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Io credo che l'analisi del discorso Maldini/Milan deve essere anche inquadrato sotto altri aspetti oltre quello di curriculum, esperienza, attaccamento ai colori, etc.
Amo Maldini e lo vorrei al Milan. Ma il Milan di oggi è forse un'oggetto differente da una società di calcio dove tutti cooperano per raggiungere il bene comune. E più un'azienda (messa male) attorno alla quale ruotano anche fin troppi interessi personali. Parlo per mia esperienza lavorativa (perché per questa gente è un lavoro, Milan o no), difficilmente ai vertici di un'azienda arriva gente competente tecnicamente in quel ramo. In genere sono puri managers, persone scaltre o accondiscendenti che hanno conoscenze e si sanno muovere bene.
Maldini secondo me viene visto come una persona, magari senza esperienza, ma sicuramente competente tecnicamente e probabilmente con le idee chiare. Per questi personaggi potrebbe voler dire una destabilizzazione. Maldini potrebbe "introdurre" un modus operandi che a noi tifosi darebbe incredibilmente gioa, ma porterebbe a virtuali scontri con politiche non esattamente sportive che vengono seguite dall'attuale dirigenza, Elliott, o chiunque sia al comando.
La situazione potrebbe esplodere, e questo sarebbe deleterio per la società, ma soprattutto per Maldini. Io credo che lui ne sia cosciente, ed è per questo che rifiuta costantemente (o non viene interpellato, a seconda dei casi). I tempi ancora non sono maturi. O non c'è volontà.
Quello che Maldini chiede non è solo carta bianca: è un mutamento radicale di politica ad alto livello. Attualmente, con la situazione corrente, credo sia semplicemente irrealizzabile.
Spero di sbagliarmi.
Amo Maldini e lo vorrei al Milan. Ma il Milan di oggi è forse un'oggetto differente da una società di calcio dove tutti cooperano per raggiungere il bene comune. E più un'azienda (messa male) attorno alla quale ruotano anche fin troppi interessi personali. Parlo per mia esperienza lavorativa (perché per questa gente è un lavoro, Milan o no), difficilmente ai vertici di un'azienda arriva gente competente tecnicamente in quel ramo. In genere sono puri managers, persone scaltre o accondiscendenti che hanno conoscenze e si sanno muovere bene.
Maldini secondo me viene visto come una persona, magari senza esperienza, ma sicuramente competente tecnicamente e probabilmente con le idee chiare. Per questi personaggi potrebbe voler dire una destabilizzazione. Maldini potrebbe "introdurre" un modus operandi che a noi tifosi darebbe incredibilmente gioa, ma porterebbe a virtuali scontri con politiche non esattamente sportive che vengono seguite dall'attuale dirigenza, Elliott, o chiunque sia al comando.
La situazione potrebbe esplodere, e questo sarebbe deleterio per la società, ma soprattutto per Maldini. Io credo che lui ne sia cosciente, ed è per questo che rifiuta costantemente (o non viene interpellato, a seconda dei casi). I tempi ancora non sono maturi. O non c'è volontà.
Quello che Maldini chiede non è solo carta bianca: è un mutamento radicale di politica ad alto livello. Attualmente, con la situazione corrente, credo sia semplicemente irrealizzabile.
Spero di sbagliarmi.
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