Massaro:"Milan, via i big senza Europa League. Gattuso...".

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Massaro:"Milan, via i big senza Europa League. Gattuso...".

Daniele Massaro, a Premium, sul Milan. Ecco le parole dell'ex attaccante rossonero:"Gattuso è l'allenatore giusto dal quale ripartire senza top player. Se il Milan non riuscisse a qualificarsi per la prossima Europa League potrebbero essere ceduti i big che fanno parte della rosa".
 

Kaketto

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Diciamoci la verita. C'e' qualcosa che non quadra dietro questa nuova presunta proprieta. Spendono un miliardo di euro tra milan,debiti e calciomercato e poi ridimensionano la gestione sportiva? Maddai non ci credo. Le cose sono semplicemente 2: o sono ******* tutte le storie che leggiamo ogni santissino giorno o c'e' ancora berlusconi dietro tutto.
 
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Ah, una squadra che arriva ottava, settima, sesta, ottava... in questa serie A... da anni... avrebbe dei big?
Vendeteli vendeteli...

Nel nostro campionato con un big arrivi tranquillamente nei primi quattro, con due big arrivi tranquillamente secondo.
 

danjr

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Daniele Massaro, a Premium, sul Milan. Ecco le parole dell'ex attaccante rossonero:"Gattuso è l'allenatore giusto dal quale ripartire senza top player. Se il Milan non riuscisse a qualificarsi per la prossima Europa League potrebbero essere ceduti i big che fanno parte della rosa".
Quando leggo certe cose mi viene sempre spontanea una domanda... quali big?
 

Aron

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Diciamoci la verita. C'e' qualcosa che non quadra dietro questa nuova presunta proprieta. Spendono un miliardo di euro tra milan,debiti e calciomercato e poi ridimensionano la gestione sportiva? Maddai non ci credo. Le cose sono semplicemente 2: o sono ******* tutte le storie che leggiamo ogni santissino giorno o c'e' ancora berlusconi dietro tutto.

Credo che il piano della proprietà (a prescindere di chi ci sia dietro) sia stato quello di fare un massiccio investimento iniziale nell'estate 2018 per garantire una rosa che come minimo arrivasse quarta in Champions League e che potesse a quel punto autofinanziarsi per i successivi tre anni di fair play finanziario (o col VA oppure col SA), contando su introiti Champions fissi e una base di giocatori affidabile che non avrebbe più richiesto grossi interventi sul mercato a eccezione di lievi puntellamenti.

Purtroppo la prima fase del piano è andata a monte, ma la seconda è probabile che venga portata avanti: l'autofinanziamento per tre anni.
Senza Champions ci si autofinanzia cedendo i giocatori, e con un SA molto duro è possibile anche che si venda molto ripiegando quasi esclusivamente su parametri zero e prestiti.

Una delle prove dell'esistenza di questo piano è il totale immobilismo nei confronti dell'UEFA e del settlement agreement. Il Milan si è presentato nelle condizioni peggiori immaginabili senza la dimostrazione di continuità aziendale a causa della scadenza a ottobre 2018 del debito con Elliott.
Queste pessime condizioni causeranno un SA che obbligherà un Milan non solo autofinanziato ma low-cost. Quanto low-cost? Dipende dalle restrizioni del SA e dall'eventuale accesso in Europa League.

Il Milan si salva da un piano del genere solo con il passaggio a un nuovo proprietario solido, trasparente e possibilmente irriverente nei confronti dell'UEFA.
 

kipstar

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dico solo una cosa : vogliamo riportare il milan dove merita di stare.

queste cose non dovrebbero essere dette se NON si hanno le possibilità per farlo.....
 

Aron

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Quando leggo certe cose mi viene sempre spontanea una domanda... quali big?

Non avremo dei fenomeni , ma sono fortemente preoccupato dalle eventuali partenze di giocatori come Donnarumma, Romagnoli, Suso, Calhanoglu, Bonaventura, Calabria, Bonucci e Cutrone.

Tutto da vedere con chi li sostituiremo.
 

MaschioAlfa

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Credo che il piano della proprietà (a prescindere di chi ci sia dietro) sia stato quello di fare un massiccio investimento iniziale nell'estate 2018 per garantire una rosa che come minimo arrivasse quarta in Champions League e che potesse a quel punto autofinanziarsi per i successivi tre anni di fair play finanziario (o col VA oppure col SA), contando su introiti Champions fissi e una base di giocatori affidabile che non avrebbe più richiesto grossi interventi sul mercato a eccezione di lievi puntellamenti.

Purtroppo la prima fase del piano è andata a monte, ma la seconda è probabile che venga portata avanti: l'autofinanziamento per tre anni.
Senza Champions ci si autofinanzia cedendo i giocatori, e con un SA molto duro è possibile anche che si venda molto ripiegando quasi esclusivamente su parametri zero e prestiti.

Una delle prove dell'esistenza di questo piano è il totale immobilismo nei confronti dell'UEFA e del settlement agreement. Il Milan si è presentato nelle condizioni peggiori immaginabili senza la dimostrazione di continuità aziendale a causa della scadenza a ottobre 2018 del debito con Elliott.
Queste pessime condizioni causeranno un SA che obbligherà un Milan non solo autofinanziato ma low-cost. Quanto low-cost? Dipende dalle restrizioni del SA e dall'eventuale accesso in Europa League.

Il Milan si salva da un piano del genere solo con il passaggio a un nuovo proprietario solido, trasparente e possibilmente irriverente nei confronti dell'UEFA.

Complimenti... Credo tu abbia scritto come stanno veramente le cose
 

Goro

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Credo che il piano della proprietà (a prescindere di chi ci sia dietro) sia stato quello di fare un massiccio investimento iniziale nell'estate 2018 per garantire una rosa che come minimo arrivasse quarta in Champions League e che potesse a quel punto autofinanziarsi per i successivi tre anni di fair play finanziario (o col VA oppure col SA), contando su introiti Champions fissi e una base di giocatori affidabile che non avrebbe più richiesto grossi interventi sul mercato a eccezione di lievi puntellamenti.

Purtroppo la prima fase del piano è andata a monte, ma la seconda è probabile che venga portata avanti: l'autofinanziamento per tre anni.
Senza Champions ci si autofinanzia cedendo i giocatori, e con un SA molto duro è possibile anche che si venda molto ripiegando quasi esclusivamente su parametri zero e prestiti.

Una delle prove dell'esistenza di questo piano è il totale immobilismo nei confronti dell'UEFA e del settlement agreement. Il Milan si è presentato nelle condizioni peggiori immaginabili senza la dimostrazione di continuità aziendale a causa della scadenza a ottobre 2018 del debito con Elliott.
Queste pessime condizioni causeranno un SA che obbligherà un Milan non solo autofinanziato ma low-cost. Quanto low-cost? Dipende dalle restrizioni del SA e dall'eventuale accesso in Europa League.

Il Milan si salva da un piano del genere solo con il passaggio a un nuovo proprietario solido, trasparente e possibilmente irriverente nei confronti dell'UEFA.

lucido come sempre
 

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