Sai Diablo, quando in campo avevi gente come Musacchio, Biglia, Rodriguez, Suso e Piatek, tutta gente dalle qualità fisiche (e, in alcuni di questi casi, tipo il polacco, anche tecniche) inesistenti, è normale che finisca così.
Recentemente ho riguardato per intero, su Footballia.net, Milan-Lazio 1-2 del 3 Novembre 2019. È stato assolutamente umiliante vedere Acerbi sottomettere in quel modo il nostro ex centravanti, letteralmente sembrava che avesse di fronte un ragazzino della Primavera, aldilà del fatto che lo anticipava costantemente senza fargli un solo fallo una scena mi è rimasta impressa: cross spiovente e lui salta tranquillo con Piatek sotto di lui che manco prova a disturbarlo, anzi si fa pure mettere le mani in faccia. Sembrava un mismatch tipo Rio Ferdinand vs Paloschi, e non lo dico per iperbole.
Quando ci siamo liberati delle mezzeseghe fisiche e tecniche, in concomitanza con l’arrivo di Ibra, abbiamo svoltato. Perché con quella gente lì in campo puoi metterci chiunque in panchina che farai sempre pena (non a caso Pioli fino all’arrivo di Zlatan aveva la stessa media punti del vate(r) di Giulianova) e che segnerai sempre pochissimo (10 goals segnati nelle 10 partite tra Milan-Lecce e Atalanta-Milan, 10 partite in cui facemmo 12 punti, cioè una media poco più che da salvezza sia per punti che per goals segnati nel regno di Pioli del pre-Zlatan, ma da capo, se hai gente dalle qualità fisiche e tecniche inesistenti in campo e un centravanti che se non gli metti un pallone a due centimetri dalla riga è utile quanto un pettine per Fassone, anzi dannoso per la squadra beh, che ti aspetti?).
Aver defenestrato Musacchio, RR, Biglia e soprattutto Suso e Piatek ha dato i suoi risultati. Anche se c’erano molti intenditori che avrebbero messo Leao sul mercato e tenuto il polacco che, a detta loro, con Ibra avrebbe fatto caterve di goals.