Milan: Berlusconi fiducioso e Sino ottimista per il closing.

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Louis Gara

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La Gazzetta dello Sport e il Corriere della Sera in edicola oggi, riporta le parole di Berlusconi nell'intervista a Il Tempo (già riportate ieri su MW). Ecco le dichiarazioni complete"I cinesi ci hanno chiesto un'altra proroga. Non vedo niente di preoccupante. Hanno versato caparre importanti e ciò dimostra la loro serietà. E questo è importante sia per Fininvest che per i tifosi del Milan. Si tratta di una operazione finanziaria dalle dimensioni significative e complessa alla luce delle leggi cinesi. Ho sempre detto che avrei consegnato il club solo a chi avesse potuto garantire la possibilità e la volontà di investire per fare di nuovo grande il Milan. Per me rinunciare alla squadra è stato doloroso: acquistarlo, farlo crescere, condurlo ai trionfi nel mondo è stato un atto d’amore. I tifosi stiano tranquilli: se venissero meno le condizioni indicate tornerei indietro senza esitazione. Ma oggettivamente non vedo motivi per cui questo dovrebbe succedere".

Silvio si dimostra fiducioso per la buona riuscita della trattativa ed anche i cinesi di Sino sono ottimisti. Ieri hanno fatto filtrare sensazioni positive. Ciò significa che hanno segnali postivi in merito alla raccolta dei 100 milioni che verranno versati a Fininvest per la terza caparra entro venerdì 10 marzo. Se la cosa non accadrà, Berlusconi potrà incassare i 200 milioni già versati e salutare Sino. L'ipotesi, però, viene ritenuta clamorosa.

Corriere della Sera in edicola: nonostante le parole di Berlusconi, Fininvest aspetta i 100 milioni della terza caparra entro venerdì. L'azienda è inflessibile ed ora le condizioni sono rigide. Se i soldi non arriveranno, Fininvest si siederà al tavolo con altri interlocutori. La cordata di Galatioto e Gancikoff aspetta le evoluzioni.


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L'unica trattativa che invece di basarsi sui soldi o sui contratti, si basa sulle sensazioni positive e sull'ottimismo
 
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Se accetti la mia opinione, credo che la ricostruzione offerta qualche giorno fa da Pagni sia la più verosimile: quella di Li, probabilmente (ma è una mia supposizione) per carenza di soci industriali dopo la scissione dal lato della cordata che faceva riferimento a Galatioto, a quanto pare più dotata sul piano patrimoniale (Wu, ma anche Evergrande), era ed è una operazione di m&a a leva finanziaria, con una rilevante quota di indebitamento interno del management (Li e i suoi) e di fondi di public equity (Haixia), e una quota di indebitamento esterno (finanziarie e banche), finalizzata alla acquisizione di quote del club, alla rivalutazione dei suoi assets, ed alla rivendita sul mercato con un sovrapprezzo sufficiente al rimborso del debito esterno ed un margine lucrativo per il roe degli investimenti di coloro che stanno all'interno. Si chiama leveraged buy in management buy out (bimbo, non ironizzare...). Il successo di questa operazione, che potevamo francamente risparmiarci data la sua alta rischiosità, è legato alla leva, al rapporto tra i rendimenti attesi ed il livello di indebitamento esterno di natura bancaria, che è pericoloso, per l'impatto degli oneri finanziari (interessi sul capitale) e le scadenze inderogabili di rimborso, che pesano come un macigno sull'acqua del conto economico, già gravato dall'indebitamento finanziario consolidato di cui soffre già il club. Ecco perché Li si sarebbe circondato di società o professionisti che fanno asset management, come potrebbe essere China Huarong: costoro normalmente entrano nel capitale, ne assumono il rischio, i conferimenti sono in conto capitale, normalmente infruttiferi, e puntano su prospettive di dividendo del club cui partecipano o che controllano. Centocinquanta milioni di conferimenti in conto capitale di Huarong qui rischiano davvero di fare la differenza in termini di leva. Da quanto ci ha detto Pagni, tuttavia, sembra che ultimamente stiano mancando proprio le linee di credito promesse dai finanziatori esterni, dalle banche, pare proprio dalla potentissima China Construction Bank, banca di Stato, a causa del disfavore dell'amministrazione centrale di Pechino, dopo l'annunciata stretta valutaria di novembre, verso operazioni estere con equity cinese parcheggiato offshore. E il mancato apporto delle banche, tutte statali in Cina, starebbe mettendo in seria difficoltà il tipo, che deve trovare a breve, e fuori dalla Cina, liquidità sufficiente per saldare il prezzo a Fininvest. Come finirà? Strada stretta per Li: trovare i soldi mancanti, oppure chiedere uno sconto a Fininvest (stanno trattando, e quando si tratta tutto è possibile). Meno probabile una cessione non totalitaria, ma parziale e comunque di controllo, del capitale. Non interessa a Fininvest, e men che meno a Li: per garantire una leva efficiente, Li deve poter disporre del massimo stock di capitale da collocare sul mercato, per avere la marginalità utile a realizzare l'operazione, specie considerando che, se vorrà, come appare probabile, progettare di fondere mediante incorporazione il veicolo che si indebita verso l'esterno (la Rossoneri Sports Investment) nel Milan, dovrà disporre di maggioranze assembleari qualificate (non meno del 75%) nelle due società per far approvare il progetto, a far nascere il suo 'bimbo'. Speriamo davvero che i conti in mano a questo manager siano quelli giusti, altrimenti siamo in un bel guaio. Considerazione finale, sul perché Fininvest abbia approvato tutto questo: in principio era una operazione con equity e basso indebitamento, poi la rottura del vecchio consorzio, l'uscita di scena di Galatioto, hanno lasciato Li in compagnia di partners finanziari che normalmente non investono in club di calcio (benche' non sia affatto vietato, Huarong investe in aziende che vendono banane in Malaysia), e la stretta valutaria sugli investimenti no core ha fatto il resto. Fininvest, certo, poteva fermarsi, come fece per il thailandese, ma Marina vuole vendere, anzi, dopo il disastro con Vivendi, deve farlo. Che il Signore ce la mandi buona, e soprattutto ci mandi presto in autofinanziamento. :shifty:

""Casnop è un punto di riferimento anche per me in alcune ìnterpretazioni della vicenda ?"" (cit. di noto giornalista)
Complimenti [MENTION=1914]Casnop[/MENTION]!!!
 

danykz

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lol...seriamente?!

Aspetto solo che il signore/diavolo chiami al prorpio cospetto il duo malefico...solo in quel momento stapperò vino e non me ne fregherà niente se il milan vincerà champions o lottera per la promozione...perche solo liberandoci del male tornerò a tifare milan.

Mai stato più serio, il problema loro è solo acquistare il milan, dopo la strada sarà tutta in discesa e avranno VALANGHE di soldi.
Purtroppo le mancate autorizzazione causano difficoltà nel reperire soldi fuori dal controllo cinese, una volta che l'affare sarà fatto avranno la possibilità di utilizzare i loro soldi "cinesi", in quanto diventerebbe un loro diritto e soprattutto il loro CORE BUSINESS .
 

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Bannato
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Mai stato più serio, il problema loro è solo acquistare il milan, dopo la strada sarà tutta in discesa e avranno VALANGHE di soldi.
Purtroppo le mancate autorizzazione causano difficoltà nel reperire soldi fuori dal controllo cinese, una volta che l'affare sarà fatto avranno la possibilità di utilizzare i loro soldi "cinesi", in quanto diventerebbe un loro diritto e soprattutto il loro CORE BUSINESS .
Non è mai stato un problema di autorizzazioni...basta con questo discorso vi prego
 

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Tuttosport in edicola: i soldi della nuova caparra dovranno arrivare entro venerdì. Dopo il versamento, se arriverà, Fininvest potrebbe concedere meno di 30 giorni per il closing. La nuova scadenza potrebbe essere il 31 marzo. Il 10 marzo, dunque, verrà firmato un nuovo preliminare. Fininvest vuole inserire penali molto salate nel caso non si facesse il closing. C'è una novità, però. Sino pagò la caparra (e non si arrivò al closing) a causa della stretta del governo cinese sull'uscita dei capitali. E c'è chi sostiene che, nel caso in cui il closing non si facesse, Sino potrebbe pretendere la restituzione della seconda caparra appellandosi alle "difficoltà oggettive causate dal governo cinese".
 

Willy Wonka

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Tuttosport in edicola: i soldi della nuova caparra dovranno arrivare entro venerdì. Dopo il versamento, se arriverà, Fininvest potrebbe concedere meno di 30 giorni per il closing. La nuova scadenza potrebbe essere il 31 marzo. Il 10 marzo, dunque, verrà firmato un nuovo preliminare. Fininvest vuole inserire penali molto salate nel caso non si facesse il closing. C'è una novità, però. Sino pagò la caparra (e non si arrivò al closing) a causa della stretta del governo cinese sull'uscita dei capitali. E c'è chi sostiene che, nel caso in cui il closing non si facesse, Sino potrebbe pretendere la restituzione della seconda caparra appellandosi alle "difficoltà oggettive causate dal governo cinese".

Forchielli: Fininvest e SES hanno un disperato bisogno l'uno dell'altro. Fininvest deve vendere, e Sino Europe Sport deve comprare. Ormai ci sono fattori in ballo troppo grandi. Come finirà? Berlusconi farà uno sconto importante e chiuderanno. Fininvest farà un forte sconto sul totale da versare. Berlusconi rischia di dover restituire le caparre se i cinesi ottengono la force majeure in tribunale, ecco perchè non ha stoppato tutto ma si va avanti con SES. Il futuro del Milan con SES? Non avranno i soldi per mantenerlo. Cercheranno di venderlo il prima possibile ad altri cinesi. Il guadagno sarà poco ma sicuramente la perdita sarà inferiore alla potenziale perdita delle caparre versate. Non è facile per noi occidentali capire le logiche che muovono i cinesi.
 

Fedeshi

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Se accetti la mia opinione, credo che la ricostruzione offerta qualche giorno fa da Pagni sia la più verosimile: quella di Li, probabilmente (ma è una mia supposizione) per carenza di soci industriali dopo la scissione dal lato della cordata che faceva riferimento a Galatioto, a quanto pare più dotata sul piano patrimoniale (Wu, ma anche Evergrande), era ed è una operazione di m&a a leva finanziaria, con una rilevante quota di indebitamento interno del management (Li e i suoi) e di fondi di public equity (Haixia), e una quota di indebitamento esterno (finanziarie e banche), finalizzata alla acquisizione di quote del club, alla rivalutazione dei suoi assets, ed alla rivendita sul mercato con un sovrapprezzo sufficiente al rimborso del debito esterno ed un margine lucrativo per il roe degli investimenti di coloro che stanno all'interno. Si chiama leveraged buy in management buy out (bimbo, non ironizzare...). Il successo di questa operazione, che potevamo francamente risparmiarci data la sua alta rischiosità, è legato alla leva, al rapporto tra i rendimenti attesi ed il livello di indebitamento esterno di natura bancaria, che è pericoloso, per l'impatto degli oneri finanziari (interessi sul capitale) e le scadenze inderogabili di rimborso, che pesano come un macigno sull'acqua del conto economico, già gravato dall'indebitamento finanziario consolidato di cui soffre già il club. Ecco perché Li si sarebbe circondato di società o professionisti che fanno asset management, come potrebbe essere China Huarong: costoro normalmente entrano nel capitale, ne assumono il rischio, i conferimenti sono in conto capitale, normalmente infruttiferi, e puntano su prospettive di dividendo del club cui partecipano o che controllano. Centocinquanta milioni di conferimenti in conto capitale di Huarong qui rischiano davvero di fare la differenza in termini di leva. Da quanto ci ha detto Pagni, tuttavia, sembra che ultimamente stiano mancando proprio le linee di credito promesse dai finanziatori esterni, dalle banche, pare proprio dalla potentissima China Construction Bank, banca di Stato, a causa del disfavore dell'amministrazione centrale di Pechino, dopo l'annunciata stretta valutaria di novembre, verso operazioni estere con equity cinese parcheggiato offshore. E il mancato apporto delle banche, tutte statali in Cina, starebbe mettendo in seria difficoltà il tipo, che deve trovare a breve, e fuori dalla Cina, liquidità sufficiente per saldare il prezzo a Fininvest. Come finirà? Strada stretta per Li: trovare i soldi mancanti, oppure chiedere uno sconto a Fininvest (stanno trattando, e quando si tratta tutto è possibile). Meno probabile una cessione non totalitaria, ma parziale e comunque di controllo, del capitale. Non interessa a Fininvest, e men che meno a Li: per garantire una leva efficiente, Li deve poter disporre del massimo stock di capitale da collocare sul mercato, per avere la marginalità utile a realizzare l'operazione, specie considerando che, se vorrà, come appare probabile, progettare di fondere mediante incorporazione il veicolo che si indebita verso l'esterno (la Rossoneri Sports Investment) nel Milan, dovrà disporre di maggioranze assembleari qualificate (non meno del 75%) nelle due società per far approvare il progetto, a far nascere il suo 'bimbo'. Speriamo davvero che i conti in mano a questo manager siano quelli giusti, altrimenti siamo in un bel guaio. Considerazione finale, sul perché Fininvest abbia approvato tutto questo: in principio era una operazione con equity e basso indebitamento, poi la rottura del vecchio consorzio, l'uscita di scena di Galatioto, hanno lasciato Li in compagnia di partners finanziari che normalmente non investono in club di calcio (benche' non sia affatto vietato, Huarong investe in aziende che vendono banane in Malaysia), e la stretta valutaria sugli investimenti no core ha fatto il resto. Fininvest, certo, poteva fermarsi, come fece per il thailandese, ma Marina vuole vendere, anzi, dopo il disastro con Vivendi, deve farlo. Che il Signore ce la mandi buona, e soprattutto ci mandi presto in autofinanziamento. :shifty:

Ma fosse così,come fà Li ha risolvere il problema se appunto ad Es. i 150 mln di conferimenti di Huarong e China e gli altri organi statali facevano la differenza? Con meno di 30 giorni di tempo? E la leva finanziara così non va a donnine di facili costumi?
 

Fedeshi

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Forchielli: Fininvest e SES hanno un disperato bisogno l'uno dell'altro. Fininvest deve vendere, e Sino Europe Sport deve comprare. Ormai ci sono fattori in ballo troppo grandi. Come finirà? Berlusconi farà uno sconto importante e chiuderanno. Fininvest farà un forte sconto sul totale da versare. Il futuro del Milan con SES? Non avranno i soldi per mantenerlo. Cercheranno di venderlo il prima possibile ad altri cinesi.

Mettiamo caso fosse così,secondo voi è più facile essere venduti con Berlusconi o con SES? Io vi dico con la seconda,quindi ben venga.
 

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Tuttosport in edicola: i soldi della nuova caparra dovranno arrivare entro venerdì. Dopo il versamento, se arriverà, Fininvest potrebbe concedere meno di 30 giorni per il closing. La nuova scadenza potrebbe essere il 31 marzo. Il 10 marzo, dunque, verrà firmato un nuovo preliminare. Fininvest vuole inserire penali molto salate nel caso non si facesse il closing. C'è una novità, però. Sino pagò la caparra (e non si arrivò al closing) a causa della stretta del governo cinese sull'uscita dei capitali. E c'è chi sostiene che, nel caso in cui il closing non si facesse, Sino potrebbe pretendere la restituzione della seconda caparra appellandosi alle "difficoltà oggettive causate dal governo cinese".

Forchielli: Fininvest e SES hanno un disperato bisogno l'uno dell'altro. Fininvest deve vendere, e Sino Europe Sport deve comprare. Ormai ci sono fattori in ballo troppo grandi. Come finirà? Berlusconi farà uno sconto importante e chiuderanno. Fininvest farà un forte sconto sul totale da versare. Il futuro del Milan con SES? Non avranno i soldi per mantenerlo. Cercheranno di venderlo il prima possibile ad altri cinesi.

Mah, vediamo come finisce.

La cosa da chiedersi è: esistono veramente questa SES e questo Yonghong Li?
 
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