Milan: casting DS: Burdisso, Tare, Paratici, Modesto..

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Tuttosport in edicola: via al casting DS in casa Milan. La decisione entro l'inizio della primavera. La figura andrà ad interfacciarsi con Ibra e Moncada. L’attesa è tanta per intercettare e capire chi sarà il nuovo direttore sportivo del Milan. È una scelta importante quella che dovrà prendere la dirigenza rossonera, perché si tratta di una fi gura e di un ruolo cruciali per cercare di ricostruire un ambiente e una squadra in controtendenza con quanto visto quest’anno e anche la passata stagione. È un passaggio fondamentale, cruciale, perché la figura del ds milanista si dovrà andare a incastrare dentro gli attuali equilibri del quarto piano di Casa Milan e, chiunque arriverà, vorrà avere voce in capitolo specie sulle scelte che riguardano la costruzione della rosa e sulla guida tecnica. Il mese di marzo, di conseguenza, è la deadline naturale per chiunque sarà chiamato a ricoprire quella carica che, al momento, è vuota e per un club come il Milan assume un ruolo ancora più importante, perché sarebbe quel collante ulteriore tra Milanello e Casa Milan.

Zlatan Ibrahimovic e Geoffrey Moncada, nelle ultime settimane, sono spesso presenti presso il centro sportivo rossonero per stare vicino ai giocatori e all’allenatore, ma è quella figura di campo che serve davvero. Però non ci sono profili in pole position, perché la scelta non è ancora stata fatta, con un novero di nomi che sono quelli emersi ovvero Igli Tare (che aspetta un incarico importante e ha continuato ad aggiornarsi), Fabio Paratici (al quale scade la squalifica a giugno), Andrea Berta (ambito da club di Premier League, tra cui l’Arsenal) e François Modesto, ma occhio ad altri profi li che hanno già lavorato in Italia e che potrebbero essere vagliati, come Nicolas Burdisso che non solo ha fatto un buon lavoro alla Fiorentina pur non da primo, ma è stato anche per tre anni compagno di squadra di Zlatan Ibrahimovic ai tempi dell’Inter. Ma, come detto, ci sono solo suggestioni. La sensazione è che la fase calda inizierà tra un 10-15 giorni, quando anche la situazione di classifi ca attuale del Milan inizierà ad avere una conformazione più chiara, specialmente per quel che concerne la lotta per un posto nella prossima edizione della Champions League dove i rossoneri devono puntare ad arrivare alla quarta piazza. Dare del tempo alla nuova figura del direttore sportivo di ambientarsi, capire la stanza dei bottoni rossonera e i suoi equilibri per poi iniziare ad agire sarà fondamentale e questo tempo glielo si potrà dare facendo una scelta che non travalichi il mese che sta per iniziare. Un mese importante, cruciale, per la stagione 2025-26 del Milan, quella in cui ci sarà la necessità di ripartire nuovamente e nella quale provare a estirpare quel virus che si è insediato da un anno e mezzo e per il quale non è ancora stata trovata la soluzione.

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CS10

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Burdisso?? Dai dai portate altre melme incapaci per finire una volta per tutte la nostra distruzione dall’interno
 

Swaitak

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Tuttosport in edicola: via al casting DS in casa Milan. La decisione entro l'inizio della primavera. La figura andrà ad interfacciarsi con Ibra e Moncada. L’attesa è tanta per intercettare e capire chi sarà il nuovo direttore sportivo del Milan. È una scelta importante quella che dovrà prendere la dirigenza rossonera, perché si tratta di una fi gura e di un ruolo cruciali per cercare di ricostruire un ambiente e una squadra in controtendenza con quanto visto quest’anno e anche la passata stagione. È un passaggio fondamentale, cruciale, perché la figura del ds milanista si dovrà andare a incastrare dentro gli attuali equilibri del quarto piano di Casa Milan e, chiunque arriverà, vorrà avere voce in capitolo specie sulle scelte che riguardano la costruzione della rosa e sulla guida tecnica. Il mese di marzo, di conseguenza, è la deadline naturale per chiunque sarà chiamato a ricoprire quella carica che, al momento, è vuota e per un club come il Milan assume un ruolo ancora più importante, perché sarebbe quel collante ulteriore tra Milanello e Casa Milan.

Zlatan Ibrahimovic e Geoffrey Moncada, nelle ultime settimane, sono spesso presenti presso il centro sportivo rossonero per stare vicino ai giocatori e all’allenatore, ma è quella figura di campo che serve davvero. Però non ci sono profili in pole position, perché la scelta non è ancora stata fatta, con un novero di nomi che sono quelli emersi ovvero Igli Tare (che aspetta un incarico importante e ha continuato ad aggiornarsi), Fabio Paratici (al quale scade la squalifica a giugno), Andrea Berta (ambito da club di Premier League, tra cui l’Arsenal) e François Modesto, ma occhio ad altri profi li che hanno già lavorato in Italia e che potrebbero essere vagliati, come Nicolas Burdisso che non solo ha fatto un buon lavoro alla Fiorentina pur non da primo, ma è stato anche per tre anni compagno di squadra di Zlatan Ibrahimovic ai tempi dell’Inter. Ma, come detto, ci sono solo suggestioni. La sensazione è che la fase calda inizierà tra un 10-15 giorni, quando anche la situazione di classifi ca attuale del Milan inizierà ad avere una conformazione più chiara, specialmente per quel che concerne la lotta per un posto nella prossima edizione della Champions League dove i rossoneri devono puntare ad arrivare alla quarta piazza. Dare del tempo alla nuova figura del direttore sportivo di ambientarsi, capire la stanza dei bottoni rossonera e i suoi equilibri per poi iniziare ad agire sarà fondamentale e questo tempo glielo si potrà dare facendo una scelta che non travalichi il mese che sta per iniziare. Un mese importante, cruciale, per la stagione 2025-26 del Milan, quella in cui ci sarà la necessità di ripartire nuovamente e nella quale provare a estirpare quel virus che si è insediato da un anno e mezzo e per il quale non è ancora stata trovata la soluzione.

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solo un ds nero potrebbe battere Alfa alfa la piccola canaglia
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Tuttosport in edicola: via al casting DS in casa Milan. La decisione entro l'inizio della primavera. La figura andrà ad interfacciarsi con Ibra e Moncada. L’attesa è tanta per intercettare e capire chi sarà il nuovo direttore sportivo del Milan. È una scelta importante quella che dovrà prendere la dirigenza rossonera, perché si tratta di una fi gura e di un ruolo cruciali per cercare di ricostruire un ambiente e una squadra in controtendenza con quanto visto quest’anno e anche la passata stagione. È un passaggio fondamentale, cruciale, perché la figura del ds milanista si dovrà andare a incastrare dentro gli attuali equilibri del quarto piano di Casa Milan e, chiunque arriverà, vorrà avere voce in capitolo specie sulle scelte che riguardano la costruzione della rosa e sulla guida tecnica. Il mese di marzo, di conseguenza, è la deadline naturale per chiunque sarà chiamato a ricoprire quella carica che, al momento, è vuota e per un club come il Milan assume un ruolo ancora più importante, perché sarebbe quel collante ulteriore tra Milanello e Casa Milan.

Zlatan Ibrahimovic e Geoffrey Moncada, nelle ultime settimane, sono spesso presenti presso il centro sportivo rossonero per stare vicino ai giocatori e all’allenatore, ma è quella figura di campo che serve davvero. Però non ci sono profili in pole position, perché la scelta non è ancora stata fatta, con un novero di nomi che sono quelli emersi ovvero Igli Tare (che aspetta un incarico importante e ha continuato ad aggiornarsi), Fabio Paratici (al quale scade la squalifica a giugno), Andrea Berta (ambito da club di Premier League, tra cui l’Arsenal) e François Modesto, ma occhio ad altri profi li che hanno già lavorato in Italia e che potrebbero essere vagliati, come Nicolas Burdisso che non solo ha fatto un buon lavoro alla Fiorentina pur non da primo, ma è stato anche per tre anni compagno di squadra di Zlatan Ibrahimovic ai tempi dell’Inter. Ma, come detto, ci sono solo suggestioni. La sensazione è che la fase calda inizierà tra un 10-15 giorni, quando anche la situazione di classifi ca attuale del Milan inizierà ad avere una conformazione più chiara, specialmente per quel che concerne la lotta per un posto nella prossima edizione della Champions League dove i rossoneri devono puntare ad arrivare alla quarta piazza. Dare del tempo alla nuova figura del direttore sportivo di ambientarsi, capire la stanza dei bottoni rossonera e i suoi equilibri per poi iniziare ad agire sarà fondamentale e questo tempo glielo si potrà dare facendo una scelta che non travalichi il mese che sta per iniziare. Un mese importante, cruciale, per la stagione 2025-26 del Milan, quella in cui ci sarà la necessità di ripartire nuovamente e nella quale provare a estirpare quel virus che si è insediato da un anno e mezzo e per il quale non è ancora stata trovata la soluzione.

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Zlatan Ibrahimovic e Geoffrey Moncada, nelle ultime settimane, sono spesso presenti presso il centro sportivo rossonero per stare vicino ai giocatori e all’allenatore, ma è quella figura di campo che serve davvero. Però non ci sono profili in pole position, perché la scelta non è ancora stata fatta, con un novero di nomi che sono quelli emersi ovvero Igli Tare (che aspetta un incarico importante e ha continuato ad aggiornarsi), Fabio Paratici (al quale scade la squalifica a giugno), Andrea Berta (ambito da club di Premier League, tra cui l’Arsenal) e François Modesto, ma occhio ad altri profi li che hanno già lavorato in Italia e che potrebbero essere vagliati, come Nicolas Burdisso che non solo ha fatto un buon lavoro alla Fiorentina pur non da primo, ma è stato anche per tre anni compagno di squadra di Zlatan Ibrahimovic ai tempi dell’Inter. Ma, come detto, ci sono solo suggestioni. La sensazione è che la fase calda inizierà tra un 10-15 giorni, quando anche la situazione di classifi ca attuale del Milan inizierà ad avere una conformazione più chiara, specialmente per quel che concerne la lotta per un posto nella prossima edizione della Champions League dove i rossoneri devono puntare ad arrivare alla quarta piazza. Dare del tempo alla nuova figura del direttore sportivo di ambientarsi, capire la stanza dei bottoni rossonera e i suoi equilibri per poi iniziare ad agire sarà fondamentale e questo tempo glielo si potrà dare facendo una scelta che non travalichi il mese che sta per iniziare. Un mese importante, cruciale, per la stagione 2025-26 del Milan, quella in cui ci sarà la necessità di ripartire nuovamente e nella quale provare a estirpare quel virus che si è insediato da un anno e mezzo e per il quale non è ancora stata trovata la soluzione.

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La figura dovrebbe sostituire quel borioso incapace che fa il clown su X mentre la curva dell'Inter supplica Cardinale e questa dirigenza di restare al loro posto tanti sono i danni che stanno facendo, non interfacciarcisi.

Penso non esista più 1 dico 1 tifoso rossonero che sopporta ancora Ibra e non lo spedirebbe volentieri su qualche spiaggia a contare i granelli di sabbia.
 
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Zlatan Ibrahimovic e Geoffrey Moncada, nelle ultime settimane, sono spesso presenti presso il centro sportivo rossonero per stare vicino ai giocatori e all’allenatore, ma è quella figura di campo che serve davvero. Però non ci sono profili in pole position, perché la scelta non è ancora stata fatta, con un novero di nomi che sono quelli emersi ovvero Igli Tare (che aspetta un incarico importante e ha continuato ad aggiornarsi), Fabio Paratici (al quale scade la squalifica a giugno), Andrea Berta (ambito da club di Premier League, tra cui l’Arsenal) e François Modesto, ma occhio ad altri profi li che hanno già lavorato in Italia e che potrebbero essere vagliati, come Nicolas Burdisso che non solo ha fatto un buon lavoro alla Fiorentina pur non da primo, ma è stato anche per tre anni compagno di squadra di Zlatan Ibrahimovic ai tempi dell’Inter. Ma, come detto, ci sono solo suggestioni. La sensazione è che la fase calda inizierà tra un 10-15 giorni, quando anche la situazione di classifi ca attuale del Milan inizierà ad avere una conformazione più chiara, specialmente per quel che concerne la lotta per un posto nella prossima edizione della Champions League dove i rossoneri devono puntare ad arrivare alla quarta piazza. Dare del tempo alla nuova figura del direttore sportivo di ambientarsi, capire la stanza dei bottoni rossonera e i suoi equilibri per poi iniziare ad agire sarà fondamentale e questo tempo glielo si potrà dare facendo una scelta che non travalichi il mese che sta per iniziare. Un mese importante, cruciale, per la stagione 2025-26 del Milan, quella in cui ci sarà la necessità di ripartire nuovamente e nella quale provare a estirpare quel virus che si è insediato da un anno e mezzo e per il quale non è ancora stata trovata la soluzione.

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La mia prima scelta, già dell'anno scorso, era Sartori, che purtroppo ha appena rinnovato col Bologna, tra i nomi citati forse Tare, devo dire però che Berta non so chi sia. Burdisso e Paratici spero siano uno scherzo.
 
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Zlatan Ibrahimovic e Geoffrey Moncada, nelle ultime settimane, sono spesso presenti presso il centro sportivo rossonero per stare vicino ai giocatori e all’allenatore, ma è quella figura di campo che serve davvero. Però non ci sono profili in pole position, perché la scelta non è ancora stata fatta, con un novero di nomi che sono quelli emersi ovvero Igli Tare (che aspetta un incarico importante e ha continuato ad aggiornarsi), Fabio Paratici (al quale scade la squalifica a giugno), Andrea Berta (ambito da club di Premier League, tra cui l’Arsenal) e François Modesto, ma occhio ad altri profi li che hanno già lavorato in Italia e che potrebbero essere vagliati, come Nicolas Burdisso che non solo ha fatto un buon lavoro alla Fiorentina pur non da primo, ma è stato anche per tre anni compagno di squadra di Zlatan Ibrahimovic ai tempi dell’Inter. Ma, come detto, ci sono solo suggestioni. La sensazione è che la fase calda inizierà tra un 10-15 giorni, quando anche la situazione di classifi ca attuale del Milan inizierà ad avere una conformazione più chiara, specialmente per quel che concerne la lotta per un posto nella prossima edizione della Champions League dove i rossoneri devono puntare ad arrivare alla quarta piazza. Dare del tempo alla nuova figura del direttore sportivo di ambientarsi, capire la stanza dei bottoni rossonera e i suoi equilibri per poi iniziare ad agire sarà fondamentale e questo tempo glielo si potrà dare facendo una scelta che non travalichi il mese che sta per iniziare. Un mese importante, cruciale, per la stagione 2025-26 del Milan, quella in cui ci sarà la necessità di ripartire nuovamente e nella quale provare a estirpare quel virus che si è insediato da un anno e mezzo e per il quale non è ancora stata trovata la soluzione.

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Un ds non farà mai miracoli da solo.
Serve una società seria e ambiziosa, servono dei dirigenti capaci, serve un allenatore con uno staff capace, serve un gruppo squadra sano.

Se funziona ogni ingranaggio funziona tutto..

Ultimamente è di moda fare il nome del ds del bologna ma nessuno lo dice che a bologna hanno creato una famiglia?
Il nome di di vaio perchè lo fa nessuno?
Al bologna c'è il rapporto umano e i ragazzi si inseriscono bene.
 
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