Questo è vero, ma se sei un allenatore autorevole ti devi saper imporre. Evidentemente pure lui da quando son esplosi Leao e Tonali ha sempre e solo puntato su gente di esperienza per tenersi salda la panchina. Se hai un'idea di gioco coerente un Daniel al posto del sempre evanescente Diaz non ti peggiora la situazione, secondo me. Tanto più se sai che, avendo poche possibilità sul mercato, devi per forza guardare anche ai ragazzi del settore giovanile. Quest'anno persino Mourinho si è affidato a Bove e l'anno prossimo, se dovesse rimanere, sicuramente farà giocare pure Faticanti.
Si in parte è vero, se hai in panchina giovani che sono piu avanti succede.
Ma in generale non è cosi sai. Nessun allenatore fa giocare i giovani se non viene in qualche modo costretto dalla società.
E' una cosa che viene discussa fin da quando si condividono i programmi. Una società dice che tra gli obiettivi c'è il lanciare i giovani delle giovanili e l'allenatore si deve adeguare. Se non ci riesce, a fine stagione la società gliene rende conto.
Ci sono anche top club dove succede questo, come il Real il Bayern o il Barca. L'allenatore che va li sa che oltre a vincere deve fare questo, glielo mettono in chiaro quando arriva. Anzi, la rosa viene proprio costruita in questo modo, a scanso di equivoci.
Se guardi le rose dei club che ragionano in questo modo, ci sono 18 giocatori esperti (a volte pure meno), gli altri sono giovani della cantera. Come a dire: arrangiati, qui funziona cosi e devi farlo.
In questo la Juve, nonostante le schifezze delle ultime gestioni, è avanti rispetto alle altre. Questa politica l'hanno messa in pratica abbastanza evidentemente in questa stagione.
Ma è un discorso che deve partire da lontano, deve essere proprio un diktat della società e attraversare tanti settori diversi, dallo scouting al settore giovanile fino appunto alla prima squadra. D'altronde se una società investe nella formazione dei ragazzi, investe nel settore giovanile, ma poi l'allenatore non li lancia in prima squadra, che investe a fare?
Da noi mancano proprio la visione d'insieme e la mentalità di lungo periodo.