Masala:"Milan, sul podio poco da festeggiare".

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Andrea Masala dalla GDS sulla stagione di Milan e Inter:

"Sul podio, ma c’è poco da festeggiare. L’Inter è seconda a 50 punti, il Milan può agganciarla se oggi batte la Salernitana. Tutti in alta quota, però l’aria non è il massimo. C’è piazzamento e piazzamento, soprattutto se il primo ha 18 punti in più. In Serie A il Napoli ormai fa corsa a sé: per le milanesi non è il caso di stappare bollicine. Per ora Inter e Milan si accontentano di una presenza ancillare, sarebbero le damigelle d’onore. Ma quale onore, in fondo? Parliamo dei club che hanno conquistato gli ultimi due scudetti, ripartiti ad agosto con il dichiarato intento di aggiudicarsi la seconda stella, dopo avere interrotto la tirannia della Juventus dei nove titoli di fila. L’Inter con un certo compiacimento si autodefiniva pazza, lo cantava a squarciagola nell’inno. Dopo la drastica cura di Conte si è ammirata una squadra razionale, capace di sfruttare le proprie potenzialità e di vincere con pieno merito lo scudetto. Sotto la gestione di Inzaghi, lo scorso anno ha mandato il bis al Diavolo, ma pareva avere i numeri per tornare all’assalto del titolo. L’Inter che vince la Supercoppa, che batte l’imbattibile Napoli, che in Coppa soffia il pass al Barcellona e si impone, seppure a fatica, sul Porto, è la stessa che subisce otto sconfitte in campionato. Vi pare normale? La discontinuità è il più grande difetto di un gruppo che stenta a trovare assetti alternativi al 3-5-2, almeno per sparigliare le carte nelle situazioni critiche. Il finale sarà accettabile con il passaggio di turno in Champions e il quarto posto. Poi però si impongono profonde riflessioni per non rassegnarsi a vivacchiare di traguardi di routine. Il Milan in anticipo ha abdicato in Italia e ha comunque ritrovato sicurezza in difesa. L’innesto di Thiaw, anche se a scoppio ritardato, si rivela prezioso. Il Milan fa una fatica enorme a segnare, tutto è sulle spalle di Giroud, 36 anni. Ibra ne ha 41, c’è poco da aggiungere. L’alternanza al potere è sana e affascinante. Però due società che hanno vinto in totale dieci Coppe dei Campioni e 38 scudetti hanno il dovere di puntare all’immediato riscatto. C’è chi, come il Milan, celebra i 60 anni dalla prima Coppa, chi i 60 dall’inizio del ciclo della Grande Inter. Tutto ok, il passato deve pesare, come insegna il Real Madrid, ma ora ci sono altre priorità. Infiocchettare un secondo posto con distacchi a due cifre e scambiarlo per la normalità risulta alla lunga dannoso, per l’orgoglio e per i bilanci. Non si può, men che meno a Milano".
 

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Andrea Masala dalla GDS sulla stagione di Milan e Inter:

"Sul podio, ma c’è poco da festeggiare. L’Inter è seconda a 50 punti, il Milan può agganciarla se oggi batte la Salernitana. Tutti in alta quota, però l’aria non è il massimo. C’è piazzamento e piazzamento, soprattutto se il primo ha 18 punti in più. In Serie A il Napoli ormai fa corsa a sé: per le milanesi non è il caso di stappare bollicine. Per ora Inter e Milan si accontentano di una presenza ancillare, sarebbero le damigelle d’onore. Ma quale onore, in fondo? Parliamo dei club che hanno conquistato gli ultimi due scudetti, ripartiti ad agosto con il dichiarato intento di aggiudicarsi la seconda stella, dopo avere interrotto la tirannia della Juventus dei nove titoli di fila. L’Inter con un certo compiacimento si autodefiniva pazza, lo cantava a squarciagola nell’inno. Dopo la drastica cura di Conte si è ammirata una squadra razionale, capace di sfruttare le proprie potenzialità e di vincere con pieno merito lo scudetto. Sotto la gestione di Inzaghi, lo scorso anno ha mandato il bis al Diavolo, ma pareva avere i numeri per tornare all’assalto del titolo. L’Inter che vince la Supercoppa, che batte l’imbattibile Napoli, che in Coppa soffia il pass al Barcellona e si impone, seppure a fatica, sul Porto, è la stessa che subisce otto sconfitte in campionato. Vi pare normale? La discontinuità è il più grande difetto di un gruppo che stenta a trovare assetti alternativi al 3-5-2, almeno per sparigliare le carte nelle situazioni critiche. Il finale sarà accettabile con il passaggio di turno in Champions e il quarto posto. Poi però si impongono profonde riflessioni per non rassegnarsi a vivacchiare di traguardi di routine. Il Milan in anticipo ha abdicato in Italia e ha comunque ritrovato sicurezza in difesa. L’innesto di Thiaw, anche se a scoppio ritardato, si rivela prezioso. Il Milan fa una fatica enorme a segnare, tutto è sulle spalle di Giroud, 36 anni. Ibra ne ha 41, c’è poco da aggiungere. L’alternanza al potere è sana e affascinante. Però due società che hanno vinto in totale dieci Coppe dei Campioni e 38 scudetti hanno il dovere di puntare all’immediato riscatto. C’è chi, come il Milan, celebra i 60 anni dalla prima Coppa, chi i 60 dall’inizio del ciclo della Grande Inter. Tutto ok, il passato deve pesare, come insegna il Real Madrid, ma ora ci sono altre priorità. Infiocchettare un secondo posto con distacchi a due cifre e scambiarlo per la normalità risulta alla lunga dannoso, per l’orgoglio e per i bilanci. Non si può, men che meno a Milano".
Mi sembra un discorso sterile, basato sul nulla.
Nessun milanista sarebbe contento del momentaneo secondo posto o festeggerebbe nel caso in cui dovesse qualificarsi in CL, che sarebbe il minimo indispensabile.
Poi è chiaro che sia meglio un quarto posto che un quinto, ma nessuno "festeggerebbe".
Se fossi assalito da un individuo con un coltello e ne uscissi solo con un dito mozzato, non è che sarei felice del dito mozzato, semplicemente sarei sollevato di non aver perso l'intera mano, o peggio, la vita. Che discorso è?

Poi gli addetti ai lavori ed i giornalisti vari dovrebbero far pace con il cervello: se il Milan ha vinto lo Scudetto grazie ai "regali" dell'Inter (dimentichiamo Serra, Udogie, Belotti ecc.), vuol dire che la sua dimensione è quella di un secondo/terzo posto, quindi la mancata vittoria non dovrebbe essere tanto grave quanto quella dell'Inter o della Juventus, di cosa parliamo.
 
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Mi sembra un discorso sterile, basato sul nulla.
Nessun milanista sarebbe contento del momentaneo secondo posto o festeggerebbe nel caso in cui dovesse qualificarsi in CL, che sarebbe il minimo indispensabile.
Poi è chiaro che sia meglio un quarto posto che un quinto, ma nessuno "festeggerebbe".
Se fossi assalito da un individuo con un coltello e ne uscissi solo con un dito mozzato, non è che sarei felice del dito mozzato, semplicemente sarei sollevato di non aver perso l'intera mano, o peggio, la vita. Che discorso è?

Poi gli addetti ai lavori ed i giornalisti vari dovrebbero far pace con il cervello: se il Milan ha vinto lo Scudetto grazie ai "regali" dell'Inter (dimentichiamo Serra, Udogie, Belotti ecc.), vuol dire che la sua dimensione è quella di un secondo/terzo posto, quindi la mancata vittoria non dovrebbe essere tanto grave quanto quella dell'Inter o della Juventus, di cosa parliamo.
Ma infatti.
Nessun tifoso lontanamente razionale si aspettava lo scudo, ma almeno di riconfermare la CL (che è cio che la nostra rosa vale al momento).
Se arriviamo ai quarti di CL e quarti in campionato come posso essere deluso?
Giriamo con Krunic, Messias, Ibra 41enne...
 
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Mi sembra un discorso sterile, basato sul nulla.
Nessun milanista sarebbe contento del momentaneo secondo posto o festeggerebbe nel caso in cui dovesse qualificarsi in CL, che sarebbe il minimo indispensabile.
Poi è chiaro che sia meglio un quarto posto che un quinto, ma nessuno "festeggerebbe".
Se fossi assalito da un individuo con un coltello e ne uscissi solo con un dito mozzato, non è che sarei felice del dito mozzato, semplicemente sarei sollevato di non aver perso l'intera mano, o peggio, la vita. Che discorso è?

Poi gli addetti ai lavori ed i giornalisti vari dovrebbero far pace con il cervello: se il Milan ha vinto lo Scudetto grazie ai "regali" dell'Inter (dimentichiamo Serra, Udogie, Belotti ecc.), vuol dire che la sua dimensione è quella di un secondo/terzo posto, quindi la mancata vittoria non dovrebbe essere tanto grave quanto quella dell'Inter o della Juventus, di cosa parliamo.
Il solito giochino al massacro.
 

Milanoide

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Vorrei vincere la CL solo per poter andare in giro a dire che si, abbiamo vinto la Coppa dei nonni...
 
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Ma infatti.
Nessun tifoso lontanamente razionale si aspettava lo scudo, ma almeno di riconfermare la CL (che è cio che la nostra rosa vale al momento).
Se arriviamo ai quarti di CL e quarti in campionato come posso essere deluso?
Giriamo con Krunic, Messias, Ibra 41enne...

Proprio da un estremo ad un altro, eh?
Adesso mi volete dire che dopo lo scudetto conquistato nella passata stagione NESSUNO si aspettava un ipotetico bis, o comunque una squadra cazzuta in grado di lottare fino ala fine per ri-conquistarlo?
Parlo di maggio-giugno eh, dal momento che da luglio in poi è stata direttamente la proprietà/dirigenza a rinunciare anzitempo ad ogni ambizione sportiva.
 

KILPIN_91

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Ma infatti.
Nessun tifoso lontanamente razionale si aspettava lo scudo, ma almeno di riconfermare la CL (che è cio che la nostra rosa vale al momento).
Se arriviamo ai quarti di CL e quarti in campionato come posso essere deluso?
Giriamo con Krunic, Messias, Ibra 41enne...
Lo scudo era possibile. Ma hai visto il livello del campionato? Roba da Congo.
In altri anni ti avrei detto che il Milan avrebbe al massimo gareggiato per un piazzamento,perché il livello era molto più alto ma quest anno no.
Con un mercato intelligente avremmo fatto un campionato super.
Il Napoli te lo sta dimostrando, non ha mica preso Mbappe e Haland.
 

KILPIN_91

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Proprio da un estremo ad un altro, eh?
Adesso mi volete dire che dopo lo scudetto conquistato nella passata stagione NESSUNO si aspettava un ipotetico bis, o comunque una squadra cazzuta in grado di lottare fino ala fine per ri-conquistarlo?
Parlo di maggio-giugno eh, dal momento che da luglio in poi è stata direttamente la proprietà/dirigenza a rinunciare anzitempo ad ogni ambizione sportiva.
Qui siamo d'accordo, era doveroso lottare per il bis, dal momento che eri campione in carica e quindi hai la vittoria nelle corde.
Bastavano un attaccante normodotato un secondo portiere decente,un ala destra buona e un centrocampista difensivo.

Avremmo dominato insieme al Napoli.
 
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Proprio da un estremo ad un altro, eh?
Adesso mi volete dire che dopo lo scudetto conquistato nella passata stagione NESSUNO si aspettava un ipotetico bis, o comunque una squadra cazzuta in grado di lottare fino ala fine per ri-conquistarlo?
Parlo di maggio-giugno eh, dal momento che da luglio in poi è stata direttamente la proprietà/dirigenza a rinunciare anzitempo ad ogni ambizione sportiva.
Mai creduto ne allo scudo dello scorso anno ne da questo.
Rimango dell'opinione che dal 2020-2021 questa squadra è da quarto posto, Napoli Inter e Juve superiori.
Non cambio idea finchè non vedo che cambia qualcosa nel mercato, a vantaggio nostro o a svantaggio degli avversari.
 

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"Sul podio, ma c’è poco da festeggiare. L’Inter è seconda a 50 punti, il Milan può agganciarla se oggi batte la Salernitana. Tutti in alta quota, però l’aria non è il massimo. C’è piazzamento e piazzamento, soprattutto se il primo ha 18 punti in più. In Serie A il Napoli ormai fa corsa a sé: per le milanesi non è il caso di stappare bollicine. Per ora Inter e Milan si accontentano di una presenza ancillare, sarebbero le damigelle d’onore. Ma quale onore, in fondo? Parliamo dei club che hanno conquistato gli ultimi due scudetti, ripartiti ad agosto con il dichiarato intento di aggiudicarsi la seconda stella, dopo avere interrotto la tirannia della Juventus dei nove titoli di fila. L’Inter con un certo compiacimento si autodefiniva pazza, lo cantava a squarciagola nell’inno. Dopo la drastica cura di Conte si è ammirata una squadra razionale, capace di sfruttare le proprie potenzialità e di vincere con pieno merito lo scudetto. Sotto la gestione di Inzaghi, lo scorso anno ha mandato il bis al Diavolo, ma pareva avere i numeri per tornare all’assalto del titolo. L’Inter che vince la Supercoppa, che batte l’imbattibile Napoli, che in Coppa soffia il pass al Barcellona e si impone, seppure a fatica, sul Porto, è la stessa che subisce otto sconfitte in campionato. Vi pare normale? La discontinuità è il più grande difetto di un gruppo che stenta a trovare assetti alternativi al 3-5-2, almeno per sparigliare le carte nelle situazioni critiche. Il finale sarà accettabile con il passaggio di turno in Champions e il quarto posto. Poi però si impongono profonde riflessioni per non rassegnarsi a vivacchiare di traguardi di routine. Il Milan in anticipo ha abdicato in Italia e ha comunque ritrovato sicurezza in difesa. L’innesto di Thiaw, anche se a scoppio ritardato, si rivela prezioso. Il Milan fa una fatica enorme a segnare, tutto è sulle spalle di Giroud, 36 anni. Ibra ne ha 41, c’è poco da aggiungere. L’alternanza al potere è sana e affascinante. Però due società che hanno vinto in totale dieci Coppe dei Campioni e 38 scudetti hanno il dovere di puntare all’immediato riscatto. C’è chi, come il Milan, celebra i 60 anni dalla prima Coppa, chi i 60 dall’inizio del ciclo della Grande Inter. Tutto ok, il passato deve pesare, come insegna il Real Madrid, ma ora ci sono altre priorità. Infiocchettare un secondo posto con distacchi a due cifre e scambiarlo per la normalità risulta alla lunga dannoso, per l’orgoglio e per i bilanci. Non si può, men che meno a Milano".
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