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La conferenza stampa di Messi, il quale finisce in lacrime, la ultime parole da giocatore del Barcellona.
“Negli ultimi giorni ho pensato a cosa potessi dire. La verità è che non mi veniva in mente nulla, sono bloccato. È molto difficile dopo tanti anni, dopo aver vissuto tutta la mia vita qua, non ero preparato. Lo scorso anno quando ci fu il caso del burofax ero più convinto, ma quest'anno no. Ero convinto che avessimo continuato a vivere nella nostra casa, era quello che volevamo. Rimanere a casa nostra e continuare a goderci la nostra vita a Barcellona, sia in termini sportivi che in termini quotidiani. Oggi mi tocca dire addio a tutto questo. Sono stati molti anni, arrivai da piccolissimo. Dopo 21 anni me ne vado con mia moglie e con i miei tre bambini catalani-argentini...non posso essere più orgoglioso di tutto quello che ho fatto in questa città. Passeranno i prossimi anni ma torneremo, questo è quello che ho promesso ai miei figli. Devo solo ringraziare tutti per quello che abbiamo vissuto. Sono cresciuto con i valori di questo club”.
Scegliere un momento: "Sono molti anni, tante cose vissute. Difficile, ma forse scelgo il momento del debutto. L'inizio di tutto, il sogno che diventa realtà. Tutto quello che è arrivato dopo è stato meraviglioso. Ma scelgo il debutto, quando è iniziato tutto"
Il motivo per cui non è potuto rimanere: "Per il tema relativo alla Liga non è stato possibile rinnovare il contratto. Era tutto già definito e non siamo riusciti a terminarlo"
Il Barcellona ha fatto di tutto? "Non so. Laporta ha detto che è stato per colpa della Liga. Io sì che ho fatto tutto il possibile. Ho ascoltato molte cose su di me ma dalla mia ho fatto di tutto per restare. Lo scorso anno non volevo rimanere e lo dissi, quest'anno volevo e alla fine non è stato possibile"
Sulla prossima squadra: "Il PSG è una possibilità. Ad oggi non ho niente di definito con nessuno. Quando è uscito il comunicato ho ricevuto molte chiamate. Diversi club sono interessati. Non c'è niente di chiuso, ma stiamo parlando..."
“Negli ultimi giorni ho pensato a cosa potessi dire. La verità è che non mi veniva in mente nulla, sono bloccato. È molto difficile dopo tanti anni, dopo aver vissuto tutta la mia vita qua, non ero preparato. Lo scorso anno quando ci fu il caso del burofax ero più convinto, ma quest'anno no. Ero convinto che avessimo continuato a vivere nella nostra casa, era quello che volevamo. Rimanere a casa nostra e continuare a goderci la nostra vita a Barcellona, sia in termini sportivi che in termini quotidiani. Oggi mi tocca dire addio a tutto questo. Sono stati molti anni, arrivai da piccolissimo. Dopo 21 anni me ne vado con mia moglie e con i miei tre bambini catalani-argentini...non posso essere più orgoglioso di tutto quello che ho fatto in questa città. Passeranno i prossimi anni ma torneremo, questo è quello che ho promesso ai miei figli. Devo solo ringraziare tutti per quello che abbiamo vissuto. Sono cresciuto con i valori di questo club”.
Scegliere un momento: "Sono molti anni, tante cose vissute. Difficile, ma forse scelgo il momento del debutto. L'inizio di tutto, il sogno che diventa realtà. Tutto quello che è arrivato dopo è stato meraviglioso. Ma scelgo il debutto, quando è iniziato tutto"
Il motivo per cui non è potuto rimanere: "Per il tema relativo alla Liga non è stato possibile rinnovare il contratto. Era tutto già definito e non siamo riusciti a terminarlo"
Il Barcellona ha fatto di tutto? "Non so. Laporta ha detto che è stato per colpa della Liga. Io sì che ho fatto tutto il possibile. Ho ascoltato molte cose su di me ma dalla mia ho fatto di tutto per restare. Lo scorso anno non volevo rimanere e lo dissi, quest'anno volevo e alla fine non è stato possibile"
Sulla prossima squadra: "Il PSG è una possibilità. Ad oggi non ho niente di definito con nessuno. Quando è uscito il comunicato ho ricevuto molte chiamate. Diversi club sono interessati. Non c'è niente di chiuso, ma stiamo parlando..."