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Salve ragazzi, vorrei esporvi la mia situazione per chiedervi cosa ne pensate:
Io sono libero professionista, lavoro in un ufficio che ricade nelle attività che possono restare aperte fino all'ultimo decreto (Ingegneria Civile). Premetto che l'ufficio non è di mia proprietà, sono collaboratore, ed è il mio "capo" a darmi il lavoro e decidere le fatture. Non ho infatti nessun tipo di garanzia, se da domani non vado più bene gli basta salutarmi e indicarmi la porta.
Il regolamento regionale per alcune zone dice che negli uffici possono lavorare solo una persona alla volta, oppure 2 se possono farlo in sicurezza a più di 1 metro di distanza MA bisogna favorire lo smartworking. Noi siamo in due stanze di circa 30 mq l'una, siamo in 4 e le postazioni sono distanti anche 3-4 metri.
Il "capo" ci ha fatto intendere che non gradisce lo smartworking quindi ogni giorno mi faccio 300 metri in bicicletta, lavoro e torno a casa.
Il punto è: quando leggo "se la gente non capisce che deve stare a casa non ne usciamo! Vedo ogni giorno un sacco di imbecilli che si ostina ad uscire!" ecc un po' mi sento preso in causa e non so se devo vergognarmi oppure no.
Sto facendo "la cosa giusta"? Io sono preoccupato per il futuro lavorativo come tutti e penso che finchè c'è da lavorare e portare a casa qualcosa bisogna farlo...ma voi cosa ne pensate? dovrei sentirmi in colpa per questo?
Grazie amici
Io sono libero professionista, lavoro in un ufficio che ricade nelle attività che possono restare aperte fino all'ultimo decreto (Ingegneria Civile). Premetto che l'ufficio non è di mia proprietà, sono collaboratore, ed è il mio "capo" a darmi il lavoro e decidere le fatture. Non ho infatti nessun tipo di garanzia, se da domani non vado più bene gli basta salutarmi e indicarmi la porta.
Il regolamento regionale per alcune zone dice che negli uffici possono lavorare solo una persona alla volta, oppure 2 se possono farlo in sicurezza a più di 1 metro di distanza MA bisogna favorire lo smartworking. Noi siamo in due stanze di circa 30 mq l'una, siamo in 4 e le postazioni sono distanti anche 3-4 metri.
Il "capo" ci ha fatto intendere che non gradisce lo smartworking quindi ogni giorno mi faccio 300 metri in bicicletta, lavoro e torno a casa.
Il punto è: quando leggo "se la gente non capisce che deve stare a casa non ne usciamo! Vedo ogni giorno un sacco di imbecilli che si ostina ad uscire!" ecc un po' mi sento preso in causa e non so se devo vergognarmi oppure no.
Sto facendo "la cosa giusta"? Io sono preoccupato per il futuro lavorativo come tutti e penso che finchè c'è da lavorare e portare a casa qualcosa bisogna farlo...ma voi cosa ne pensate? dovrei sentirmi in colpa per questo?
Grazie amici