Luca Pagni, Repubblica:
Dopo 31 anni di Milan, e dopo aver portato i rossoneri ad essere tra le squadre più titolate al mondo dietro al solo Real, tra investimenti esosi e 5 coppe campioni, l'epopea Berlusconi sta per finire. Ormai è giunto il momento per l'ex cavaliere di farsi da parte e cedere la società. E come l'Inter, il destino del Milan parlerà Oriente, sempre più sulla via della seta. La nuova proprietà, formata dal fondo d'investimento Sino Europe Sport, arriva dalla Cina.
Però rispetto ad altri passaggi di consegne, questa cessione è assai più complessa e segna inevitalbimente un nuovo step di qualità tra calcio e finanza. Ovvero, tutti i principali investitori di Sino sono banche o istituzioni finanziarie, mentre i nomi delle imprese accostate alla cessione, nel periodo antecedente, avranno la funzione di sponsor. E questo significa una cosa importante:
da un lato le banche garantiscono liquidità all'investimento, dall'altro però fanno capire che potrebbero trattarsi solo d'investitori temporanei ( non per lungo periodo NDR). La data stabilita per il closing è il 3 marzo, con a seguire, la giornata seguente, la conferenza di presentazione degli investitori a Casa Milan. In quel momento verranno resi noti i nomi di chi parteciperà all'affare. I cinesi del diavolo metteranno, oltre alla cifre d'acquisto, anche altri 200 milioni nel club, che verranno utilizzati per la gestione societaria e per l'acquisto di quei giocatori che avranno l'onere e l'onore di riportare il Milan ai vertici in Italia, prima, ed in Europa.
Di questo se ne occuperà Marco Fassone, il nuovo AD che andrà a sostituire la vecchia diarchia formata da Galliani-Barbara Berlusconi. A lui anche il difficile compito di convincere una della bandiere più importanti della Storia milanista, Paolo Maldini, visto dai cinesi come unico rappresentante del DNA rossonero nel Mondo. L'ex capitano, ieri, ha declinato nuovamente l'invito, manifestando i suoi dubbi sul closing, ma chissà quante cose potrebbero cambiare già dalla settimana prossima.