Maldini: braccio di ferro, controllo, caso Messias. Slitta a luglio?

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Da quello che so i tempi sarebbero stati gli stessi, le modalità no, ma i tempi si. Per questo non capisco la critica, quello che stiamo vivendo adesso lo avremmo vissuto anche con gli Arabi.
Con la differenza che gli arabi pagano loro coi loro investitori, non chiedono prestiti a che vende e quando comprano lo fanno al 100%.
Mi pare una differenza abissale.
 

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Come riportato dalla GDS in edicola, oggi alle 24 scadranno i contratti di Maldini e Massara. Decisione all'ultimo respiro e braccio di ferro tra le parti, anche se c'è ottimismo per il sì. Maldini e la proprietà si sono scambiati bozze di contratto negli ultimi giorni e la grande questione è l’autonomia decisionale. Qui, più che altrove, si sta giocando la partita. Non è questione di aumentare le competenze-Maldini non vuole un ruolo di amministratore delegato a tutto tondo, non vuole occuparsi della gestione finanziaria del club - ma di avere la fiducia totale della proprietà e l’ultima parola sulle decisioni che riguardano l’area tecnica, suo ambito di competenza. Maldini, insomma, chiede che siano messe per iscritto le sue competenze e, se stiamo all’attualità estiva, che sia garantita l’autonomia decisionale sul calciomercato, ovviamente in accordo con Massara e Pioli.

Elliott sicuramente non ha gradito le esternazioni di Pioli alla GDS. Ha puntato su Maldini in un ruolo per lui inedito, gli ha messo a disposizione un ampio budget per l’estate 2021 e molto probabilmente vuole continuare con il modello che ha portato allo scudetto, anche in questa fase di passaggio di proprietà. Magari con un diverso a.d.,considerato che Ivan Gazidis ha buone possibilità di lasciare il club in autunno.Anche così si risponde alla seconda domanda. Perché si è arrivati all’ultimo giorno? L’accordo con RedBird ha sicuramente rallentato un processo ma, al contempo, ha portato in scena Cardinale, in piena sintonia con Maldini. Non è un mistero che Maldini abbia trattato direttamente con il futuro proprietario, a cui ha spiegato la sua visione di un Milan europeo, in grado di tornare a giocare la fase a eliminazione diretta della Champions, come una delle migliori squadre del continente.

Il rinnovo arriverà? Ieri, a tarda sera, nell’aria restava ottimismo.Nonostante tutto ,nonostante gli ultimi due giorni siano stati tra i più duri, ci sono buone probabilità di accordo. I legali sono al lavoro e una volontà comune c’è, c’è sempre stata. Si tratta di trovare un compromesso, con una strana problematica da fuso orario, considerato che i legali di Elliott sono negli Stati Uniti. Improbabile insomma si risolva tutto nella mattinata di oggi. NOn è improbabile che si rimandi tutti ai prossimi giorni

CorSera: All’ultimo respiro. La trattativa fra Maldini e Massara e le due proprietà del Milan, quella presente e quella futura, prosegue senza produrre, almeno per il momento, la fumata bianca. L’invio la scorsa settimana della bozza del contratto ai due manager, con l’accordo in scadenza oggi, non ha procurato passi avanti decisivi, anzi. Il direttore dell’area tecnica, dopo averlo supervisionato con il proprio legale, avrebbe rispeditoaElliott la stesura dell’intesa con una serie di correzioni e commenti, ovvero con una lista di condizioni che il fondo ritiene difficili da accettare. Il nodo attorno a cui si dibatte è rappresentato dalla maggior autonomia che la leggenda del Milan, dopo uno scudetto vinto, reclama. I colloqui sono in corso e addirittura c’è chi ipotizza che le sospirate firme possano arrivare anche nei primi di luglio. La prospettiva però lascia perplessi i due manager dal momento che lunedì ci sarà il raduno e la squadra ha perciò bisogno di una completa operatività da parte dei quadri dirigenziali. La presenza ieri pomeriggio in sede di Ivan Gazidis sembrava lasciar presagire un contatto tra le parti: in realtà l’a.d. non ha mai incontrato gli uomini mercato del Milan.

Il Giornale: nemmeno il ritorno di Ivan Gazidis da New York dove sicuramente ha avuto incontri e colloqui con Gerry Cardinale, ha prodotto l’accelerazione che tutti davano per scontata e che adesso diventa un punto interrogativo. Anzi, a dire il vero, Gazidis ha commentato via nota ufficiale il successo del nuovo contratto (l’impianto del Vismara sarà intitolato allo sponsor) senza dedicare una sola parola all’altro tema del giorno. Proprio l’ad sud-africano, raccontano, è apparso molto infastidito dalla narrazione che lo vorrebbe in singolar tenzone con Paolo Maldini per via della firma che ritarda. Chi lo conosce da sempre, specie a Londra, lo considera uomo della mediazione e non da barricate. Da qui discende il quesito fondamentale di tutta la vicenda che non trova ancora una risposta univoca e autorevole: quale richiesta presentata da Paolo Maldini sta provocando questo ritardo imbarazzante per i protagonisti stessi, per il club e per il mercato stesso? Da quello che trapela da alcune fonti il nodo sarebbe costituito dall’attuale schema operativo dell’area tecnica rossonera: per ciascuna operazione di mercato deve chiedere e ottenere autorizzazione a una sorta di comitato ristretto. Maldini vorrebbe invece avere mano libera e rispondere a fine mercato del budget concordato per evitare, ad esempio, il caso Messias arrivato all’ultima ora senza passare dal club. L’esperienza passata di Elliott, ai tempi di Leonardo, non si rivelò felice (le operazioni di Paquetà e Piatek rovinose sul piano tecnico e finanziario, ndr), di qui la scelta di istituire il controllo. Questo braccio di ferro non può durare in eterno, prima o poi bisognerà sciogliere il nodo segnalando che sul tema della governance societaria Cardinale è sulla stessa linea di Elliott.

CorSport: firma entro oggi o da domani stop a Maldini. Dall'1 luglio, domani, in caso di mancata firma Maldini e Massara non potranno più essere operativi sul mercato milanista. Quindi quella odierna è una giornata cruciale. Massara oggi sarà a Rimini come ospite per l'apertura del calciomercato

In aggiornamento con altre news. Leggete e quotate

RESTATE SULLE NEWS. BASTA OFF.
 
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Come riportato dalla GDS in edicola, oggi alle 24 scadranno i contratti di Maldini e Massara. Decisione all'ultimo respiro e braccio di ferro tra le parti, anche se c'è ottimismo per il sì. Maldini e la proprietà si sono scambiati bozze di contratto negli ultimi giorni e la grande questione è l’autonomia decisionale. Qui, più che altrove, si sta giocando la partita. Non è questione di aumentare le competenze-Maldini non vuole un ruolo di amministratore delegato a tutto tondo, non vuole occuparsi della gestione finanziaria del club - ma di avere la fiducia totale della proprietà e l’ultima parola sulle decisioni che riguardano l’area tecnica, suo ambito di competenza. Maldini, insomma, chiede che siano messe per iscritto le sue competenze e, se stiamo all’attualità estiva, che sia garantita l’autonomia decisionale sul calciomercato, ovviamente in accordo con Massara e Pioli.

Elliott sicuramente non ha gradito le esternazioni di Pioli alla GDS. Ha puntato su Maldini in un ruolo per lui inedito, gli ha messo a disposizione un ampio budget per l’estate 2021 e molto probabilmente vuole continuare con il modello che ha portato allo scudetto, anche in questa fase di passaggio di proprietà. Magari con un diverso a.d.,considerato che Ivan Gazidis ha buone possibilità di lasciare il club in autunno.Anche così si risponde alla seconda domanda. Perché si è arrivati all’ultimo giorno? L’accordo con RedBird ha sicuramente rallentato un processo ma, al contempo, ha portato in scena Cardinale, in piena sintonia con Maldini. Non è un mistero che Maldini abbia trattato direttamente con il futuro proprietario, a cui ha spiegato la sua visione di un Milan europeo, in grado di tornare a giocare la fase a eliminazione diretta della Champions, come una delle migliori squadre del continente.

Il rinnovo arriverà? Ieri, a tarda sera, nell’aria restava ottimismo.Nonostante tutto ,nonostante gli ultimi due giorni siano stati tra i più duri, ci sono buone probabilità di accordo. I legali sono al lavoro e una volontà comune c’è, c’è sempre stata. Si tratta di trovare un compromesso, con una strana problematica da fuso orario, considerato che i legali di Elliott sono negli Stati Uniti. Improbabile insomma si risolva tutto nella mattinata di oggi. NOn è improbabile che si rimandi tutti ai prossimi giorni

CorSera: All’ultimo respiro. La trattativa fra Maldini e Massara e le due proprietà del Milan, quella presente e quella futura, prosegue senza produrre, almeno per il momento, la fumata bianca. L’invio la scorsa settimana della bozza del contratto ai due manager, con l’accordo in scadenza oggi, non ha procurato passi avanti decisivi, anzi. Il direttore dell’area tecnica, dopo averlo supervisionato con il proprio legale, avrebbe rispeditoaElliott la stesura dell’intesa con una serie di correzioni e commenti, ovvero con una lista di condizioni che il fondo ritiene difficili da accettare. Il nodo attorno a cui si dibatte è rappresentato dalla maggior autonomia che la leggenda del Milan, dopo uno scudetto vinto, reclama. I colloqui sono in corso e addirittura c’è chi ipotizza che le sospirate firme possano arrivare anche nei primi di luglio. La prospettiva però lascia perplessi i due manager dal momento che lunedì ci sarà il raduno e la squadra ha perciò bisogno di una completa operatività da parte dei quadri dirigenziali. La presenza ieri pomeriggio in sede di Ivan Gazidis sembrava lasciar presagire un contatto tra le parti: in realtà l’a.d. non ha mai incontrato gli uomini mercato del Milan.

Il Giornale: nemmeno il ritorno di Ivan Gazidis da New York dove sicuramente ha avuto incontri e colloqui con Gerry Cardinale, ha prodotto l’accelerazione che tutti davano per scontata e che adesso diventa un punto interrogativo. Anzi, a dire il vero, Gazidis ha commentato via nota ufficiale il successo del nuovo contratto (l’impianto del Vismara sarà intitolato allo sponsor) senza dedicare una sola parola all’altro tema del giorno. Proprio l’ad sud-africano, raccontano, è apparso molto infastidito dalla narrazione che lo vorrebbe in singolar tenzone con Paolo Maldini per via della firma che ritarda. Chi lo conosce da sempre, specie a Londra, lo considera uomo della mediazione e non da barricate. Da qui discende il quesito fondamentale di tutta la vicenda che non trova ancora una risposta univoca e autorevole: quale richiesta presentata da Paolo Maldini sta provocando questo ritardo imbarazzante per i protagonisti stessi, per il club e per il mercato stesso? Da quello che trapela da alcune fonti il nodo sarebbe costituito dall’attuale schema operativo dell’area tecnica rossonera: per ciascuna operazione di mercato deve chiedere e ottenere autorizzazione a una sorta di comitato ristretto. Maldini vorrebbe invece avere mano libera e rispondere a fine mercato del budget concordato per evitare, ad esempio, il caso Messias arrivato all’ultima ora senza passare dal club. L’esperienza passata di Elliott, ai tempi di Leonardo, non si rivelò felice (le operazioni di Paquetà e Piatek rovinose sul piano tecnico e finanziario, ndr), di qui la scelta di istituire il controllo. Questo braccio di ferro non può durare in eterno, prima o poi bisognerà sciogliere il nodo segnalando che sul tema della governance societaria Cardinale è sulla stessa linea di Elliott.

CorSport: firma entro oggi o da domani stop a Maldini. Dall'1 luglio, domani, in caso di mancata firma Maldini e Massara non potranno più essere operativi sul mercato milanista. Quindi quella odierna è una giornata cruciale. Massara oggi sarà a Rimini come ospite per l'apertura del calciomercato

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Quindi secondo il Corriere Maldini ieri era in sede, Gazidis era in sede, ma non si sono mai incontrati? Si parlano via fax? A me sembra grottesco vista la situazione. Come si fa a continuare?
 
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Basterebbe che diano spazi di manovra a Paolo con alcuni paletti: sugli under 24 via libera. Investi per chi vuoi, come vuoi all’interno del budget totale. Su quelli over 24 siccome c è il rischio che l’investimento sia “a perdere” causa età che abbassa il valore del calciatore negli anni, sopra una cifra simbolica (es.2 milioni) deve passare dalla valutazione della proprietà.

In questo modo Paolo può prendere chi vuole a zero, può prendere chi vuole under 24 e la società è tranquilla che non ci saranno colpi da 40 milioni per 27enni non più rivendibili.
 
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Come riportato dalla GDS in edicola, oggi alle 24 scadranno i contratti di Maldini e Massara. Decisione all'ultimo respiro e braccio di ferro tra le parti, anche se c'è ottimismo per il sì. Maldini e la proprietà si sono scambiati bozze di contratto negli ultimi giorni e la grande questione è l’autonomia decisionale. Qui, più che altrove, si sta giocando la partita. Non è questione di aumentare le competenze-Maldini non vuole un ruolo di amministratore delegato a tutto tondo, non vuole occuparsi della gestione finanziaria del club - ma di avere la fiducia totale della proprietà e l’ultima parola sulle decisioni che riguardano l’area tecnica, suo ambito di competenza. Maldini, insomma, chiede che siano messe per iscritto le sue competenze e, se stiamo all’attualità estiva, che sia garantita l’autonomia decisionale sul calciomercato, ovviamente in accordo con Massara e Pioli.

Elliott sicuramente non ha gradito le esternazioni di Pioli alla GDS. Ha puntato su Maldini in un ruolo per lui inedito, gli ha messo a disposizione un ampio budget per l’estate 2021 e molto probabilmente vuole continuare con il modello che ha portato allo scudetto, anche in questa fase di passaggio di proprietà. Magari con un diverso a.d.,considerato che Ivan Gazidis ha buone possibilità di lasciare il club in autunno.Anche così si risponde alla seconda domanda. Perché si è arrivati all’ultimo giorno? L’accordo con RedBird ha sicuramente rallentato un processo ma, al contempo, ha portato in scena Cardinale, in piena sintonia con Maldini. Non è un mistero che Maldini abbia trattato direttamente con il futuro proprietario, a cui ha spiegato la sua visione di un Milan europeo, in grado di tornare a giocare la fase a eliminazione diretta della Champions, come una delle migliori squadre del continente.

Il rinnovo arriverà? Ieri, a tarda sera, nell’aria restava ottimismo.Nonostante tutto ,nonostante gli ultimi due giorni siano stati tra i più duri, ci sono buone probabilità di accordo. I legali sono al lavoro e una volontà comune c’è, c’è sempre stata. Si tratta di trovare un compromesso, con una strana problematica da fuso orario, considerato che i legali di Elliott sono negli Stati Uniti. Improbabile insomma si risolva tutto nella mattinata di oggi. NOn è improbabile che si rimandi tutti ai prossimi giorni

CorSera: All’ultimo respiro. La trattativa fra Maldini e Massara e le due proprietà del Milan, quella presente e quella futura, prosegue senza produrre, almeno per il momento, la fumata bianca. L’invio la scorsa settimana della bozza del contratto ai due manager, con l’accordo in scadenza oggi, non ha procurato passi avanti decisivi, anzi. Il direttore dell’area tecnica, dopo averlo supervisionato con il proprio legale, avrebbe rispeditoaElliott la stesura dell’intesa con una serie di correzioni e commenti, ovvero con una lista di condizioni che il fondo ritiene difficili da accettare. Il nodo attorno a cui si dibatte è rappresentato dalla maggior autonomia che la leggenda del Milan, dopo uno scudetto vinto, reclama. I colloqui sono in corso e addirittura c’è chi ipotizza che le sospirate firme possano arrivare anche nei primi di luglio. La prospettiva però lascia perplessi i due manager dal momento che lunedì ci sarà il raduno e la squadra ha perciò bisogno di una completa operatività da parte dei quadri dirigenziali. La presenza ieri pomeriggio in sede di Ivan Gazidis sembrava lasciar presagire un contatto tra le parti: in realtà l’a.d. non ha mai incontrato gli uomini mercato del Milan.

Il Giornale: nemmeno il ritorno di Ivan Gazidis da New York dove sicuramente ha avuto incontri e colloqui con Gerry Cardinale, ha prodotto l’accelerazione che tutti davano per scontata e che adesso diventa un punto interrogativo. Anzi, a dire il vero, Gazidis ha commentato via nota ufficiale il successo del nuovo contratto (l’impianto del Vismara sarà intitolato allo sponsor) senza dedicare una sola parola all’altro tema del giorno. Proprio l’ad sud-africano, raccontano, è apparso molto infastidito dalla narrazione che lo vorrebbe in singolar tenzone con Paolo Maldini per via della firma che ritarda. Chi lo conosce da sempre, specie a Londra, lo considera uomo della mediazione e non da barricate. Da qui discende il quesito fondamentale di tutta la vicenda che non trova ancora una risposta univoca e autorevole: quale richiesta presentata da Paolo Maldini sta provocando questo ritardo imbarazzante per i protagonisti stessi, per il club e per il mercato stesso? Da quello che trapela da alcune fonti il nodo sarebbe costituito dall’attuale schema operativo dell’area tecnica rossonera: per ciascuna operazione di mercato deve chiedere e ottenere autorizzazione a una sorta di comitato ristretto. Maldini vorrebbe invece avere mano libera e rispondere a fine mercato del budget concordato per evitare, ad esempio, il caso Messias arrivato all’ultima ora senza passare dal club. L’esperienza passata di Elliott, ai tempi di Leonardo, non si rivelò felice (le operazioni di Paquetà e Piatek rovinose sul piano tecnico e finanziario, ndr), di qui la scelta di istituire il controllo. Questo braccio di ferro non può durare in eterno, prima o poi bisognerà sciogliere il nodo segnalando che sul tema della governance societaria Cardinale è sulla stessa linea di Elliott.

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Basta una sola parola per descrivere il comportamento della/e società Milan: RIDICOLI
 
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Come riportato dalla GDS in edicola, oggi alle 24 scadranno i contratti di Maldini e Massara. Decisione all'ultimo respiro e braccio di ferro tra le parti, anche se c'è ottimismo per il sì. Maldini e la proprietà si sono scambiati bozze di contratto negli ultimi giorni e la grande questione è l’autonomia decisionale. Qui, più che altrove, si sta giocando la partita. Non è questione di aumentare le competenze-Maldini non vuole un ruolo di amministratore delegato a tutto tondo, non vuole occuparsi della gestione finanziaria del club - ma di avere la fiducia totale della proprietà e l’ultima parola sulle decisioni che riguardano l’area tecnica, suo ambito di competenza. Maldini, insomma, chiede che siano messe per iscritto le sue competenze e, se stiamo all’attualità estiva, che sia garantita l’autonomia decisionale sul calciomercato, ovviamente in accordo con Massara e Pioli.

Elliott sicuramente non ha gradito le esternazioni di Pioli alla GDS. Ha puntato su Maldini in un ruolo per lui inedito, gli ha messo a disposizione un ampio budget per l’estate 2021 e molto probabilmente vuole continuare con il modello che ha portato allo scudetto, anche in questa fase di passaggio di proprietà. Magari con un diverso a.d.,considerato che Ivan Gazidis ha buone possibilità di lasciare il club in autunno.Anche così si risponde alla seconda domanda. Perché si è arrivati all’ultimo giorno? L’accordo con RedBird ha sicuramente rallentato un processo ma, al contempo, ha portato in scena Cardinale, in piena sintonia con Maldini. Non è un mistero che Maldini abbia trattato direttamente con il futuro proprietario, a cui ha spiegato la sua visione di un Milan europeo, in grado di tornare a giocare la fase a eliminazione diretta della Champions, come una delle migliori squadre del continente.

Il rinnovo arriverà? Ieri, a tarda sera, nell’aria restava ottimismo.Nonostante tutto ,nonostante gli ultimi due giorni siano stati tra i più duri, ci sono buone probabilità di accordo. I legali sono al lavoro e una volontà comune c’è, c’è sempre stata. Si tratta di trovare un compromesso, con una strana problematica da fuso orario, considerato che i legali di Elliott sono negli Stati Uniti. Improbabile insomma si risolva tutto nella mattinata di oggi. NOn è improbabile che si rimandi tutti ai prossimi giorni

CorSera: All’ultimo respiro. La trattativa fra Maldini e Massara e le due proprietà del Milan, quella presente e quella futura, prosegue senza produrre, almeno per il momento, la fumata bianca. L’invio la scorsa settimana della bozza del contratto ai due manager, con l’accordo in scadenza oggi, non ha procurato passi avanti decisivi, anzi. Il direttore dell’area tecnica, dopo averlo supervisionato con il proprio legale, avrebbe rispeditoaElliott la stesura dell’intesa con una serie di correzioni e commenti, ovvero con una lista di condizioni che il fondo ritiene difficili da accettare. Il nodo attorno a cui si dibatte è rappresentato dalla maggior autonomia che la leggenda del Milan, dopo uno scudetto vinto, reclama. I colloqui sono in corso e addirittura c’è chi ipotizza che le sospirate firme possano arrivare anche nei primi di luglio. La prospettiva però lascia perplessi i due manager dal momento che lunedì ci sarà il raduno e la squadra ha perciò bisogno di una completa operatività da parte dei quadri dirigenziali. La presenza ieri pomeriggio in sede di Ivan Gazidis sembrava lasciar presagire un contatto tra le parti: in realtà l’a.d. non ha mai incontrato gli uomini mercato del Milan.

Il Giornale: nemmeno il ritorno di Ivan Gazidis da New York dove sicuramente ha avuto incontri e colloqui con Gerry Cardinale, ha prodotto l’accelerazione che tutti davano per scontata e che adesso diventa un punto interrogativo. Anzi, a dire il vero, Gazidis ha commentato via nota ufficiale il successo del nuovo contratto (l’impianto del Vismara sarà intitolato allo sponsor) senza dedicare una sola parola all’altro tema del giorno. Proprio l’ad sud-africano, raccontano, è apparso molto infastidito dalla narrazione che lo vorrebbe in singolar tenzone con Paolo Maldini per via della firma che ritarda. Chi lo conosce da sempre, specie a Londra, lo considera uomo della mediazione e non da barricate. Da qui discende il quesito fondamentale di tutta la vicenda che non trova ancora una risposta univoca e autorevole: quale richiesta presentata da Paolo Maldini sta provocando questo ritardo imbarazzante per i protagonisti stessi, per il club e per il mercato stesso? Da quello che trapela da alcune fonti il nodo sarebbe costituito dall’attuale schema operativo dell’area tecnica rossonera: per ciascuna operazione di mercato deve chiedere e ottenere autorizzazione a una sorta di comitato ristretto. Maldini vorrebbe invece avere mano libera e rispondere a fine mercato del budget concordato per evitare, ad esempio, il caso Messias arrivato all’ultima ora senza passare dal club. L’esperienza passata di Elliott, ai tempi di Leonardo, non si rivelò felice (le operazioni di Paquetà e Piatek rovinose sul piano tecnico e finanziario, ndr), di qui la scelta di istituire il controllo. Questo braccio di ferro non può durare in eterno, prima o poi bisognerà sciogliere il nodo segnalando che sul tema della governance societaria Cardinale è sulla stessa linea di Elliott.

CorSport: firma entro oggi o da domani stop a Maldini. Dall'1 luglio, domani, in caso di mancata firma Maldini e Massara non potranno più essere operativi sul mercato milanista. Quindi quella odierna è una giornata cruciale. Massara oggi sarà a Rimini come ospite per l'apertura del calciomercato

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Tutta sta storia è un danno d'immagine allucinante. E un mese fa (!!!) abbiamo vinto lo scudetto. Sti strozzini dovrebbero ricevere insulti 24/7.
 

Rivera10

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Da quello che so i tempi sarebbero stati gli stessi, le modalità no, ma i tempi si. Per questo non capisco la critica, quello che stiamo vivendo adesso lo avremmo vissuto anche con gli Arabi.
Ci saremmo tolti di mezzo gli speculatori almeno. Invece così restano a comandare guadagnandoci pure...
 
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a me non pare che paquetà e piatek sono state operazioni rovinose sul piano finanziario. sono stati rivenduti bene, soprattutto il polacco; mentre del brasiliano abbiamo ancora una buona percentuale di rivendita. D'altronde bisogna fare playertrading. Sono proprio esempi da non citare. Avrei messo higuain e caldara, dove però le colpe sono anche di Leonardo.
 

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Come riportato dalla GDS in edicola, oggi alle 24 scadranno i contratti di Maldini e Massara. Decisione all'ultimo respiro e braccio di ferro tra le parti, anche se c'è ottimismo per il sì. Maldini e la proprietà si sono scambiati bozze di contratto negli ultimi giorni e la grande questione è l’autonomia decisionale. Qui, più che altrove, si sta giocando la partita. Non è questione di aumentare le competenze-Maldini non vuole un ruolo di amministratore delegato a tutto tondo, non vuole occuparsi della gestione finanziaria del club - ma di avere la fiducia totale della proprietà e l’ultima parola sulle decisioni che riguardano l’area tecnica, suo ambito di competenza. Maldini, insomma, chiede che siano messe per iscritto le sue competenze e, se stiamo all’attualità estiva, che sia garantita l’autonomia decisionale sul calciomercato, ovviamente in accordo con Massara e Pioli.

Elliott sicuramente non ha gradito le esternazioni di Pioli alla GDS. Ha puntato su Maldini in un ruolo per lui inedito, gli ha messo a disposizione un ampio budget per l’estate 2021 e molto probabilmente vuole continuare con il modello che ha portato allo scudetto, anche in questa fase di passaggio di proprietà. Magari con un diverso a.d.,considerato che Ivan Gazidis ha buone possibilità di lasciare il club in autunno.Anche così si risponde alla seconda domanda. Perché si è arrivati all’ultimo giorno? L’accordo con RedBird ha sicuramente rallentato un processo ma, al contempo, ha portato in scena Cardinale, in piena sintonia con Maldini. Non è un mistero che Maldini abbia trattato direttamente con il futuro proprietario, a cui ha spiegato la sua visione di un Milan europeo, in grado di tornare a giocare la fase a eliminazione diretta della Champions, come una delle migliori squadre del continente.

Il rinnovo arriverà? Ieri, a tarda sera, nell’aria restava ottimismo.Nonostante tutto ,nonostante gli ultimi due giorni siano stati tra i più duri, ci sono buone probabilità di accordo. I legali sono al lavoro e una volontà comune c’è, c’è sempre stata. Si tratta di trovare un compromesso, con una strana problematica da fuso orario, considerato che i legali di Elliott sono negli Stati Uniti. Improbabile insomma si risolva tutto nella mattinata di oggi. NOn è improbabile che si rimandi tutti ai prossimi giorni

CorSera: All’ultimo respiro. La trattativa fra Maldini e Massara e le due proprietà del Milan, quella presente e quella futura, prosegue senza produrre, almeno per il momento, la fumata bianca. L’invio la scorsa settimana della bozza del contratto ai due manager, con l’accordo in scadenza oggi, non ha procurato passi avanti decisivi, anzi. Il direttore dell’area tecnica, dopo averlo supervisionato con il proprio legale, avrebbe rispeditoaElliott la stesura dell’intesa con una serie di correzioni e commenti, ovvero con una lista di condizioni che il fondo ritiene difficili da accettare. Il nodo attorno a cui si dibatte è rappresentato dalla maggior autonomia che la leggenda del Milan, dopo uno scudetto vinto, reclama. I colloqui sono in corso e addirittura c’è chi ipotizza che le sospirate firme possano arrivare anche nei primi di luglio. La prospettiva però lascia perplessi i due manager dal momento che lunedì ci sarà il raduno e la squadra ha perciò bisogno di una completa operatività da parte dei quadri dirigenziali. La presenza ieri pomeriggio in sede di Ivan Gazidis sembrava lasciar presagire un contatto tra le parti: in realtà l’a.d. non ha mai incontrato gli uomini mercato del Milan.

Il Giornale: nemmeno il ritorno di Ivan Gazidis da New York dove sicuramente ha avuto incontri e colloqui con Gerry Cardinale, ha prodotto l’accelerazione che tutti davano per scontata e che adesso diventa un punto interrogativo. Anzi, a dire il vero, Gazidis ha commentato via nota ufficiale il successo del nuovo contratto (l’impianto del Vismara sarà intitolato allo sponsor) senza dedicare una sola parola all’altro tema del giorno. Proprio l’ad sud-africano, raccontano, è apparso molto infastidito dalla narrazione che lo vorrebbe in singolar tenzone con Paolo Maldini per via della firma che ritarda. Chi lo conosce da sempre, specie a Londra, lo considera uomo della mediazione e non da barricate. Da qui discende il quesito fondamentale di tutta la vicenda che non trova ancora una risposta univoca e autorevole: quale richiesta presentata da Paolo Maldini sta provocando questo ritardo imbarazzante per i protagonisti stessi, per il club e per il mercato stesso? Da quello che trapela da alcune fonti il nodo sarebbe costituito dall’attuale schema operativo dell’area tecnica rossonera: per ciascuna operazione di mercato deve chiedere e ottenere autorizzazione a una sorta di comitato ristretto. Maldini vorrebbe invece avere mano libera e rispondere a fine mercato del budget concordato per evitare, ad esempio, il caso Messias arrivato all’ultima ora senza passare dal club. L’esperienza passata di Elliott, ai tempi di Leonardo, non si rivelò felice (le operazioni di Paquetà e Piatek rovinose sul piano tecnico e finanziario, ndr), di qui la scelta di istituire il controllo. Questo braccio di ferro non può durare in eterno, prima o poi bisognerà sciogliere il nodo segnalando che sul tema della governance societaria Cardinale è sulla stessa linea di Elliott.

CorSport: firma entro oggi o da domani stop a Maldini. Dall'1 luglio, domani, in caso di mancata firma Maldini e Massara non potranno più essere operativi sul mercato milanista. Quindi quella odierna è una giornata cruciale. Massara oggi sarà a Rimini come ospite per l'apertura del calciomercato

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Solo io non sono così sicuro che il cinema finirà, in un modo o nell'altro, oggi? Riesco già a vedere i titoli: "Maldini-Massara: contratti scaduti ma si tratta ad oltranza, c'è la volontà di proseguire insieme".
 
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