Repubblica in edicola: al Milan il clima resta teso, con la curva Sud vuota per il primo quarto d’ora, per poi rinnovare i cori a Cardinale perché venda il club, anche se è sempre più evidente l’influenza del fondo Elliott, al di là del maxiprestito col quale esercita dal 2022 un forte peso finanziario e di mercato. Cardinale, azionista di controllo, non si vede a San Siro da settembre. Ieri ha disertato anche il suo superconsulente Ibrahimovic (febbre), che ha lasciato il casting per il nuovo ds all’ad Furlani e viene dato per disilluso e partente, mentre l’ex juventino Paratici, avvistato a Milano, sarebbe scattato in testa: fino alla squalifica per il caso plusvalenze, che scade a luglio, potrebbe lavorare da Londra come consulente esterno. Inoltre nel Cda della società per il nuovo stadio non ci sono uomini di RedBird, eppure il fondo di Cardinale vanta competenze specifiche. Vi compare invece il direttore finanziario milanista Cocirio, in quota Elliott. Allenatore: oggi il preferito sembra Conte, seguito da Mancini e Allegri.