Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 7 dicembre 2017, La Uefa ha bocciato il piano presentato dal Milan per il Voluntary Agreement. Anche in casa Milan ormai regna il pessimismo, per due condizioni poste dalla Uefa per l'eventuale sì al Voluntary: la prima che non ci sia nessuna instabilità nella proprietà e che, di conseguenza, il debito con Elliott venga rifinanziato entro domani (quando ci sarà l'ultima riunione della commissione Uefa). Al Milan serve più tempo, Almeno altri 30 giorni. Inoltre, la Uefa pretende garanzie sulle perdite, per circa 150 milioni, da qui a quando arriverà il pareggio di bilancio. Pare che la Uefa si sia impuntata e chieda quei soldi, 150 milioni, in fidejussioni o addirittura l'intero importo come garanzia. Possibile che questa rigidità da parte dell'Uefa dipenda in buona parte dai dubbi su Yonghong Li. Dopo la bocciatura, dunque, si passerà al Settlement Agreement. Il Milan subirà e dovrà accettare una sanzioni e/o più limitazioni.
La Gazzetta conferma: mazzata Milan, bocciato il Voluntary. Da venerdì il club dovrà stringere la cinghia.
Corriere dello Sport: L'Uefa ha bocciato il piano del Milan. Domani la comunicazione ufficiale. Il club rossonero subirà una multa più vincoli al mercato.
Giovanni Capuano: "La Uefa non crede al piano di Fassone e Yonghong Li. L'approvazione del VA sarebbe stato una approvazione della bontà dell'operazione dei mesi scorsi, una scelta politica che la Uefa ha rifiutato di fare. Sarà impossibile ripetere campagne da oltre 200 milioni, e rappresenterà un ostacolo tutt'altro che irrilevante per riportare il club ad alti livelli.