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Monica Colombo a calciomercato.it:"Credo che l’avventura di Fonseca al Milan sia segnata. Anche qualora i dirigenti non avessero in animo di procedere ad un avvicinamento così repentino nel corso della stagione, la prova con il Liverpool e la delegittimazione che c’è stata nelle ore immediate, fa si che Fonseca abbia perso di credibilità agli occhi dello spogliatoio. Se il giorno dopo la sconfitta, sui giornali, è un florilegio di nomi riguardanti il suo successore, io mi chiedo come lo spogliatoio che già lo ha seguito così così così, possa allinearsi al suo allenatore. Ora il derby è una prova del fuoco per tutti: se giochi alla morte, lo fai sia per il tuo orgoglio che per salvare la panchina del tuo tecnico. Se giochi molle come contro il Liverpool, significa che lo hai mollato e se lo hai mollato alla dirigenza non resta che cercare un sostituto. Sostituto? Tra tutti quelli che sono usciti finora, quello che ritengo più verosimile perché è quello che piace più ad Ibrahimovic è Igor Tudor. Allegri ha litigato con lo svedese ai tempi del Milan e Sarri si sta proponendo, ma per quello che so è Tudor il nome più credibile”.
“Furlani è l’AD e l’uomo dei conti del Milan, non è suo compito andare a Milanello. Moncada è un formidabile scout, ma in questo momento al Diavolo manca un uomo che faccia da raccordo tra squadra e società. Ibra l’altro giorno lo ha detto male, ma avendo preso delle quote di RedBird, è come se fosse un co-proprietario, anche se in piccole percentuali. Lo svedese considererà limitante questa posizione di andare a sostenere il gruppo, confessare i giocatori, parlare con l’allenatore di cosa non va. Ibra ha molti altri interessi, è come se fosse un’azienda e come se non potesse svolgere solo questo compito, che ritiene limitante. Ma al Milan manca questa figura. Marotta, ad esempio, all’Inter è il presidente, però è sempre ad Appiano Gentile e non si muove foglia che lui non sappia. E’ vale lo stesso per Galliani al Monza, che sa dell’erba del Brianteo alla formazione che scende in campo la domenica. E posso proseguire, perché anche Giuntoli è così. E’ incredibile che un club come il Milan non abbia questa figura che evidentemente gli americani ritengono superflua e che invece è fondamentale.”
"Manca Maldini? Maldini nella sua grandezza è divisivo. Se fai il suo nome ti dicono che sei una sua vedova, però lui questo lo faceva. Non dico che debba mancare lui per forza, ma una persona che sappia fare questo ruolo. Certe volte mi viene l’impressione che nella furia iconoclasta di spogliarsi di tutte quelle che erano le vestigia di quel Milan, un po’ troppo velocemente si sia fatto a meno di certe figure. Non mi riferisco solo a Maldini e Massara, ma anche a quei giocatori, che erano espressione di quel Milan. Era necessario regalare Daniel al Monza o regalare, o poco più, Kalulu? Poi mi viene in mente anche Saelemaekers, Fonseca dice subito che vuole tenerlo e dopo due settimane è sul Freccia Rossa per Roma”.
“Il derby? Il Milan parte ovviamente sfavorito, ha tutto contro, tifosi, pronostico e critica. Va tutto male, con l’Inter che arriva da una prestazione brillante. Sembra non esserci match, visti anche i sei derby persi, ma chissà… dopo la tempesta, d’altronde, arriva sempre il sole. Magari è la volta buona. L’Inter ha comunque giocato un giorno dopo in Champions con un viaggio sulle spalle e poi ricordiamo che contro il Monza la prestazione non è stata entusiasmante. Per tutto questo dico che magari è la volta buona”
“Furlani è l’AD e l’uomo dei conti del Milan, non è suo compito andare a Milanello. Moncada è un formidabile scout, ma in questo momento al Diavolo manca un uomo che faccia da raccordo tra squadra e società. Ibra l’altro giorno lo ha detto male, ma avendo preso delle quote di RedBird, è come se fosse un co-proprietario, anche se in piccole percentuali. Lo svedese considererà limitante questa posizione di andare a sostenere il gruppo, confessare i giocatori, parlare con l’allenatore di cosa non va. Ibra ha molti altri interessi, è come se fosse un’azienda e come se non potesse svolgere solo questo compito, che ritiene limitante. Ma al Milan manca questa figura. Marotta, ad esempio, all’Inter è il presidente, però è sempre ad Appiano Gentile e non si muove foglia che lui non sappia. E’ vale lo stesso per Galliani al Monza, che sa dell’erba del Brianteo alla formazione che scende in campo la domenica. E posso proseguire, perché anche Giuntoli è così. E’ incredibile che un club come il Milan non abbia questa figura che evidentemente gli americani ritengono superflua e che invece è fondamentale.”
"Manca Maldini? Maldini nella sua grandezza è divisivo. Se fai il suo nome ti dicono che sei una sua vedova, però lui questo lo faceva. Non dico che debba mancare lui per forza, ma una persona che sappia fare questo ruolo. Certe volte mi viene l’impressione che nella furia iconoclasta di spogliarsi di tutte quelle che erano le vestigia di quel Milan, un po’ troppo velocemente si sia fatto a meno di certe figure. Non mi riferisco solo a Maldini e Massara, ma anche a quei giocatori, che erano espressione di quel Milan. Era necessario regalare Daniel al Monza o regalare, o poco più, Kalulu? Poi mi viene in mente anche Saelemaekers, Fonseca dice subito che vuole tenerlo e dopo due settimane è sul Freccia Rossa per Roma”.
“Il derby? Il Milan parte ovviamente sfavorito, ha tutto contro, tifosi, pronostico e critica. Va tutto male, con l’Inter che arriva da una prestazione brillante. Sembra non esserci match, visti anche i sei derby persi, ma chissà… dopo la tempesta, d’altronde, arriva sempre il sole. Magari è la volta buona. L’Inter ha comunque giocato un giorno dopo in Champions con un viaggio sulle spalle e poi ricordiamo che contro il Monza la prestazione non è stata entusiasmante. Per tutto questo dico che magari è la volta buona”