Quello del ruolo continua a sembrarmi un falso problema per un giocatore del genere, perché anche pensandolo centralmente comunque non è una fattispecie che lavora solo nel binario centrale e che ruota attorno alle sponde della prima punta, sponde che per altro il polacco comunque non fa.
Farlo partire trenta metri più a destra, trenta metri più a sinistra o all'occorrenza farlo tagliare al centro è lo stesso, tanto Correa sulla trequarti comunque sta e si muove.
Il problema è di caratteristiche: è agile, ha dribbling secco nel breve, crea superiorità a 40 metri dalla porta e la conserva fino ai 20-25, ma poi non ha quell'allungo, quella potenza e quella fisicità per chiudere in progressione o per attaccare l'area magari dopo aver scaricato palla.
Non è Mbappè, non è Douglas Costa, non è Salah.
Sia che giochi a sinistra per venire dentro, sia che giochi al centro, sia che parta da destra per attaccare di più il fondo, comunque a 20-30 metri dalla porta lui rifinisce. Ed è quei che, rosa alla mano, casca l'asino, perché o Leao diventa in tre settimane un intoccabile, oppure quella rifinitura sarà sempre fine a se stessa con gli esterni e le mezzali di cui disponiamo.
Non solo, perché se dall'altra parte gioca Suso c'è un problema anche nella situazione opposta, ovvero Correa sul lato debole e senza palla non è affatto in grado di dare una mano a Piatek sulle mozzarelle dello spagnolo dopo che ci ha sfinito coi rientri e contro rientri dalla sua mattonella.
Non è Callejon, non è Mandzukic, non è Manè, non è Rashford/Martial, non è Sanchez.
Non vedo come se ne esca, il 433 con Suso e Correa nel tridente non può pensare calcio in modo pericoloso ed ambizioso.
Già solo loro due sugli esterni con Leao e Piatek più centrali, butto lì scenari a caso, sarebbe tutta un'altra cosa per spaziatura e minaccia. Così come Paquetà non costretto a ripiegare e strappare da dietro ma già posizionato oltre la linea della palla in una sorta di 4231 almeno ci darebbe una tale qualità lì dietro al polacco che bene o male creerebbe comunque superiorità in qualche modo ed occasioni da tutti loro, con Correa e Suso a venire dentro col dialogo ed i terzini a sovrapporre.