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Ciao ragazzi, ho un messaggio da una mia amica Pneumologa che lavora al San Raffaele in pronto soccorso in questi giorni. Mi ha chiesto di renderlo il più virale possibile.
Riepilogo i punti fondamentali ( il messaggio originale é lungo e su Instagram quindi non posso copiarlo):
- il virus attacca solo gli anziani e malati ? FALSO, lei è lì 13 ore al giorno e vede anche 30/40/50 enni perfettamente sani che arrivano con quadri clinici compromessi.
- gli ospedali saranno al collasso ? FALSO, gli ospedali Lombardi sono al collasso da una settima e la mortalità è perché stanno di fatto scegliendo chi deve morire e chi vivere. Per quello i numeri si sono così impennati.
- non hanno più mascherine e guanti ? VERO.
Chiudo citandola “ questa sera tra uno squat, un cartellone colorato con scritto “ce la faremo” , una canzone dal balcone e altre mille ********* inutili sperate solo di non aver un infarto o un qualsiasi altro problema che necessiti il pronto intervento perché noi non siamo più in grado di aiutare nessuno”.
Chiudo io: Spero che questa ennesima conferma della gravità del problema aumenti la consapevolezza di tutti noi a rimanere a casa blindati.
Purtroppo in tanti/troppi non lo vogliono capire, non lo riescono a capire, preferiscono vedere o cercare complotti o credere che il governo sia cattivo e la popolazione vittima di un regime comunista!!!
In questa faccenda si stanno mischiando tanti di quegli elementi sui quali si potrebbe scrivere o discutere per ore.
Potremmo ad esempio parlare dei nostri tanti pazienti malati, che 'pesano' e impegnano i nostri ospedali, i nostri medici e i conti del nostro sistema sanitario.
Mi riferisco ai milioni tra dializzati, anziani, trapiantati, immunocompromessi, diabetici, ipertesi, ecc ecc che sono più o meno stabili grazie a 'equilibri' delle volte precari che vengono trovati ma che permettono comunque loro di vivere e ai loro cari di goderseli il più a lungo possibile.
Il diritto alle cure è prioritario in un paese civile e democratico.
In pazienti del genere però delle volte basta un banale 'fattore esterno' a farne crollare il quadro clinico, a un certo punto anche fare una trasfusione diviene inutile se quel sangue quel paziente non lo 'riceve' più.
E allora il medico di turno, ragionando in modo scientifico e cinico al punto stesso, arriverà anche a rinfacciare la sacca di sangue se ha la certezza che quel sangue è uno spreco per un paziente senza prospettiva di vita ma potrebbe esser vitale per un altro.
Sono cose che accadono e chi ha vissuto dentro ospedali o ha avuto a che fare con pazienti in condizione di salute precarie sa a cosa mi riferisco.
Il 'fattore esterno' può essere un'infezione anzichè qualsiasi altro fattore che trasforma delle condizioni di salute compromesse in condizioni di salute gravi.
Oggi il 'fattore esterno' è arrivato ed è arrivato per tutti questi pazienti nello stesso momento e si chiama coronavirus.
Se poi il signor Giorgio, dializzato da dieci anni, non sarebbe arrivato alla primavera,il signor Antonio , 65enne iperteso, sarebbe morto in autunno , il signor Carlo, diabetico 80enne , sarebbe morto a Giugno e quindi, dentro una grande statistica dei deceduti annuali ,sarebbe cambiato poco o nulla io non lo so.
So solo che le categorie più deboli, tutte assieme , si sono ritrovate il 'fattore esterno' che ne ha distrutto gli equilibri.
Un ospedale collassato inevitabilmente poi ci fa 'trascurare' i pazienti ordinari e cosi nella grande statistica dei 'morti per coronavirus' , 'morti da coronavirus' , possiamo anche aggiungerci i 'traditi da coronavirus'.
I soggetti giovani (30enni, 40enni e 50 enni) che dovessero avere bisogno di terapia intensiva è chiaro che avrebbero più possibilità di guarire, almeno fino a quando il 'fattore esterno' non li porterà a contendessi il posto.
Non lo so alla fine di questa storia come ne usciremo ma di certo perderemo una grande fetta di tutti quei pazienti in condizione di salute compromessa, sicuramente alleggeriremo i costi per la gioia del ragionieri dello stato , ma perderemo un pezzo della nostra storia e dei nostri affetti.
Con la speranza che i giovani possano superare a casa l'infezione,senza aver bisogno della terapia intensiva, e non si debba scegliere tra il 40enne e il 50enne col lancio della monetina.
Io in questa pandemia fatico a vederci nulla di normale.
Il 'fattore esterno' per me equivale a uno tsunami. Uno tsunami che si è abbattuto sulla nostra salute.
Il governo 'cattivo' conscio della situazione e dei limiti del nostro ssn sta solo provando a 'spalmare' le cure su più mesi per salvare più vite possibili , sicuramente i nostri politici hanno commesso degli errori che pagheremo sulla nostra pelle e loro pagheranno sulla loro, ma sentir dire che li privazioni che subiamo rientrano in un grande disegno di addestramento della massa mi pare francamente ridicolo, senza voler offendere alcuno.
Le regole che ci stanno dando sono poco chiare e cambiano repentinamente perchè siamo noi cittadini che stiamo dimostrando di non meritare il libero arbitrio o lo spazio decisionale.
Dire che si può correre senza creare aggregamento vuol dire che se ci sono le condizioni la corsetta te la fai , altrimenti te ne stai a casa. Punto.
Sei sfortunato perchè abiti nel centro di milano??
Anche io fino all'altro ieri ero sfortunato di abitare fuori mano.
Ieri a te, oggi a me.