Milan: Elliott pronto a supportare club in Uefa

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Secondo quanto riportato da Repubblica, il Milan è ancora alle prese con il rifinanziamento del debito contratto con Elliott. Il partner, però, non è ancora stato trovato. Secondo le ultime indiscrezioni, il fondo Elliott sarebbe pronto a supportare il club, nel corso dell'incontro con la Uefa (19-20 aprile) con un documento scritto attraverso il quale dimostrare che il club ha tutti i presupposti per garantire la continuità aziendale. Elliott rassicura anche che non c'è conflitto di garanzie tra i debiti del Milan e quelli di Yonghong Li. Il pegno, per i 303 milioni, è il Milan stesso mentre per il debito da 8,3 con Teamway, la garanzia è la Rossoneri Company delle Isole Vergini. Elliott esclude la possibilità di conflitti.

 

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Mah.

Non so come la Uefa potrebbe accoglierci in queste condizioni. Sicuramente, non nel migliore dei modi.

 

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Secondo quanto riportato da Repubblica, il Milan è ancora alle prese con il rifinanziamento del debito contratto con Elliott. Il partner, però, non è ancora stato trovato. Secondo le ultime indiscrezioni, il fondo Elliott sarebbe pronto a supportare il club, nel corso dell'incontro con la Uefa (19-20 aprile) con un documento scritto attraverso il quale dimostrare che il club ha tutti i presupposti per garantire la continuità aziendale. Elliott rassicura anche che non c'è conflitto di garanzie tra i debiti del Milan e quelli di Yonghong Li. Il pegno, per i 303 milioni, è il Milan stesso mentre per il debito da 8,3 con Teamway, la garanzia è la Rossoneri Company delle Isole Vergini. Elliott esclude la possibilità di conflitti.

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[MaschioAlfa]

Quando la findomestic mi presta i soldi mica mi accompagna a comprare i mobili o la macchina.... A meno che non abbiano altri interessi

 

[Casnop]

Mah.

Non so come la Uefa potrebbe accoglierci in queste condizioni. Sicuramente, non nel migliore dei modi.

In genere, nel settlement agreement, una parte delle sanzioni è fissa ed immediatamente esecutiva, un'altra è condizionata al raggiungimento, anno dopo anno, di determinati obiettivi di rientro nei parametri aggregati di bilancio previsti ai fini del break even. L'obiettivo è quello di ridurre la prima parte, ed offrire elementi di continuità aziendale per la sostenibilità del debito, la capacità di investimento, ed il miglioramento dei saldi contabili, che affievoli, od addirittura escluda, l'applicazione della ulteriore tranche di sanzioni. I dubbi, legittimi, riguardano le sorti di quel debito, 180 milioni oltre interessi, in quota ad una delle controllanti del club, che quest'ultimo garantisce con il proprio patrimonio, e che apparentemente non è sostenibile dal debitore principale, una società che è mera holder di partecipazione, senza operatività, e quindi senza attitudine a produrre ricavi che ne finanzino il rimborso ed il pagamento degli interessi. La attestazione di Elliott sulla ininfluenza delle sorti di quel debito sulla continuità aziendale e l'attuazione del piano industriale dovrebbe indurre il valutatore ad un atteggiamento di prudente attesa, con un piano variabile di sanzioni, in attesa di novità sulla ristrutturazione del debito stesso. Vediamo.