Per anni ci siamo giustamente lamentati che al Milan non esisteva la meritocrazia, che Galliani, qualunque porcheria facesse, rimaneva al suo posto, che nessuno era responsabile e che a pagare erano solo gli allenatori. Ora che almeno da questo lato siamo una società normale è logico che chi sbaglia deve rendere conto dei suoi errori.
Questo signore ha sperperato 250 milioni, cioè 500 miliardi di lire, cioè un quarto di miliardo di euro, per peggiorare la posizione in classifica e stare dietro alla Lazio dalla quale si è preso Biglia, dietro all'Atalanta dalla quale si son presi Kessie e Conti e oltre 30 punti dalla Juve dalla quale si è preso Bonucci.
Ad agosto l'obiettivo minimo era la qualificazione in CL, obiettivo miseramente fallito. E nelle società importanti chi sbaglia deve pagare: deve pagare chi ha confermato Montella prima e chi poi ha fatto l'assurdo rinnovo a Gattuso, deve pagare chi ha speso 70 mln per avere un attacco stitico e deve infine pagare chi non riesce a stare davanti ai microfoni lasciandosi andare a dichiarazioni patetiche come quelle fatte in occasione del sorteggio con l'Arsenal.
Anche l'Inter di Pioli l'anno scorso ebbe un periodo buono, anche l'Udinese di Oddo è partita a razzo eppure alla fine i veri valori son venuti fuori. Così è accaduto al Milan: non facciamoci ingannare dall'exploit del periodo dicembre-marzo, il vero valore di questo Milan è quello di queste settimane. I Giocatori son questi, inutile girarci intorno. Chi pensa che con 2/3 innesti si può tornare a competere per me sbaglia, perché purtroppo dei nuovi acquisti si salvano solo Bonucci, Kessie, e speriamo Conti. Tutti gli altri che magari qualcosa hanno anche fatto, come Chala e Borini, potrebbero essere dei buoni rincalzi, nulla più.
Non capisco davvero come si faccia a chiedere che a Mirabelli venga concesso più tempo, più tempo per cosa? Per sprecare altri soldi, che essendo forse nemmeno tanti, andrebbero gestiti pure con oculatezza.
Io mi metto nei panni di coloro i quali devono stanziare il budget per il prossimo mercato: chiunque dopo i disastri di Mirabelli ci penserebbe due volte prima di riaffidarsi a lui, ed è quindi logico che se c'è la possibilità di prendere qualcuno con maggiore esperienza e competenza la società faccia bene a guardarsi attorno.