juventus. La qualificazione agli ottavi della Champions è appesa a una vittoria, mercoledì in casa del Newcastle, ma soprattutto alla concomitante sconfitta del Psg a Dortmund. Se il Milan pareggia, non va nemmeno in Europa League, e perde un sacco di soldi (più o meno 150 milioni, introiti della mancata partecipazione al Mondiale per club 2025 inclusi). Ergo, Cardinale cerca di persuadere Ibra a tornare ed è convinto di esserci riuscito: per il titolare di RedBird Capital, che controlla il club grazie al prestito da 550 milioni del fondo Elliott e che per finanziarlo ha incontrato nelle scorse settimane in Bahrain potenziali soci dell’area araba come anticipato da Repubblica, la mossa sarebbe anche mediatica. Il tempo stringe e l’esito della partita di Newcastle non è secondario: non si potrà andare oltre gennaio per il sì o per il no del diretto interessato, tentato dalla proposta.

Pioli in bilico. Si decide mercoledì QUI -) Pioli in bilico. Si decide dopo Newcastle.

Edicola: crollo Milan. -9 dalla vetta. Le news QUI -) Edicola: crollo Milan. -9 e senz'anima.

Ora la CL. Gioca Leao. Theo e Kjaer... QUI -) Milan: ora la CL. Leao gioca. Theo centrale.

Le pagelle dei quotidiani dopo il KO con la Dea QUI -) Pagelle quotidiani Atalanta Milan 3-2. 9 dicembre.
 

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Enrico Currò su Repubblica: Ibra parrebbe sempre più vicino al secondo ritorno: come dirigente mascherato da superconsulente dell’azionista di controllo americano, Gerry Cardinale, per fare rialzare il club dall’innegabile crisi in atto, oppure come dirigente vero e proprio o magari da dt, che nello specifico potrebbe volere dire allenatore in pectore, in tandem col suo ex compagno Abate, oggi mister in auge della Primavera. Interpellato da Sky (come ampiamente riferito ieri su MW NDR) sulla lunga trattativa con Cardinale, il prode Zlatan ha accennato appena alla vicenda in atto: «Stiamo parlando, vediamo». Non sono esattamente parole chiarificatrici, comunque lo scenario è piuttosto nitido. Lo scudetto sta volando via, insieme a Inter e Juventus. La qualificazione agli ottavi della Champions è appesa a una vittoria, mercoledì in casa del Newcastle, ma soprattutto alla concomitante sconfitta del Psg a Dortmund. Se il Milan pareggia, non va nemmeno in Europa League, e perde un sacco di soldi (più o meno 150 milioni, introiti della mancata partecipazione al Mondiale per club 2025 inclusi). Ergo, Cardinale cerca di persuadere Ibra a tornare ed è convinto di esserci riuscito: per il titolare di RedBird Capital, che controlla il club grazie al prestito da 550 milioni del fondo Elliott e che per finanziarlo ha incontrato nelle scorse settimane in Bahrain potenziali soci dell’area araba come anticipato da Repubblica, la mossa sarebbe anche mediatica. Il tempo stringe e l’esito della partita di Newcastle non è secondario: non si potrà andare oltre gennaio per il sì o per il no del diretto interessato, tentato dalla proposta.

A questo punto è probabile che stiano aspettando l'esonero di Pioli, magari mercoledì. In modo da oscurare a livello mediatico il fallimento della stagione già a dicembre (ma possiamo dire da ottobre) e passare da un capro espiatorio all'altro.
 

DavMilan

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A questo punto è probabile che stiano aspettando l'esonero di Pioli, magari mercoledì. In modo da oscurare a livello mediatico il fallimento della stagione già a dicembre (ma possiamo dire da ottobre) e passare da un capro espiatorio all'altro.
Mamma mia come stiamo cadendo in basso, e sembra di non vedere ancora il fondo.
Ormai siamo un circo a tutti gli effetti.
 

UDG

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A questo punto è probabile che stiano aspettando l'esonero di Pioli, magari mercoledì. In modo da oscurare a livello mediatico il fallimento della stagione già a dicembre (ma possiamo dire da ottobre) e passare da un capro espiatorio all'altro.
Quello che io non ho capisco è perché insistere tanto con Pioli se poi esci da tutto, tanto vale cambiare prima nella speranza di rimetterti in carreggiata
 

Pivellino

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Quello che io non ho capisco è perché insistere tanto con Pioli se poi esci da tutto, tanto vale cambiare prima nella speranza di rimetterti in carreggiata
Perché segare Pioli certifica un fallimento anche gestionale in cui Furlana non vuole vedersi coinvolto.
Ma a questo punto volente o nolente ci siamo.
 
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Enrico Currò su Repubblica: Ibra parrebbe sempre più vicino al secondo ritorno: come dirigente mascherato da superconsulente dell’azionista di controllo americano, Gerry Cardinale, per fare rialzare il club dall’innegabile crisi in atto, oppure come dirigente vero e proprio o magari da dt, che nello specifico potrebbe volere dire allenatore in pectore, in tandem col suo ex compagno Abate, oggi mister in auge della Primavera. Interpellato da Sky (come ampiamente riferito ieri su MW NDR) sulla lunga trattativa con Cardinale, il prode Zlatan ha accennato appena alla vicenda in atto: «Stiamo parlando, vediamo». Non sono esattamente parole chiarificatrici, comunque lo scenario è piuttosto nitido. Lo scudetto sta volando via, insieme a Inter e Juventus. La qualificazione agli ottavi della Champions è appesa a una vittoria, mercoledì in casa del Newcastle, ma soprattutto alla concomitante sconfitta del Psg a Dortmund. Se il Milan pareggia, non va nemmeno in Europa League, e perde un sacco di soldi (più o meno 150 milioni, introiti della mancata partecipazione al Mondiale per club 2025 inclusi). Ergo, Cardinale cerca di persuadere Ibra a tornare ed è convinto di esserci riuscito: per il titolare di RedBird Capital, che controlla il club grazie al prestito da 550 milioni del fondo Elliott e che per finanziarlo ha incontrato nelle scorse settimane in Bahrain potenziali soci dell’area araba come anticipato da Repubblica, la mossa sarebbe anche mediatica. Il tempo stringe e l’esito della partita di Newcastle non è secondario: non si potrà andare oltre gennaio per il sì o per il no del diretto interessato, tentato dalla proposta.
cioè ma vi rendete conto? metterebbero un allenatore senza esperienza in prima squadra che sarebbe comandato di fatto da uno che non ha esperienza manco in primavera! :facepalm:

ma andate a prendere Donadoni allora idioti!
 

UDG

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cioè ma vi rendete conto? metterebbero un allenatore senza esperienza in prima squadra che sarebbe comandato di fatto da uno che non ha esperienza manco in primavera! :facepalm:

ma andate a prendere Donadoni allora idioti!
Per me Donadoni è troppo "signore" per loro e poi secondo me non sanno nemmeno chi sia
 

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Enrico Currò su Repubblica: Ibra parrebbe sempre più vicino al secondo ritorno: come dirigente mascherato da superconsulente dell’azionista di controllo americano, Gerry Cardinale, per fare rialzare il club dall’innegabile crisi in atto, oppure come dirigente vero e proprio o magari da dt, che nello specifico potrebbe volere dire allenatore in pectore, in tandem col suo ex compagno Abate, oggi mister in auge della Primavera. Interpellato da Sky (come ampiamente riferito ieri su MW NDR) sulla lunga trattativa con Cardinale, il prode Zlatan ha accennato appena alla vicenda in atto: «Stiamo parlando, vediamo». Non sono esattamente parole chiarificatrici, comunque lo scenario è piuttosto nitido. Lo scudetto sta volando via, insieme a Inter e Juventus. La qualificazione agli ottavi della Champions è appesa a una vittoria, mercoledì in casa del Newcastle, ma soprattutto alla concomitante sconfitta del Psg a Dortmund. Se il Milan pareggia, non va nemmeno in Europa League, e perde un sacco di soldi (più o meno 150 milioni, introiti della mancata partecipazione al Mondiale per club 2025 inclusi). Ergo, Cardinale cerca di persuadere Ibra a tornare ed è convinto di esserci riuscito: per il titolare di RedBird Capital, che controlla il club grazie al prestito da 550 milioni del fondo Elliott e che per finanziarlo ha incontrato nelle scorse settimane in Bahrain potenziali soci dell’area araba come anticipato da Repubblica, la mossa sarebbe anche mediatica. Il tempo stringe e l’esito della partita di Newcastle non è secondario: non si potrà andare oltre gennaio per il sì o per il no del diretto interessato, tentato dalla proposta.

Pioli in bilico. Si decide mercoledì QUI -) Pioli in bilico. Si decide dopo Newcastle.

Edicola: crollo Milan. -9 dalla vetta. Le news QUI -) Edicola: crollo Milan. -9 e senz'anima.

Ora la CL. Gioca Leao. Theo e Kjaer... QUI -) Milan: ora la CL. Leao gioca. Theo centrale.

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