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A livello logistico cambia poco. Per il resto, l’area di San Donato ha il vantaggio di essere totalmente disponibile non essendoci già altri progetti approvati coi quali il progetto dell’eventuale nuovo stadio con strutture annesse dovrebbe necessariamente integrarsi, quindi partendo già con dei vincoli che non consentirebbero di sviluppare in totale libertà. Senza contare le altre problematiche che ci sarebbero a Sesto.Perché non è niente di paragonabile all'ex area Falck di Sesto, area in cui sono disponibili ben 1,5 milioni di metri quadrati.
Ovviamente non tutti destinati all'eventuale costruzione di uno stadio e degli edifici ad esso collegati, ma anche ad un Polo sanitario (che diventerebbe il più grande polo sanitario presente in tutta Europa) e a tanti altri progetti che potrebbero essere finanziati anche dal piano nazionale di ripresa e resilienza. Insomma, una città di 80k anime in completa espansione in cui staranno per essere investiti un numero spropositato di miliardi.
Ed oltre al fatto di essere ottimamente collegata grazie ai lavori ferroviari, autostradali e metropolitani, porterà ad avere un bel giro di residenti e visitatori. Per questo non sono d'accordo quando scrivi che lo stadio attivo 7 giorni su 7 è una minghiata, per me il movimento che si genera durante la settimana (lontano dalle partite) conta e non solo per l'incremento delle entrate.
E in una cittadina anonima di soli 30k abitanti questo non è possibile.
Per questo considero la scelta di s.donato molto "meh"
Ma, soprattutto, bisogna considerare che, se hanno preso quell’area, significa che la superficie disponibile è ampiamente sufficiente per quel che hanno in mente di fare. Se pensano bastino 150mila mq mica a Sesto vanno a prendersi 300mila mq perché tanto c’è spazio…