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Tuttosport in edicola conferma tutte le news precedenti e aggiunge: Pierre Kalulu salterà il derby di sabato pomeriggio contro l’Inter. Il difensore francese, colpito da un problema muscolare emerso nel corso di uno degli ultimi allenamenti della passata settimana, farà nuovi controlli tra giovedì e venerdì e questo fa intendere come sia praticamente impossibile una sua convocazione. Stefano Pioli, che dovrà fare a meno di Fikayo Tomori squalificato a causa dell’espulsione rimediata contro la Roma (leggerezza pagata carissima, visto quanto poi capitato al collega di reparto), varerà la coppia formata da Malick Thiaw e Simon Kjaer con Davide Calabria a destra e Theo Hernandez a sinistra. Il terzino francese, così come Mike Maignan e Malick Thiaw sono rientrati nella notte con un volo privato e già oggi saranno a Milanello così come si unirà al gruppo Rafael Leao, che come Rade Krunic, sono rientrati ieri a Milano dopo gli impegni con Portogallo e Bosnia. Gli ultimi a palesarsi a Milanello saranno Christian Pulisic e Yunus Musah, che voleranno oggi in Italia dagli Usa dopo aver giocato l’amichevole contro l’Oman. I due americani saranno a disposizione di Pioli a partire da domani quando ci sarà anche la presentazione di Luka Jovic, colpo di fine mercato del Milan per prendere il vice Giroud. Proprio il centravanti francese, rientrato sabato dopo la botta alla caviglia rimediata contro l’Irlanda, ieri ha svolto un lavoro personalizzato come da programma e non ci sono allarmismi per la sua caviglia sinistra. Sabato, contro l’Inter, ci sarà con Pulisic e Leao ai suoi lati.
CorSport: la parabola di Kjaer. Era un leader, ora gioca per forza. Con Tomori e Kalulu indisponibili Pioli deve consegnare a Simon le chiavi del reparto difensivo. In queste ore che scandiscono il prossimo derby di Milano, per la prima volta affrontato con Inter e Milan a punteggio pieno in classifica e in vetta da soli quasi a segnalare il ritorno al caro vecchio primato, Simon Kjaer e il suo stato fisico sono diventati l’argomento del giorno per Milanello e dintorni. Nel 2023 insomma, Kjaer è stato spesso indicato come uno dei responsabili di errori, distrazioni, ritardi, insomma dei gol subiti dall’Inter nei quattro complessivi, uno di supercoppa a Riyad, l’altro di campionato, gli ultimi due in semifinale di Champions, forse i più complicati e anche i più umilianti da subire per la gens milanista. Stefano Pioli l’ha sempre considerato una risorsa invece che un problema e non solo per omaggio alla sua esperienza e al temperamento da guerriero. Durante i primi tre turni di campionato, per due volte, l’ha già fatto entrare dalla panchina per gestire la parte finale dei due impegni, 13 minuti complessivi a dimostrazione che si fida ancora. Ma poi all’Olimpico, quando è venuto meno per doppio giallo Tomori, è toccato a Kalulu il compito di misurarsi con Lukaku. Dev’essere per questo motivo che a Milanello, invece di rivolgere preghiere al cielo per una miracolosa guarigione del francesino Kalulu, hanno chiesto a Simon di scaldare i motori.
CorSport: la parabola di Kjaer. Era un leader, ora gioca per forza. Con Tomori e Kalulu indisponibili Pioli deve consegnare a Simon le chiavi del reparto difensivo. In queste ore che scandiscono il prossimo derby di Milano, per la prima volta affrontato con Inter e Milan a punteggio pieno in classifica e in vetta da soli quasi a segnalare il ritorno al caro vecchio primato, Simon Kjaer e il suo stato fisico sono diventati l’argomento del giorno per Milanello e dintorni. Nel 2023 insomma, Kjaer è stato spesso indicato come uno dei responsabili di errori, distrazioni, ritardi, insomma dei gol subiti dall’Inter nei quattro complessivi, uno di supercoppa a Riyad, l’altro di campionato, gli ultimi due in semifinale di Champions, forse i più complicati e anche i più umilianti da subire per la gens milanista. Stefano Pioli l’ha sempre considerato una risorsa invece che un problema e non solo per omaggio alla sua esperienza e al temperamento da guerriero. Durante i primi tre turni di campionato, per due volte, l’ha già fatto entrare dalla panchina per gestire la parte finale dei due impegni, 13 minuti complessivi a dimostrazione che si fida ancora. Ma poi all’Olimpico, quando è venuto meno per doppio giallo Tomori, è toccato a Kalulu il compito di misurarsi con Lukaku. Dev’essere per questo motivo che a Milanello, invece di rivolgere preghiere al cielo per una miracolosa guarigione del francesino Kalulu, hanno chiesto a Simon di scaldare i motori.