Con competenza, metodo e conoscenza, il mercato non è mai un problema.
Anzi, rinunciare a Bonucci, Donnarumma, Suso e Romagnoli ci dà l'opportunità di essere ancora più creativi e bravi sul mercato in una intelligente rifondazione di qualità, ora sì innescando un processo virtuoso obbligato in cui l'investimento deve solo essere pensato in prospettiva, che poi è il modo più veloce per tornare a vincere.
Sul piano sportivo, vista la piega drammatica che si stava prendendo con il discorso dell'esperienza, questa mazzata può trasformarsi nella grande svolta in positivo e nella nuova dinastia rossonera.
A patto che Mirabelli, o chi per lui, voglia e sappia sporcarsi le mani con le proprie competenze.