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Vabbè dai, non fare questi discorsi da anziano.Vadano a studiare (o a divertirsi in modo sano) invece di far casino in mezzo a teppisti drogati, e le manganellate non le prendono.

Sicuramente diversi sono andati per saltare un giorno di scuola o comunque per cazzeggiare. Altrettanto sicuramente nessuno di loro aveva una conoscenza a 360 gradi di una questione che necessita di anni di studio per essere compresa. Ma, in fondo, che male c’è?
Il vero problema è che è stata vietata una manifestazione per il cessate il fuoco. Sottolineo: vietata. E lo sottolineo perché i media parlano di “manifestazione non autorizzata”, ma si tratta di un grossolano errore. La Costituzione sancisce il diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi. Per le riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso e le autorità possono(cito dalla Costituzione) “vietarle per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica”. La differenza tra “autorizzare” e “vietare” può sembrare sottile ma la differenza è enorme: io posso manifestare senza bisogno di nessuna autorizzazione, se me lo devi vietare puoi farlo solo e soltanto in presenza di motivi ben precisi.
Qui è stata vietata una manifestazione per un cessate il fuoco. Perché? Quali sarebbero i “comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica”? Onestamente di motivi non ne vedo, se non quelli di non dare dispiacere a chi quel fuoco dovrebbe cessarlo. Ed è questa, a mio parere, la cosa inammissibile. Non qualche ragazzino che magari vuole saltare il compito in classe di latino.
Da qui, tutto il resto è conseguenza. Probabilmente non hanno concordato un percorso e hanno messo una camionetta con davanti dei poliziotti all’estremità di un viottolo largo poco più di un corridoio. Cosa poteva andare storto?
Vedo enormi errori nella gestione di tutta la faccenda. Fermo restando che dei poliziotti non dovrebbero agire in quel modo, vedo moltissime più responsabilità da parte di chi ha messo quei poliziotti in quella situazione. Ci sarebbe anche da chiedersi che tipo di addestramento venga fatto e se si faccia qualcosa per insegnare a gestire gli impulsi che la vista di una folla che pressa e urla inevitabilmente genera nell’essere umano, ma si aprirebbe un discorso troppo OT.
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