Spero sia vero
Sono realista...Fabregas il meglio di se l'ha già ampiamente dato...ma inserito in un contesto come quello del Milan attuale può essere ancora uno sopra la media...e di molto...
Porta quello che più ci manca...la qualità
E la mentalità. Il sapere dove si sta andando, e la strada per arrivarci. Vincere gli scontri diretti, quelli cosiddetti da sei punti, tuttora il tallone di Achille della squadra in questi anni. Vincere le partite sporche, quelle, come l'Olimpico di domenica sera, in cui il risultato è in bilico, e non del tutto spinto dalla qualità del gioco proposto, ciò che da sempre esalta la Juventus di Conte-Allegri, e sta facendo la fortuna dell'Inter di Spalletti. Dovessimo trovare un filo rosso che avvince gli Ibrahimovic, i Fabregas ed i Godin, di cui si parla in queste ore, è, al di là dell'effettivo merito e degli sperati esiti, proprio questa capacità di attrarre il fato, e saper attraversare sempre la sliding door che separa un buon Milan, generoso, valido, ma sfortunato e perdente, da uno cattivo, forse inviso, ma vincente. Te lo ricordi come era il vecchio Milan prima di ogni partita, atteso come l'evento dell'anno dagli avversari, lo scalpo più desiderato da essi, quello che dava la gloria. Se conquistato, nobilitava una intera stagione, se perduto, accresceva il rispetto ed il timore reverenziale dello sconfitto. In ogni caso, l'aura di grandezza non cadeva un solo istante. Noi quella luce ancora non la vediamo, chiediamo ora a questi giocatori internazionali di portarci verso questa sconosciuta miniera di fosforo, per farla nostra.