Milan: Bertolacci non rientra nei piani. Via, ma in prestito.

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Secondo quanto riportato da cm.com, la scorsa settimana Massimiliano Mirabelli ha incontrato il procuratore di Bertolacci comunicandogli che il suo assistito non rientra più nei piani del club. Bertolacci, dunque, è cedibile. Il problema è che il Milan, cedendolo al suo valore attuale (non più di 10 milioni), realizzerebbe una minusvalenza. Proprio per questo motivo, è possibile una cessione in prestito. In prima fila, Bologna e Samp oltre al Torino.

l'unica è il prestito.. sperando che risorga
e sperando che Fiorentina o Torino tirino fuori i soldini per lui
(dai sui 15 milioni ci arriviamo con questi)
 

fra29

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L'unico che può farlo tornare a esser in giocatore semiserio e Gasp.
 

Moffus98

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Uno dei giocatori più scarsi che sia mai arrivato negli ultimi 5 anni al Milan, e ne sono arrivati di scarsi negli ultimi tempi eh...quindi un bel premio al signor Galliani.
 
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Secondo quanto riportato da cm.com, la scorsa settimana Massimiliano Mirabelli ha incontrato il procuratore di Bertolacci comunicandogli che il suo assistito non rientra più nei piani del club. Bertolacci, dunque, è cedibile. Il problema è che il Milan, cedendolo al suo valore attuale (non più di 10 milioni), realizzerebbe una minusvalenza. Proprio per questo motivo, è possibile una cessione in prestito. In prima fila, Bologna e Samp oltre al Torino.

Purtroppo temo che il prestito sia l'unica soluzione. :facepalm: Ma in qualsiasi modo va mandato via, è assolutamente inutile.
 

Il Genio

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Non è scarso, tutt'altro, purtroppo ha confermato, semmai ce ne fosse stato bisogno, che ci sono maglie e stadi che pesano tremendamente più di altre/i.
San Siro non perdona nulla.
Mi raccontava un ex giocatore del Milan, di professione terzino destro, che in campo, si trovasse a giocare vicino al rosso o vicino all'arancio, a stadio vuoto oppure pieno, senti TUTTO quello che ti dicono, TUTTO.
E se non hai due palle così duri davvero poco.
Non escludo che gli infortuni in serie, guarda caso quasi tutti nei primi minuti di gioco, non fossero causati da problemi psicologici piuttosto che fisici
 
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