Milan: consegnata memoria difensiva alla Uefa.

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Aron

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Se l'Uefa si dice preoccupata per la continuità aziendale è ovvio che mi difendo su questo punto ed ho ragione a ritenere che non venga escluso dalle coppe.
Se il vero motivo è il proprietario occulto e il mistero su Li la Uefa doveva dirlo chiaramente.

Poi però mi aspetterei l'esclusione di tutte le squadre che pagano dai paradisi fiscali, altrimenti due pesi e due misure.

L'assenza di continuità aziendale è già motivo sufficiente per infliggere una stangata.
Per dire, se il Milan l'avesse preso Squinzi e si fosse indebitato con una scadenza a ottobre 2018, la UEFA avrebbe quasi sicuramente negato il settlement agreement (o l'avrebbe concesso con sanzioni molto pesanti).

Il fatto che Yonghong Li finora non si sia mai recato personalmente dall'UEFA, che non abbia mai rivelato dettagli concreti della sua vita reale e delle sue attività, che abbia negato di fornire qualsiasi forma di garanzia, e che dietro di lui ci siano società schermate atte a nascondere l'origine dei soldi, non fa altro che aggravare il tutto (e la UEFA è probabile che sappia anche qualcosache fino a questo momento non è stato fatto sapere sui conti del Milan ).
 
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Se l'INPS applicasse lo stesso criterio UEFA per la CIGO (dov'è prevista la possibilità di ripresa dell'attività) nessuna società l'avrebbe.
YL sta pagando?

ha pagato in ritardo?
no
il Milano è indebitato?
no (lo è YL)
fine della storia.
Se YL fallisce ci prende Eliot.
I debiti -seri- non sono del Club.
 

Aron

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Se l'INPS applicasse lo stesso criterio UEFA per la CIGO (dov'è prevista la possibilità di ripresa dell'attività) nessuna società l'avrebbe.
YL sta pagando?

ha pagato in ritardo?
no
il Milano è indebitato?
no (lo è YL)
fine della storia.
Se YL fallisce ci prende Eliot.
I debiti -seri- non sono del Club.

I debiti purtroppo ci sono. Quei 240 milioni di campagna acquisti pesano sulle casse del club, così come i costi di gestione (troppo alti per un club che sarà ancora fuori dalla Champions).

Il Milan è un club che genera perdite, e che potrà generare profitti soltanto conseguendo risultati sportivi positivi (di cui la qualificazione Champions è proprio il minimo), realizzando uno stadio di proprietà, accrescendo l'interesse per la Serie A (e quindi diritti tv più ricchi) ed effettuando notevoli plusvalenze in stile Juventus.
 
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L'assenza di continuità aziendale è già motivo sufficiente per infliggere una stangata.
Per dire, se il Milan l'avesse preso Squinzi e si fosse indebitato con una scadenza a ottobre 2018, la UEFA avrebbe quasi sicuramente negato il settlement agreement (o l'avrebbe concesso con sanzioni molto pesanti).

Il fatto che Yonghong Li finora non si sia mai recato personalmente dall'UEFA, che non abbia mai rivelato dettagli concreti della sua vita reale e delle sue attività, che abbia negato di fornire qualsiasi forma di garanzia, e che dietro di lui ci siano società schermate atte a nascondere l'origine dei soldi, non fa altro che aggravare il tutto (e la UEFA è probabile che sappia anche qualcosache fino a questo momento non è stato fatto sapere sui conti del Milan ).

La continuità aziendale c'è.
Se avesse problemi Li subentrerebbe Elliott, garantendo la gestione e cercando un nuovo acquirente.

Quindi quello è un finto motivo.
Se il problema è Li la Uefa deve dirlo chiaramente, solo che con le regole vecchie non potrebbe escluderci lo stesso, con le nuove forse sì.

Una decisione giusta sarebbe:

- per quest'anno multa, solo 21 giocatori nella lista Uefa e limiti al mercato e al monte ingaggi
- postilla che il prossimo anno il Milan sarà escluso se non sarà chiarita la situazione proprietaria

Questa sarebbe una decisione saggia, accettabile e che costringerebbe la proprietà a chiarire le cose entro un anno oppure a farsi da parte.
 

7AlePato7

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Secondo quanto riportato da Tuttosport, il Milan ha consegnato alla Uefa la memoria difensiva in vista del giudizio della camera della stessa Uefa.


Il rapporto consegnato è incentrato sulla crescita del club a livello economico, sia sotto il profilo dei ricavi che di partnership. Il club rossonero, sempre tramite la memoria difensiva, vuole rassicurare l'Uefa sulle garanzie economiche a disposizione che permetterebbero di coprire i debiti senza l'ausilio del fondo Elliott.

Resta ovviamente il nodo legato alla figura di Yonghong Li.
Beh certamente la camera giudicante accetterà queste spiegazioni :facepalm:
 
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