Luca Marchegiani a Sky sul Milan:”Non mi fido di quello che si è visto in questi 40 giorni, non è detto che sia ripetibile. Non so se quello che si è visto adesso sia rivedibile, anche perché il discorso fatto per il Milan potrebbe valere in senso opposto per altre squadre che magari con un ambiente diverso avrebbero potuto ottenere altri risultati“.
Nel post-Covid, considerando solo le partite post-Covid, il Milan ha avuto una media di oltre 90 punti che, traslata su un campionato intero, ipotizzando che la mantenessimo, porterebbe a oltre 90 punti finali. Perché 30 punti in 12 partite sono appunto una media da 90/95 punti, nell’arco di un campionato intero.
Magari non manterremo questo ritmo, che sarebbe da scudetto senza problemi, ma nemmeno dovremmo crollare al solito rendimento da 65 punti (poco più o poco meno) finali come in questi anni.
In conclusione: il Milan non sarà quello da 90 punti che abbiamo visto (in un campione nemmeno così ristretto di partite, perché dodici partite, quelle post-Covid, sono un terzo di campionato), ma di sicuro non è una squadretta da EL stretta, né tantomeno è la mostruosità vista nel girone d’andata.
Potrebbe il Milan attuale mantenere questa media punti per 38 partite? No.
Ma nemmeno è una squadra che non può fare quei 72/73 punti che normalmente bastano (e avanzano, a dire il vero) per la qualificazione Champions. In particolare se arrivassero Chiesa e un terzino destro decente, chiudere la prossima stagione a meno di 75 punti sarebbe inaccettabile, visto che non credo che le rivali Lazio e Atalanta si rinforzeranno molto. Ricordiamo che la Lazio è passata da un campionato da 59 punti ad uno da 78 con il solo innesto di Lazari.