Milan: Giampaolo verso rescissione. Ci sono Toro e Fiorentina.

Andris

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avevo rimosso che questo cultore della filosofia calcistica fosse rimasto a libro paga per un anno
 

A.C Milan 1899

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Lungi da me difendere Giampaolo, di cui per altro non ho mai compreso il credito di cui ha sempre goduto tra gli addetti ai lavori, con tanto di pellegrinaggi ad assistere ai suoi magici e subliminali ritiri.

Però nelle prime 7 partite della propria esperienza al Milan aveva fatto più punti di Pioli, il quale ha dovuto impiegare ben 13 giornate (+ Ibra e Kjaer) per superare la media punti del vate di Giulianova.

Il tutto con le difficoltà iniziali di settembre nel dover trasformare la squadra di Rodriguez, Musacchio, Biglia, Suso, Borini e Piatek (perché quelli c'erano in estate) in quella di Theo (rotto alla caviglia), Bennacer (arrivato a campionato iniziato dopo la coppa d'Africa) e Rebic (arrivato alla terza giornata e mai utilizzato pure da Pioli prima dell'arrivo di Ibra).
Sorvolando sul come, dal Milan basso e pragmatico di Gattuso all'idea di 130% di possesso palla con la difesa a centrocampo cara a Boban, Maldini ed il mister.

Il Milan di Giampaolo è morto ad inizio agosto quando questo si è messo in testa che il suo progetto doveva ruotare intorno a Suso.
Però, senza Ibra e Kjaer, ha potuto lavorare un solo mese con una rosa completa ed è trattato come un appestato.
Pioli, per una striscia decorosa nella ripresa atipica dopo il virus, viceversa quasi merita la conferma.

Non c'è proporzione.
Non vorrei che la vera differenza sia che uno sudava con la canottiera della salute di fuori e le occhiaie, mentre l'altro si presenta tutto elegante a testa e pelata alta con la sicumera di chi la sa lunga.


Ma poi come si poteva pensare che un paracarro totalmente privo di tecnica e gioco fuori dall’area come Piatek potesse essere un centravanti adatto a Giampaolo?

Ma soprattutto, come mai non si è corsi ai ripari in Estate vedendo che Piatek non sembrava neanche più un giocatore di calcio professionistico e anche i difensori di Cesena e Feronikieli lo annullavano? Trend che peraltro proseguiva da inizio aprile, da dopo Juve-Milan 2-1 (dopo di quella solo una rete col Frosinone retrocesso).

Gravissimo errore della dirigenza, quello. Infatti, più ancora che Suso, il nostro vero cancro fu Piatek. Tanto è vero che anche arrivato Pioli, quando Pioli cestinò l’inutile Suso continuavamo ad avere una media punti simile a quella che avevamo con Giampazzo in panca nonostante un gioco molto migliorato e molte più occasioni da goal create, perché davanti avevamo questo paracarro totalmente incapace che, a meno che non gli mettessi la palla facile facile solo da spingere dentro (come Chala in Milan-Lecce), sbagliava ogni occasione, oltre a non tenere un pallone, intasare l’area e bloccare ogni sviluppo offensivo.

Cestinato quel giocatore (oddio, giocatore.... vabbè) abbiamo ripreso.

Non ho mai odiato un attaccante a quei livelli, Matri, Cutrone, Luiz Adriano, Bacca (che valeva CINQUE Piatek, per inciso), Destro, Lapadula Dio mio... chiunque era meglio di quell’ignobile palo della luce. Però non solo la dirigenza in Estate lo aveva confermato nonostante prestazioni vergognose fin da Aprile e lo aveva considerato così tanto una certezza da affiancargli Leao, ma ho pure dovuto sorbirmi giustificazioni al limite (spesso oltre il limite) del ridicolo per le sue prestazioni oscene con mezzo forum che lo difendeva. Pazzesco.

Un ***** mai visto che ci ha rovinato l’annata. Perché si, avere un attaccante che non sa fare nessuna giocata tecnica e che non segna a meno che non sia un tap in da un metro è stata la ragione principe del nostro ridicolo output offensivo. Anche Suso c’entrava, ma il cancro vero era il polacco. Tanto è vero che ricordo anche diversi assist di Suso al polacco da questi malamente sprecati perché presentavano un coefficiente di difficoltà più elevato di un tap in che anche un tetraplegico avrebbe messo.
 

sipno

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Lungi da me difendere Giampaolo, di cui per altro non ho mai compreso il credito di cui ha sempre goduto tra gli addetti ai lavori, con tanto di pellegrinaggi ad assistere ai suoi magici e subliminali ritiri.

Però nelle prime 7 partite della propria esperienza al Milan aveva fatto più punti di Pioli, il quale ha dovuto impiegare ben 13 giornate (+ Ibra e Kjaer) per superare la media punti del vate di Giulianova.

Il tutto con le difficoltà iniziali di settembre nel dover trasformare la squadra di Rodriguez, Musacchio, Biglia, Suso, Borini e Piatek (perché quelli c'erano in estate) in quella di Theo (rotto alla caviglia), Bennacer (arrivato a campionato iniziato dopo la coppa d'Africa) e Rebic (arrivato alla terza giornata e mai utilizzato pure da Pioli prima dell'arrivo di Ibra).
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Il Milan di Giampaolo è morto ad inizio agosto quando questo si è messo in testa che il suo progetto doveva ruotare intorno a Suso.
Però, senza Ibra e Kjaer, ha potuto lavorare un solo mese con una rosa completa ed è trattato come un appestato.
Pioli, per una striscia decorosa nella ripresa atipica dopo il virus, viceversa quasi merita la conferma.

Non c'è proporzione.
Non vorrei che la vera differenza sia che uno sudava con la canottiera della salute di fuori e le occhiaie, mentre l'altro si presenta tutto elegante a testa e pelata alta con la sicumera di chi la sa lunga.

Infatti più che difendere Giampaolo è assurdo come si difenda Pioli.
 

Djici

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Lungi da me difendere Giampaolo, di cui per altro non ho mai compreso il credito di cui ha sempre goduto tra gli addetti ai lavori, con tanto di pellegrinaggi ad assistere ai suoi magici e subliminali ritiri.

Però nelle prime 7 partite della propria esperienza al Milan aveva fatto più punti di Pioli, il quale ha dovuto impiegare ben 13 giornate (+ Ibra e Kjaer) per superare la media punti del vate di Giulianova.

Il tutto con le difficoltà iniziali di settembre nel dover trasformare la squadra di Rodriguez, Musacchio, Biglia, Suso, Borini e Piatek (perché quelli c'erano in estate) in quella di Theo (rotto alla caviglia), Bennacer (arrivato a campionato iniziato dopo la coppa d'Africa) e Rebic (arrivato alla terza giornata e mai utilizzato pure da Pioli prima dell'arrivo di Ibra).
Sorvolando sul come, dal Milan basso e pragmatico di Gattuso all'idea di 130% di possesso palla con la difesa a centrocampo cara a Boban, Maldini ed il mister.

Il Milan di Giampaolo è morto ad inizio agosto quando questo si è messo in testa che il suo progetto doveva ruotare intorno a Suso.
Però, senza Ibra e Kjaer, ha potuto lavorare un solo mese con una rosa completa ed è trattato come un appestato.
Pioli, per una striscia decorosa nella ripresa atipica dopo il virus, viceversa quasi merita la conferma.

Non c'è proporzione.
Non vorrei che la vera differenza sia che uno sudava con la canottiera della salute di fuori e le occhiaie, mentre l'altro si presenta tutto elegante a testa e pelata alta con la sicumera di chi la sa lunga.

Io concordo con te su tutto o quasi.
Direi che Suso se l'è tenuto stretto quando hanno capito che non sarebbe arrivato Correa.
E li ci credo che abbia avuto paura di perdere pure lo spagnolo.
Questo doveva fare 4312.
E la sua squadra titolare era
Donnarumma
Calabria Musacchio Romagnoli Theo (si può scrivere quello che si vuole su RR... Ma il titolare era il francese... Solo che ha subito avuto un problema fisico... Se no avrebbe giocato subito titolare)
Kessie (ha iniziato con Borini perché Kessie non era pronto) Calha (Biglia era infortunato se non sbaglio è Bennacer non era pronto, veniva dalla coppa d'africa) Paquetà
Suso (non è arrivato Correa)
Castillejo (che non è di certo una seconda punta... Rebic ancora non c'era e comunque è arrivato in sovrappeso) piatek (alla seconda giornata e addirittura partito titolare André Silva se non sbaglio è Leao non doveva nemmeno conoscere mezza parola d'italiano)

Per me non è stato messo nelle condizioni di rendere... O comunque il giudizio su di lui e falsato quando si fa il Confronto con Pioli perché non avevano li stessi giocatori.
Pero su una cosa non c'è molto da discutere.
Quella squadra non era fatta per il 4312.
Sooratutto un 4312 con Calabria e RR terzini... Overro zero spinta sulle fasce.
Sicuro che si poteva giocare per 7 giorni di fila che non avremo comunque segnato.

Pero non è per sminuire Pioli. Trovate il modulo giusto e il ruolo giusto ai propri giocatori e sicuramente la base di tutto.
 
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Lungi da me difendere Giampaolo, di cui per altro non ho mai compreso il credito di cui ha sempre goduto tra gli addetti ai lavori, con tanto di pellegrinaggi ad assistere ai suoi magici e subliminali ritiri.

Però nelle prime 7 partite della propria esperienza al Milan aveva fatto più punti di Pioli, il quale ha dovuto impiegare ben 13 giornate (+ Ibra e Kjaer) per superare la media punti del vate di Giulianova.

Il tutto con le difficoltà iniziali di settembre nel dover trasformare la squadra di Rodriguez, Musacchio, Biglia, Suso, Borini e Piatek (perché quelli c'erano in estate) in quella di Theo (rotto alla caviglia), Bennacer (arrivato a campionato iniziato dopo la coppa d'Africa) e Rebic (arrivato alla terza giornata e mai utilizzato pure da Pioli prima dell'arrivo di Ibra).
Sorvolando sul come, dal Milan basso e pragmatico di Gattuso all'idea di 130% di possesso palla con la difesa a centrocampo cara a Boban, Maldini ed il mister.

Il Milan di Giampaolo è morto ad inizio agosto quando questo si è messo in testa che il suo progetto doveva ruotare intorno a Suso.
Però, senza Ibra e Kjaer, ha potuto lavorare un solo mese con una rosa completa ed è trattato come un appestato.
Pioli, per una striscia decorosa nella ripresa atipica dopo il virus, viceversa quasi merita la conferma.

Non c'è proporzione.
Non vorrei che la vera differenza sia che uno sudava con la canottiera della salute di fuori e le occhiaie, mentre l'altro si presenta tutto elegante a testa e pelata alta con la sicumera di chi la sa lunga.
Bisogna però dire che con Pioli, a prescindere dai risultati, qualcosa di meglio si è visto subito dal punto di vista del gioco, delle conclusioni, dei movimenti.
Con Giampaolo facevamo 1 tiro ogni 3 partite su rigore e sembrava che i nostri se non fosse stato per la maglie uguali neanche avrebbero riconosciuto i compagni.
 

A.C Milan 1899

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Bisogna però dire che con Pioli, a prescindere dai risultati, qualcosa di meglio si è visto subito dal punto di vista del gioco, delle conclusioni, dei movimenti.

Esatto. La media punti però era la stessa di prima perché avevamo il Blissett polacco la davanti, che non segnava manco se bestemiavi in azero. Non solo: dovevi pure farlo giocare per non svalutarlo del tutto, e quindi continuava a condizionarci mortalmente.

Con Giampaolo facevamo 1 tiro ogni 3 partite su rigore e sembrava che i nostri se non fosse stato per la maglie uguali neanche avrebbero riconosciuto i compagni.

Dal punto di vista del gioco è stato il Milan peggiore di sempre. Peggiore anche di quello di Inzaghi e della retrocessione. E li ho vissuti entrambi, seguo il Milan da Salonicco ’73, fu il mio battesimo al calcio.
 

Djerry

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Bisogna però dire che con Pioli, a prescindere dai risultati, qualcosa di meglio si è visto subito dal punto di vista del gioco, delle conclusioni, dei movimenti.
Con Giampaolo facevamo 1 tiro ogni 3 partite su rigore e sembrava che i nostri se non fosse stato per la maglie uguali neanche avrebbero riconosciuto i compagni.

Questo è indubbio, anche se paradossalmente in tutto il girone di andata e quindi nel pre-Ibra forse il miglior Milan è stato quello dei primi 70 minuti di Torino, quando davvero per la prima volta sembrava possibile avere dei riscontri confortanti sul progetto Giampaolo.

Ma come già detto giustamente dagli interventi precedenti, c'era la costante sensazione di una missione impossibile per uomini, costruzione della squadra ed ambizione dell'allenatore, del tutto incompatibili tra loro.

Poi Pioli, un po' stressando meno il gruppo, un po' recuperando ed inserendo i nuovi di qualità, sicuramente ha per lo meno normalizzato il nostro gioco. Va detto che con Piatek e Suso anche con Pioli eravamo comunque dipendenti in termini realizzativi dal nostro terzino sinistro, unico che prima del format Ibra+Rebic dava l'idea di poter segnare.
 
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Esatto. La media punti però era la stessa di prima perché avevamo il Blissett polacco la davanti, che non segnava manco se bestemiavi in azero. Non solo: dovevi pure farlo giocare per non svalutarlo del tutto, e quindi continuava a condizionarci mortalmente.



Dal punto di vista del gioco è stato il Milan peggiore di sempre. Peggiore anche di quello di Inzaghi e della retrocessione.
Però poi ha zittito tutti con le sue prodezze su rigore... :asd:
 

A.C Milan 1899

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Questo è indubbio, anche se paradossalmente in tutto il girone di andata e quindi nel pre-Ibra forse il miglior Milan è stato quello dei primi 70 minuti di Torino, quando davvero per la prima volta sembrava possibile avere dei riscontri confortanti sul progetto Giampaolo.

Poi Pioli, un po' stressando meno il gruppo, un po' recuperando ed inserendo i nuovi di qualità, sicuramente ha per lo meno normalizzato il nostro gioco. Va detto che con Piatek e Suso eravamo comunque dipendenti in termini realizzativi dal nostro terzino sinistro, unico che prima del format Ibra+Rebic dava l'idea di poter segnare.

La partita col Toro all’andata andò in malora perché Piatek si mangiò due goal fatti, se ricordi. Ma a parte quella partita, il suo Milan era una cosa oscena, tanto che nella partita successiva contro la Fiorentina fu infamia pura.
 

Molenko

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Lungi da me difendere Giampaolo, di cui per altro non ho mai compreso il credito di cui ha sempre goduto tra gli addetti ai lavori, con tanto di pellegrinaggi ad assistere ai suoi magici e subliminali ritiri.

Però nelle prime 7 partite della propria esperienza al Milan aveva fatto più punti di Pioli, il quale ha dovuto impiegare ben 13 giornate (+ Ibra e Kjaer) per superare la media punti del vate di Giulianova.

Il tutto con le difficoltà iniziali di settembre nel dover trasformare la squadra di Rodriguez, Musacchio, Biglia, Suso, Borini e Piatek (perché quelli c'erano in estate) in quella di Theo (rotto alla caviglia), Bennacer (arrivato a campionato iniziato dopo la coppa d'Africa) e Rebic (arrivato alla terza giornata e mai utilizzato pure da Pioli prima dell'arrivo di Ibra).
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Il Milan di Giampaolo è morto ad inizio agosto quando questo si è messo in testa che il suo progetto doveva ruotare intorno a Suso.
Però, senza Ibra e Kjaer, ha potuto lavorare un solo mese con una rosa completa ed è trattato come un appestato.
Pioli, per una striscia decorosa nella ripresa atipica dopo il virus, viceversa quasi merita la conferma.

Non c'è proporzione.
Non vorrei che la vera differenza sia che uno sudava con la canottiera della salute di fuori e le occhiaie, mentre l'altro si presenta tutto elegante a testa e pelata alta con la sicumera di chi la sa lunga.

Guarda, io sono uno dei pochi che non dà un grande peso al filotto che abbiamo inanellato dal post-lockdown, e che ritiene che restare con Pioli sarebbe una condanna alla mediocrità, inoltre a me il calcio dell'ex tecnico della Lazio non fa impazzire: questi duelli a tutto campo, coi terzini che rompono la linea e lasciano dei buchi clamorosi per andare a prendere alti il quinto o addirittura il terzino in alcuni casi, non li amo e non sono neanche troppo adatti ai difensori di cui disponiamo.
Detto questo, tra ciò che si è visto con Pioli, anche nei peggiori momenti tra ottobre e dicembre, e ciò che si è visto con Giampaolo c'è un abisso. Io ricordo giusto i primi 60 minuti col Toro e i secondi 45 minuti di Genova di alto livello, comunque partite dalle quali abbiamo portato a casa appena 3 punti contro squadre che si stanno giocando la retrocessione, e solo grazie a Reina, per il resto ricordo una serie di prestazioni indecenti, livelli di bruttezza da far impallidire il Milan di Inzaghi.
 
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