Con la differenza che era stato detto che non si era speso per poi spendere a Gennaio. Invece, come sempre dal 2007 (Estate 2010 e Gennaio 2011 a parte, quando serviva un Milan vincente per motivi elettorali, ed Estate 2017 a parte, quando c’era da fare rientro di capitali, con gli ultimi colpi di coda a Gennaio 2019 con 70 milioni spesi per due bidoni), l’unica realtà sono i rubinetti chiusi a prescindere.
Infatti il Milan nel decennio degli anni ‘10 in cartellini per i giocatori ha speso meno della Roma (non parlo di ricapitalizzazioni & co, parlo di cartellini). Andiamo pure avanti così. L’unica cosa che è cambiata, e non è poco anzi, è la competenza della dirigenza, ma i rubinetti chiusi della proprietà di turno sono sempre gli stessi, ormai ci siamo abituati.
Questo è. Puro e semplice. Il Milan è tornato alle disponibilità economiche che aveva nel periodo del Tardo Giannino 2012/2016, ciò che cambia ora è che le risorse quasi nulle a disposizione c’è chi (grazie a Dio) le sa spendere, ma almeno non prendiamoci per il **** da soli, Maldini aveva detto CHIARAMENTE che non avevamo fatto mercato in Estate per farlo a Gennaio, se ora le cose stanno così vuol dire che chi di dovere ha deciso di non allentare minimamente i cordoni della borsa.
Amen, fratello. Ma ormai il tifoso gianninizzato si fa andare bene tutto. Vedremo quest’Estate, col ritorno in Champions. Se oseranno fare un mercato da pezzenti col Milan che ritorna in Champions dopo otto anni dovrà essere guerra aperta da parte della tifoseria contro questi qui, guerra aperta.
Spesso hai commentato il mercato di L’otite dell’Estate scorsa, con la Lazio che tornava a giocarsi i gironi di CL dopo 12 anni (nel 2016 non passarono i preliminari), e sia io che te siamo rimasti disgustati da tanta mancanza di ambizione e tirchieria, nonostante non siamo laziali.
Mi auguro che al Milan non venga riservato un trattamento simile.
Si, è così. Meno male però che i tifosi hanno, sempre di più, imparato a differenziare tra dirigenza e proprietà, e ad individuare chi ci mette tutta la buona volontà e chi invece non vuole fare il minimo sforzo.