Milan: anche Maldini è in discussione. Non ha convinto.

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-Lionard-

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Come riportato dalla GDS in edicola oggi, 25 maggio 2019, anche Paolo Maldini in discussione. L'ex capitano rossonero non ha convinto il club nel suo ruolo di direttore strategico ed è legato a Leonardo. Il suo futuro è in bilico. I vertici si aspettavano maggiore incisività. Elliott voleva che Gattuso e Maldini trasmettessero il DNA Milan alla squadra. Il tecnico ci è riuscito, Maldini no. Maldini potrebbe anche restare, ma solo con un ruolo di rappresentanza.

Leonardo saluterà il Milan da lunedì in poi. Al suo posto arriverà Campos, per un Milan giovane e low cost.

Repubblica conferma tutto: anche Maldini è in blico. L'ex capitano è tornato in rossonero con Leonardo ed è impensabile che prosegua da posizione defilata.
Sembra di essere tornati ai "gloriosi fasti" del Milan di Seedorf del 2014. Allora, come oggi, vengono messi in discussione personaggi scomodi che cercano di riportare una mentalità minimamente ambiziosa in questa società.

Quello che è difficile comprendere è se questa inversione di rotta sia stata dettata da Gazidis (è veramente così potente?) o se nel frattempo sia successo qualcosa che a noi sfugge. Possibile che persone dal carattere forte e difficile come Maldini e Leo accettino ruoli senza sapere a cosa vanno incontro? Possibile che Elliott abbia promesso loro campagne acquisti faraoniche quando la situazione era drammatica? Difficile crederlo.

I fatti, se così vogliamo definirli, ci dicono che fino a dicembre erano stati presi Higuain a 60 mln e Paqueta a 45 e che si avevano in pugno Ibra e Fabregas. Da dicembre invece sono iniziate le voci di addio al Pipita, i primi malumori di Leo, la rinuncia a Ibra, la battaglia per convincere la proprietà a spendere per Piatek, lo stadio condiviso con l'Inter, serena accettazione del FPF etc....E sappiamo tutti cosa è successo a dicembre.

Io credo che Elliott non abbia mai avuto in mente di spendere cifre importanti nel Milan ma che fosse comunque disponibile a metterci il necessario per rivalutare l'investimento. Fino a quando l'interlocutore principale era Leo, gli americani sono stati convinti a spendere certe cifre per un bene superiore. Poi è arrivato l'AD e temo che quest'ultimo li abbia convinti della miglior efficacia di un progetto a medio-lungo termine con graduale crescita del fatturato ed abbattimento dei costi di gestione tramite una politica di giovani e plusvalenze per evitare scontri con la UEFA. In questo contesto, da "governo tecnico/troika", i politici (Leo, Maldini) vanno allontanati in quanto troppo sensibili ai richiami della piazza o all'ambizione personale. Gazidis, Campos, Moncada e la proprietà sono stranieri, non hanno una storia da difendere da noi e se ne andranno tra non molto, quindi hanno le mani libere per fare ciò che ritengono sia necessario. Auguri.
 

Pitermilanista

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Ti dico una cosa, il cronista di calcio (soorattutto quello al seguito di una squadra) non esprime mai o quasi mai pensieri propri, ma scrive sotto dettatura in cambio di favori (avanzamenti, notizie vere al meno giusto, o direttamente quattrini).
Te lo dice uno il cui padre faceva il giornalista (non in ambito sportivo, ma poco cambia, perché di amici giornalisti sportivi ne conosceva tanti).

Questa notizia è stata dettata dai "piani alti" del Milan, te lo assicuro. A che pro? Lo vedremo.
 

Davidoff

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Se se ne vanno Leo e Maldini e Gattuso rimane siamo all'autosabotaggio più completo, è veramente assurdo.
 

luigi61

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Sembra di essere tornati ai "gloriosi fasti" del Milan di Seedorf del 2014. Allora, come oggi, vengono messi in discussione personaggi scomodi che cercano di riportare una mentalità minimamente ambiziosa in questa società.

Quello che è difficile comprendere è se questa inversione di rotta sia stata dettata da Gazidis (è veramente così potente?) o se nel frattempo sia successo qualcosa che a noi sfugge. Possibile che persone dal carattere forte e difficile come Maldini e Leo accettino ruoli senza sapere a cosa vanno incontro? Possibile che Elliott abbia promesso loro campagne acquisti faraoniche quando la situazione era drammatica? Difficile crederlo.

I fatti, se così vogliamo definirli, ci dicono che fino a dicembre erano stati presi Higuain a 60 mln e Paqueta a 45 e che si avevano in pugno Ibra e Fabregas. Da dicembre invece sono iniziate le voci di addio al Pipita, i primi malumori di Leo, la rinuncia a Ibra, la battaglia per convincere la proprietà a spendere per Piatek, lo stadio condiviso con l'Inter, serena accettazione del FPF etc....E sappiamo tutti cosa è successo a dicembre.

Io credo che Elliott non abbia mai avuto in mente di spendere cifre importanti nel Milan ma che fosse comunque disponibile a metterci il necessario per rivalutare l'investimento. Fino a quando l'interlocutore principale era Leo, gli americani sono stati convinti a spendere certe cifre per un bene superiore. Poi è arrivato l'AD e temo che quest'ultimo li abbia convinti della miglior efficacia di un progetto a medio-lungo termine con graduale crescita del fatturato ed abbattimento dei costi di gestione tramite una politica di giovani e plusvalenze per evitare scontri con la UEFA. In questo contesto, da "governo tecnico/troika", i politici (Leo, Maldini) vanno allontanati in quanto troppo sensibili ai richiami della piazza o all'ambizione personale. Gazidis, Campos, Moncada e la proprietà sono stranieri, non hanno una storia da difendere da noi e se ne andranno tra non molto, quindi hanno le mani libere per fare ciò che ritengono sia necessario. Auguri.

Ottima disamina, potrebbe rispecchiare la realta; il cambio di rotta evidentissimo di è proprio notato con l'arrivo di Gazidis, sarà interessante vedere IN MANIERA DISTACCATA come potranno rivalutare il Milan, ammesso che sia veramente questo l'obbiettivo; in alternativa si ripropongono tutte le tesi riguardanti la "megalavanderia" di impronta berlusconiana, in entrambi i casi per noi "poveri tifosi" sono volatili x diabetici
 

Igor91

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Quoto, ci sono troppe cose che non mi vanno più giù... i gloriosi modelli Arsenal, o Lille, che poi il modello Arsenal ha pure campioni come Aubameyang e Lacazette, non solo giovani, da quando è entrato in società l'africano sembra, che deve venire giù uno zunami intorno al mondo Milan. La cosa che più non mi piace è l'allontamento di Leo, e se fanno fuori anche Paolo, penso sia finita per davvero! Abbiamo sopportato anche troppo, ma qui si è toccato il fondo.

Il fondo lo toccammo nel 2015 con Bacca e Bertolacci... qui siamo sotto terra caro amico rossonero.
 

Goro

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Sembra di essere tornati ai "gloriosi fasti" del Milan di Seedorf del 2014. Allora, come oggi, vengono messi in discussione personaggi scomodi che cercano di riportare una mentalità minimamente ambiziosa in questa società.

Quello che è difficile comprendere è se questa inversione di rotta sia stata dettata da Gazidis (è veramente così potente?) o se nel frattempo sia successo qualcosa che a noi sfugge. Possibile che persone dal carattere forte e difficile come Maldini e Leo accettino ruoli senza sapere a cosa vanno incontro? Possibile che Elliott abbia promesso loro campagne acquisti faraoniche quando la situazione era drammatica? Difficile crederlo.

I fatti, se così vogliamo definirli, ci dicono che fino a dicembre erano stati presi Higuain a 60 mln e Paqueta a 45 e che si avevano in pugno Ibra e Fabregas. Da dicembre invece sono iniziate le voci di addio al Pipita, i primi malumori di Leo, la rinuncia a Ibra, la battaglia per convincere la proprietà a spendere per Piatek, lo stadio condiviso con l'Inter, serena accettazione del FPF etc....E sappiamo tutti cosa è successo a dicembre.

Io credo che Elliott non abbia mai avuto in mente di spendere cifre importanti nel Milan ma che fosse comunque disponibile a metterci il necessario per rivalutare l'investimento. Fino a quando l'interlocutore principale era Leo, gli americani sono stati convinti a spendere certe cifre per un bene superiore. Poi è arrivato l'AD e temo che quest'ultimo li abbia convinti della miglior efficacia di un progetto a medio-lungo termine con graduale crescita del fatturato ed abbattimento dei costi di gestione tramite una politica di giovani e plusvalenze per evitare scontri con la UEFA. In questo contesto, da "governo tecnico/troika", i politici (Leo, Maldini) vanno allontanati in quanto troppo sensibili ai richiami della piazza o all'ambizione personale. Gazidis, Campos, Moncada e la proprietà sono stranieri, non hanno una storia da difendere da noi e se ne andranno tra non molto, quindi hanno le mani libere per fare ciò che ritengono sia necessario. Auguri.

Ha molto senso, considerato quanto Gazidis sia sostenitore del fpf :sisi:
 
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Mamma che degrado, poi la parte "Il tecnico ci e' riuscito Maldini no" e' da brivido

a parte che non ci sono riusciti ne l'uno ne l'altro, ma come possono fare a capire chi dei 2 ci è riuscito e chi no lo sanno solo loro.

che schifo.
se fossi in gattuso mi vergognerei a morte
 

rot-schwarz

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Se Elliot e' coerente, se ne devono andare tutti, leo, maldini e gattuso.
Perche' hanno falliti tutti.
Per me paqueta' non e' un granche' troppo lento.
Piatek e' un'incognita, sara' difficile ripetersi l'anno prossimo specialmente con un catenacciaro come gattuso se venisse riconfermato.
Castillejo e' inutile.
Laxailt niente di che
Caldara rotto
La primavera e' da vergognarsi
Io non vedo luce alla fine del tunnel.
 

Jazzy R&B

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Maldini potrebbe anche restare, ma solo con un ruolo di rappresentanza.

Si perchè invece adesso ricopre un ruolo molto operativo.....roba che se manca un giorno perchè ha la febbre devono fare una riunione d'urgenza per dividersi i compiti :asd:
 
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