Deve restare. Partiamo da un presupposto: qui c’è in ballo molto, molto, MOLTO di più dell’essere fans o haters di Donnarumma (io non sono né l’uno né l’altro, o meglio sono un suo fan dal punto di vista tecnico, per me è straordinario e diventerà ben più forte di quanto non sia già, dal punto di vista umano per me è meglio di quanto abbia lasciato trasparire, però ha questo rapporto di sudditanza -che per me coinvolge anche la famiglia- col suino che finché perdurerà non mi permetterà di stimarlo davvero e reputarlo una vera bandiera), qui c’è in ballo il significato stesso di “essere Milan”, di cosa significhi essere A.C Milan 1899.
E lo dico perché, dal punto di vista degli ingaggi, è LOGICO che un giocatore che arriva in un Milan che lotta per il settimo posto, mai accetterà di guadagnare uguale se poi arriva a lottare per il primo posto, soprattutto se ha richieste da altri club di pari competitività o addirittura maggiore. Quindi rifiutare di adeguare al rialzo gli ingaggi ci porterebbe inevitabilmente a ripartire da zero, se non ogni anno ogni biennio, e ovviamente non potremmo mai permetterci alcuni giocatori di livello anzi, appena gli sconosciuti di turno, se azzeccato l’acquisto, alzeranno l' asticella e chiederanno (come naturale) un ingaggio maggiore (come succederà sicuramente anche con Theo e Bennacer, o qualcuno pensa che Theo, uno dei migliori al mondo già adesso nel suo ruolo, accetterà di continuare ad essere sottopagato e di prendere letteralmente un quarto di Alex Sandro che gli è inferiore sotto ogni aspetto?), ci troveremo costretti a cederli (come già succede da decenni a Roma, Dortmund, in qualsiasi club portoghese, olandese ecc).
Stessa IDENTICA storia della cessione di Ibra e Thiago, dove come ho già detto per guadagnare sul momento 60 milioni cash e risparmiare gli ingaggi di Thiago e soprattutto il superingaggio di Ibra abbiamo buttato nel ***** tirando lo sciacquone centinaia e centinaia di milioni di euro della Champions (perché tenendo Ibra e Thiago durante gli anni del Giannino, anche senza investire in altri giocatori saremmo come minimo arrivati sempre al secondo/terzo posto, quindi sempre in CL, perché nella Serie A post-2012 bastava un Giannino (coi vari Muntari, De Jong, Mexes e bidoni vari) + Ibra e Thiago per arrivare in CL al 100%, e con quelle centinaia di milioni di euro in più -sarebbero stati minimo 50 milioni in più all’anno- non saremmo finiti nel baratro finanziario in cui siamo finiti e la rinascita sarebbe stata molto più semplice. Non avremmo vinto contro la Juve di Allegri, semplicemente blindando quei due e non investendo -perché Belluccone non voleva più investire un euro- ma ci saremmo mantenuti a galla in CL e non avremmo accumulato i rossi spaventosi che abbiamo accumulato).
Il punto è questo, il risparmio puro e semplice va bene (da un punto di vista economico) se decidi di essere l'Udinese di turno in tutto e per tutto, se hai i costi ed il nome del Milan devi puntare ad una gestione sostenibile incrementando i ricavi, e i ricavi li puoi incrementare solo e soltanto con i risultati sportivi, e i risultati sportivi li incrementi solo e soltanto facendo acquisti azzeccati e quando li azzecchi blindandoli (perché è praticamente impossibile mantenersi ad alti livelli costanti, specie in una grande piazza, rifacendo mezza squadra costantemente perché appena si alza l’asticella ti manca il “financial muscle” per trattenere i tuoi top).
There’s no other way (per un club come il Milan la perdita di un top come Gigio sarebbe accettabile solo se al suo posto arrivasse un top in un altro ruolo, ma un top vero, non certo per banalmente risparmiare e utilizzare siffatto risparmio per gli altri rinnovi e basta. Detto ancora più crudamente: se fai partire Gigio per far entrare un Van Djik o un Haaland ok, altrimenti deve restare, punto e stop).
Da questi rinnovi capiremo la forza (or lack thereof) della società, e cosa potremo aspettarci in futuro (perché un’annata buona ogni tanto la fa anche la Lazietta).