Maldini alla GDS: TUTTE LE DICHIARAZIONI

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Blu71

Senior Member
Registrato
27 Agosto 2012
Messaggi
46,497
Reaction score
18,885
Che dire, dopo 1h dallo Scudetto già si parlava di Leao, dopo neanche 100h sta bomba qua, ma manco un vittoria ci si può godere serenamente? Detto questo ha fatto bene Maldini a lanciare un segnale ai naviganti, così il pubblico sa (per quanto possibile), anche se va bé, nessun milanista si schiererebbe con un fondo vs Maldini a prescindere (vero? XD).

Non mi fascio la testa a prescindere, ma è giusto dire queste cose subito, così che si smuovano il prima possibile, ora la proprietà, qualunque essa sia, non può rimanere silente, in un senso o nell'altro.

Chi acquista il Milan deve rispettarne la storia. I Maldini sono la storia del Milan.
 

ventu84090

Junior Member
Registrato
5 Luglio 2018
Messaggi
1,579
Reaction score
507
Comunuque Maldini è "figlio" della vera mentalità vincente...in parte mi ha ricordato un po' le interviste di Conte dopo ogni sua vittoria...
E tenete sempre a mente le parole di Nesta..."venivo dalla Lazio, avevamo vinto lo scudetto e vivevo di rendita, al Milan vinco la Champions e comprano Stam"
 
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
4,870
Reaction score
3,144
Scaroni in una intervista ha detto che ci vogliono tre mesi prima di concludere. Io voglio sperare che non sia così, sarebbe mercato bloccato, rinnovi bloccati fino alla firma.
Francamente o questi di Redbird chiariscono il prima possibile intenzioni o già partiamo malissimo. Ci vogliono investimenti, lo sa Maldini, lo sa Massara, lo sa Pioli. Servono proprietà di ben altro spessore, parlare di progetti e programmazione senza investimenti è come dire di voler fare una pizza senza farina ne lievito. Sente puzza di bruciato, come la sentiamo molti di noi qui dentro evidentemente, perché se con Elliott abbiamo accettato tutto sommessamente trattandosi di una proprietà di transizione, diverso è il discorso qualora questa condizione diventasse cronica. Checchè se ne dica il Milan non può proseguire con campagne acquisti come gli ultimi due anni. Maldini se avesse avuto un budget non avrebbe preso Bakayoko. Gli hanno fatto saltare la trattativa per Konè per due o tre milioni forse. A tutto c'è un limite, qui nessuno chiede Haaland o Mbappè.
Sulla parte su Bakayoko è ciò che ho sempre sostenuto. Ecco perché mi infervoravo quando venivano fatte critiche a Maldini su Messias o Lazetic. Perché a prestiti gratuiti o 5 milioni di budget non sempre possono uscirti i Kalulu.
Infatti nell'intervista Maldini fa trasparire come l'impresa che è stata fatta non è ripetibile con le altre che si rinforzeranno. Si è giunti ora a un bivio, Maldini lo sa bene e lo dice da una posizione di forza (ha i risultati e il tifo milanista mondiale dalla sua), sfruttando il mancato rinnovo per cogliere la palla al balzo. Ciò che è preoccupante è il rapporto con Gazidis: in caso di rinnovo dovranno andare avanti tutti insieme e il rapporto instaurato non sembra per niente idilliaco, nonostante le belle parole spese da Ivan su Maldini a Sky.
 
Registrato
5 Luglio 2018
Messaggi
4,254
Reaction score
2,481
Voglio credere che, partendo dal presupposto che il Milan oggi non è la lavatrice di nessuno, chiunque arrivi a capitanare la nave abbia interesse a dare continuità alla gestione sportiva visti gli ottimi risultati, i tempi stretti e la fase di naturale ambientamento che richiede un acquisizione di questa portata.

Nessun pazzo spenderebbe 1 miliardo di euro per una società che 12 mesi fa ne valeva la metà mettendo alla porta gli artefici di questo miracolo... io sto calmo e aspetto fiducioso.
 

Zenos

Senior Member
Registrato
30 Agosto 2012
Messaggi
27,773
Reaction score
17,326
Voglio credere che, partendo dal presupposto che il Milan oggi non è la lavatrice di nessuno, chiunque arrivi a capitanare la nave abbia interesse a dare continuità alla gestione sportiva visti gli ottimi risultati, i tempi stretti e la fase di naturale ambientamento che richiede un acquisizione di questa portata.

Nessun pazzo spenderebbe 1 miliardo di euro per una società che 12 mesi fa ne valeva la metà mettendo alla porta gli artefici di questo miracolo... io sto calmo e aspetto fiducioso.
Hai detto bene, se entrano e vendono Maignan,Leao,Tomori e Theo rientrano in 1 mese in parte dell'investimento. Poi magari andranno alla ricerca di altri potenziali crack per iniziare a guadagnare. Il Milan di oggi è appetibile per diversi motivi.
 

ilPresidente

Well-known member
Registrato
27 Luglio 2021
Messaggi
2,289
Reaction score
1,438
Maldini ha fatto la dichiarazione che un milanista deve fare.tutto il management è dimostrato e che questo club pompiere dimensioni straordinarie.Maldini ha grandi ambizioni per il club.tutte le persone che lavorano al Milan si aspettano qualcosa di più.dal punto di vista comunicativo ha fatto benissimo a palesare la cosa e a togliere qualsiasi alibi alla proprietà.come sono i più grandi manager sanno fare, perché sicuri del loro modo di operare, rimette in discussione anche se stessa nel caso non ci fosse ambizione di crescita. Complimenti.

Elliot / RedBird potrebbero
Stizzirsi per la presa di posizione e cambiare tutto, sfruttando il fatto per giustificare piazzamenti mediocri futuri;
Intendere il senso e proseguire la crescita investendo - in modo oculato ma investendo - per permettere al Milan si crescere.

spero nessuno pensi di iscriversi a una corsa con una Ferrari e pensare di gareggiare usando gomme e motore di 2 anni prima…

il pilota é giusto se ne vada
 
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
5,679
Reaction score
836
Vuole alzare il livello, questi americani pensano che scudetto vinto=tutto rose e fiori si va avanti cosi, 0 investimenti tanto va bene.
Fa bene a porsi così, lo appoggio assolutamente, il milan non è uno strumento da sfruttare per i propri comodi ed interessi, ci sono milioni di cuori che gioiscono e soffrono per questi colori, ne hanno avuto prova, o si fanno le cose per bene d'ora in poi o maldini saluta, ci sarà l'esodo dei giocatori e quel miliardo e trecento milioni tra 3 anni avrà fatto -70%
 
Registrato
8 Febbraio 2019
Messaggi
18,209
Reaction score
10,239
Ecco l'intervista completa a Paolo Maldini.

Screen e testo

paolovv.png


Sul primo pensiero dopo lo Scudetto: a chi è andato? "A mamma e papà, spero che lassù possano essere orgogliosi di me".


Su cosa avrebbe potuto dirgli papà Cesare: "Forse nulla, solo una pacca sulla spalla o un abbraccio. Era di poche parole soprattutto con me. Nel tempo si è molto ammorbidito e ci siamo confrontati di più. D’altra parte sono di poche parole anche i miei due figli. Come lo sono stato io quando giocavo: parlare era una forzatura, cercavo di farlo il meno possibile".
Sui festeggiamenti con suo figlio Daniel: "A Reggio Emilia durante la premiazione a un certo punto ho sentito lo speaker che annunciava il 25, Florenzi. Allora ho realizzato e mi sono detto: 'Adesso tocca a Daniel, che bello'. L’ ho visto venirmi incontro con gli occhi bassi. Non mi guardava dritto. Lo sapevo, fa sempre così. Ci siamo dati un cinque un po’ sfuggevole. Il giorno dopo l’ho rivisto qui in salotto. Gli ho detto: 'Oh Dani, complimenti'. Ci siamo abbracciati. Ed è finita lì".
Maldini su che posso occupa questo Scudetto dopo i sette vinti da giocatore del Milan: "È il primo trionfo di una nuova vita. Stavolta non ho giocato con velocità e tecnica ma con la testa e i miei valori. Lo considero bellissimo. Una cosa lo accomuna agli altri titoli vinti: la passione per il Milan e il calcio".

Su questo Scudetto: più capolavoro o miracolo? "Direi un capolavoro. È la vittoria delle idee, della volontà e dello spirito di gruppo. Siamo rimasti due anni al vertice riuscendo a fare qualcosa di super contro le previsioni. E non è banale il fatto che negli ultimi 20 anni il Milan di scudetti ne avesse vinti solo due. Ecco perché ci dà tanto orgoglio".
Maldini sullo Scudetto del Milan definito sorprendente: "Direi di sì. È simile al titolo conquistato con Zaccheroni nel 1999. Ma è venuto con meno investimenti e più idee".

Sul titolo perso dall'Inter: "Sono opinioni. Dico che abbiamo fatto 86 punti. E solo una volta nella storia dei campionati a tre punti il Milan era riuscito a fare di più. E vorrei aggiungere che l’entusiasmo che abbiamo registrato nei tifosi era dovuto anche al gioco che la squadra ha espresso e al coraggio che abbiamo dimostrato. Anche nelle scelte di mercato. Questo inverno avevamo Kjær fuori per infortunio e Tomori che si è lesionato il menisco. Non c’era budget. Potevamo prendere un giocatore in prestito per tappare il buco. Invece abbiamo dato fiducia ai nostri giovani. Perché sappiamo che ci possono garantire tanto".
Maldini sul segreto di questo Milan: "Dal 2019 a oggi abbiamo preso 21 giocatori. Un mix di ragazzi esperti e molti giovani. Io e Massara abbiamo raccontato a ognuno di loro la storia di un progetto che poi si è realizzato. Dunque siamo stati credibili e questa è una parte importante del nostro successo. Naturalmente erano storie diverse. A Zlatan, per esempio, abbiamo chiesto di darci quello che in questo momento poteva portare al gruppo. Per un giovane come Kalulu il discorso è stato: 'I primi sei mesi guarda e impara. Sei nella patria della difesa, memorizza tutto. Prima o poi l’occasione arriva'".

Sulla soddisfazione più grande che sta avendo in questo lavoro: "Il rapporto personale che ho instaurato con i giocatori. La maggior parte di loro sono giovani che avevano bisogno di una guida. Molti mi considerano come un secondo padre".
Sul figlio Daniel nello spogliatoio: situazione difficile da governare? "No, perché è un bravissimo ragazzo che sa stare al suo posto. Viene apprezzato per quello che è. E poi il campo parla chiaro. Se tu non sei adatto per quel tipo di livello i tuoi compagni lo riconoscono subito. Questo per Daniel non succede. Poi è chiaro che deve crescere ma la sua autonomia di pensiero e di vita è chiara all’interno del gruppo".

Sul gol di mano dell'Udinese con Destiny Udogie, unica volta che ha alzato la voce: "Ogni tanto dire le cose come stanno serve. Io lo faccio poco perché preferisco chiedere spiegazioni ai responsabili arbitrali in separata sede. E quasi sempre c’è apertura al dialogo. Quella volta non fu così e allora decisi di parlare. Comunque in generale non ci piace lamentarci perché questo può creare degli alibi ai giocatori e rischia di innestare nel pubblico qualcosa di non positivo".
Sui momenti di frustrazione perché non ha ingaggiato un giocatore avuto tra le mani: "Certo. I ventuno calciatori che sotto la mia gestione diretta abbiamo preso a titolo definitivo hanno comportato una spesa netta tra entrate e uscite di 75 milioni. Quando ho deciso di rimanere dopo l’addio di Leonardo avevo in testa un budget più alto. Poi l’idea di fare le cose, ma di farle non per forza ma perché sei convinto deve prevalere su quella di spendere ciò che hai. Se posso far risparmiare il club lo faccio. E questo ha fatto si che la mia visione è completamente cambiata. Ho capito che ai giovani devono essere date delle opportunità. Però è necessario far sentire loro la fiducia soprattutto nei momenti difficili. Cosa che a me, da ragazzo, non è mai accaduto".

Su Mike Maignan: "Ci siamo affidati al parere di Dida, Ragno e Betti, i nostri preparatori dei portieri. Quindi parlando con lui abbiamo capito cosa aveva in testa, la sua personalità, la voglia di vincere come nessun altro".
Su Gianluigi Donnarumma: ha scritto per complimentarsi? "No, ma durante l’anno ci siamo sentiti e poi visti alla festa dei 40 anni di Ibra. Se si è pentito? Non lo so, spero comunque sia felice. Ha dato tanto al Milan".

Sui paragoni tra Sandro Tonali ed un suo compagno del grande Milan: "Dicevano potesse essere il nuovo Pirlo ma lui si sentiva come Gattuso. Direi che ha le caratteristiche di entrambi. Il primo anno ha vissuto in una situazione molto difficile. Veniva da un infortunio e ha patito la pressione di essere nel suo club preferito. Questo l’abbiamo capito tenendolo con noi. I risultati si sono visti".

Su Stefano Pioli, da 'Normal One' a speciale: "Già essere normali nel 2022 è qualcosa di speciale. Stefano lo conoscevo perché ho giocato con lui nell’Under 21 e ho sempre avuto stima dell’uomo e dell’allenatore. Dal di fuori mi è sempre piaciuto. Ciò che mi ha sorpreso è l’intensità di trasmissione delle sue idee e l’energia che ci mette a Milanello. Io gli ho detto più volte: 'Puoi cambiare tutti i sistemi di gioco che vuoi ma non perdere questa energia che per noi è vitale'. E guardate che è anche duro nelle cose che dice. Questa cosa mi piace tantissimo".
Sul confronto tra le questioni tecniche: "Con Massara ci sediamo spesso assieme a lui per cercare di migliorare qualcosa. Lo facciamo soprattutto quando le cose vanno bene perché si è più aperti al dialogo".

Su Massara uomo giusto per aprire un ciclo: "Sicuramente lui è una componente importante. Poi naturalmente ci deve essere la volontà del club di aprire un ciclo. Oggi il Milan con una visione strategica di alto livello può andare a competere il prossimo anno con le più grandi. Se invece si scegliesse una visione di mantenimento, senza investimenti, senza un’idea da Milan rimarremmo nel limbo tra le migliori sei o sette squadre in Italia per tentare di rivincere lo scudetto e qualificarci per la Champions. Per questo è il momento che la proprietà, Elliott o quella che potrebbe arrivare, chiuda il triennio e capisca che strategia vuole per il futuro. Con due o tre acquisti importanti e il consolidamento dei giocatori che abbiamo possiamo competere per qualcosa di più grande in Champions".
Sull'indicazione chiara per RedBird: "Sì, anche se io con loro non ho avuto contatti".

Sul possibile cambio di proprietà: "La cosa ci è stata detta dopo che è apparsa sulla stampa. Però qualcosa vivendo dentro la sede l’avevo percepita. Ma non è stato un problema. Alla fine quando riesci a creare un gruppo squadra speciale come il nostro queste indiscrezioni non turbano l’ambiente. A Milanello siamo andati avanti sapendo comunque che dietro avevamo una società forte sempre puntuale nei pagamenti. Certo, c’era curiosità. Qualche giocatore con il quale stavamo parlando di rinnovi ci ha detto: 'Aspettiamo perché magari ci saranno più soldi'".
Maldini sulle mosse del Milan sul mercato: "Da mesi ma in questo momento non abbiamo la disponibilità economica per pensare a questo salto di qualità. Anche perché siamo in una fase di passaggio. Vedremo ... E in più c’è anche la questione relativa al contratto mio e di Massara. Siamo in scadenza e non abbiamo rinnovato. Devo dire che per il nostro percorso e per ciò che è successo in passato anche durante il periodo di crisi con Rangnick, trovo poco rispettoso il fatto che a oggi l’amministratore delegato ed Elliott non si siano neanche seduti a parlare con noi. Dico solo a parlare. Perché loro potrebbero anche dirci “il vostro lavoro non è stato abbastanza buono per continuare”. O può essere che io dica “la vostra strategia non mi piace”. Come ho detto a suo tempo a me piace essere una sorta di garanzia per il milanista. Io non sono la persona giusta per fare un progetto che non ha un’idea vincente. Non potrei mai farlo. La realtà è che la proprietà non si è mai seduta al tavolo e questa cosa non va bene".

C0ontinua qui in basso

Chi si aspetta un cambio di rotta rispetto ad Elliot rimarrà deluso. L'obiettivo primario era quello di acquisire piccoli club in Francia e Olanda, un network di squadre in Europa. Cardinale ha sempre espresso l'idea che in Europa vi siano molte opportunità di sviluppo del Brand e di generare flussi di cassa positivi. come fatto con il Tolosa l'anno scorso. Ora il Milan, sembra qualcosa di nuovo, che cozza con quanto hanno sempre detto.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto