Spero che ognuno che ha un minimo di autentica passione Milan abbia capito quello che sta succedendo, seppure con molta fatica.
La situazione è molto peggiore di una banter-era.
Ormai è evidente la trasformazione di questo glorioso club in un fantoccio pseudo-commerciale, mutando un DNA che sembrava andare oltre qualsiasi attacco.
Quello che è preoccupante non è tanto la questione allenatore, il bilancio e la assoluta inconsistenza dei risultati, ma lo sradicamento dei valori.
La dirigenza sicuramente ha fatto, o sta facendo, piazza pulita a livello umano, interrompendo la trasmissione della passione di generazione in generazione. Sicuramente stanno rimpiazzando tutto, da magazzinieri a semplici impiegati, prendendo gente a basso prezzo e che nulla ha a che fare con il Milan. Una vera sostituzione etnica, che in più porta a minori spese e maggiori introiti per dirigenti e managers. Quando a Milanello non ci sarà più una atmosfera familiare e calda, perché saremo pieni di, esempio, cingalesi sottopagati, allora sì che il Milan si può dire finito. Quella è l'anima Milan, non il tifoso casuale che va ogni tanto allo stadio oppure fa sparate su un forum.
Sono quel tipo di macerie sulle quali non puoi più ricostruire. Già avevamo preso una bella botta con Fassone/Mirabelli, che avevano raso al suolo i quadri milanisti rimpiazzandoli con gli amichetti indaisti.
Attenzione perché si sta andando verso una trasformazione irreversibile. E sta succedendo adesso.