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Il Cittadino: città metropolitana ha appena formalizzato la propria adesione alla complessa staffetta amministrativa dell’Accordo di programma, che avrà durata di circa 18 mesi, per la realizzazione dello stadio del Milan da 70mila posti nell’area San Francesco di San Donato. Dal Comune arriva notizia che già la settimana prossima si dovrebbe tenere il primo tavolo di lavoro insieme a tutti gli enti coinvolti, ovvero Regione Lombardia, le Ferrovie dello Stato e Città metropolitana che si è nel frattempo espressa ufficialmente rispetto alla proposta inviata dal sindaco Francesco Squeri nell’aprile scorso.
L’incontro d’esordio della trafila amministrativa segnerebbe il vero e proprio calcio d’inizio di un percorso durante il quale dovrebbero essere anche risolte una serie di criticità, di cui si parla ormai da tempo sul territorio, già peraltro segnalate nei mesi scorsi dall’esecutivo di Squeri al Milan, che riguardano in particolare la viabilità, la mobilità e l’impatto ambientale dall’opera che richiederebbe un investimento da parte dei rossoneri che si aggira su un miliardo di euro per costruire il maxi impianto sportivo corredato da una serie di attività che sono già state disegnate sulla carta. Mentre quindi il primo cittadino di Milano Giuseppe Sala nei giorni scorsi ha ancora una volta manifestato pubblicamente il proprio desiderio che Milan e Inter dicano “si” alla prospettiva di riqualificare San Siro, sulla base del progetto di fattibilità che è stato appena presentato da Webuild, l’esecutivo di Francesco Squeri sta dando seguito all’intenzione, annunciata settimana scorsa, di procedere entro la fine di luglio con la costituzione del Comitato per l’Accordo di programma e della segreteria tecnica. Del resto dal municipio è arrivata la notizia che il Milan per il momento non ha espresso alcun segno di ripensamento, così come del resto nessuna delle due squadre si è ancora espressa rispetto al piano di restyling del Meazza.
L’incontro d’esordio della trafila amministrativa segnerebbe il vero e proprio calcio d’inizio di un percorso durante il quale dovrebbero essere anche risolte una serie di criticità, di cui si parla ormai da tempo sul territorio, già peraltro segnalate nei mesi scorsi dall’esecutivo di Squeri al Milan, che riguardano in particolare la viabilità, la mobilità e l’impatto ambientale dall’opera che richiederebbe un investimento da parte dei rossoneri che si aggira su un miliardo di euro per costruire il maxi impianto sportivo corredato da una serie di attività che sono già state disegnate sulla carta. Mentre quindi il primo cittadino di Milano Giuseppe Sala nei giorni scorsi ha ancora una volta manifestato pubblicamente il proprio desiderio che Milan e Inter dicano “si” alla prospettiva di riqualificare San Siro, sulla base del progetto di fattibilità che è stato appena presentato da Webuild, l’esecutivo di Francesco Squeri sta dando seguito all’intenzione, annunciata settimana scorsa, di procedere entro la fine di luglio con la costituzione del Comitato per l’Accordo di programma e della segreteria tecnica. Del resto dal municipio è arrivata la notizia che il Milan per il momento non ha espresso alcun segno di ripensamento, così come del resto nessuna delle due squadre si è ancora espressa rispetto al piano di restyling del Meazza.
