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Dopo il crollo di Twitter, Meta era ormai l'ultimo baluardo pro woke sui social, ora è crollato pure lui e possiamo certificare la fine dell'epoca.Zuckemberg, per anni a disposizione del partito democratico statunitense, fa una giravolta e si mette a rapporto del presidente Trump
Addirittura accusa Casa Bianca di pressioni per censurare...
"Lavoreremo col presidente Trump per respingere i governi di tutto il mondo che se la prendono con le società americane e premono per una censura maggiore
In Europa c'è un sempre crescente numero di leggi che istituzionalizzano la censura e rendono più difficile realizzare qualsiasi innovazione lì
I fact checker sono stati troppo politicamente di parte e hanno distrutto più fiducia di quanta ne abbiano creata
Quello che è iniziato come un movimento per essere più inclusivi è stato sempre più utilizzato per mettere a tacere le opinioni ed escludere le persone con idee diverse, ed è andato troppo oltre
Il servizio sarà interrotto per gli Stati Uniti, per ora continuerà in Europa"
Kaplan, nuovo capo degli affari internazionali e vicino ai repubblicani, gli fa eco:
"Le partnership di Meta con fact checker di terze parti erano ben intenzionate all'inizio, ma c'è stato semplicemente troppo pregiudizio politico in ciò che scelgono di verificare e come"
Nel CDA di Meta è entrato Dana White, proprietario del circuito UFC e alleato di Trump
Aspetto solo le capitolazioni di Disney, Netflix e qualche studio di videogiochi degenere e ci siamo.
Pazzesco, la guerra è quasi finita.