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Vladimiro Guadagno, in arte Luxuria, racconta su Avvenire di essere stato folgorato dall'incontro con il Papa, due settimane fa
"Io non riesco a vivere senza Fede.
Ci ho provato a rinnegarla con l’unico risultato di brancolare nel buio, procedendo a tentoni nelle giornate vacue, stordita da sostanze varie, smarrita in un labirinto esistenziale
A 16 anni ho raccontato nella mia città natale al mio confessore di voler cambiare aspetto.
Mi ha risposto di respingere queste tentazioni diaboliche con la pregheria
Ci ho provato per giorni, settimane, mesi.
Mi rendevo conto però che con il passare del tempo stavo diventando una persona peggiore, malinconica, cupa, irascibile
La mia anima femminile era dentro un corpo diventato un fardello insopportabile.
Perché Dio mi aveva creata così?
Ero una scheggia impazzita, sbagliata e non prevista nel creato divino?
La religione cattolica non mi contemplava e io ricambiavo il favore
Ho conosciuto alcuni sacerdoti, tra cui don Andrea Gallo, che hanno provato a convincermi a non abbandonare il mondo della Chiesa.
Ci ho pensato, fino a quando don Andrea Conocchia, prete di Torvajanica, mi fa una sorpresa.
Mi dice al telefono:
“Vuoi conoscere Papa Francesco?”.
E così mercoledì 13 dicembre con l’icona della Madonna di Montevergine tra le mani ho stretto la mano a quel Papa che ci ha definite “figlie di Dio”, ringraziandolo
Nella comunità Lgbtq+ c’è ancora tanta diffidenza giustificata verso il Vaticano.
Eppure il diritto alla Fede non è incompatibile con l’orientamento sessuale o l’identità di genere"
"Io non riesco a vivere senza Fede.
Ci ho provato a rinnegarla con l’unico risultato di brancolare nel buio, procedendo a tentoni nelle giornate vacue, stordita da sostanze varie, smarrita in un labirinto esistenziale
A 16 anni ho raccontato nella mia città natale al mio confessore di voler cambiare aspetto.
Mi ha risposto di respingere queste tentazioni diaboliche con la pregheria
Ci ho provato per giorni, settimane, mesi.
Mi rendevo conto però che con il passare del tempo stavo diventando una persona peggiore, malinconica, cupa, irascibile
La mia anima femminile era dentro un corpo diventato un fardello insopportabile.
Perché Dio mi aveva creata così?
Ero una scheggia impazzita, sbagliata e non prevista nel creato divino?
La religione cattolica non mi contemplava e io ricambiavo il favore
Ho conosciuto alcuni sacerdoti, tra cui don Andrea Gallo, che hanno provato a convincermi a non abbandonare il mondo della Chiesa.
Ci ho pensato, fino a quando don Andrea Conocchia, prete di Torvajanica, mi fa una sorpresa.
Mi dice al telefono:
“Vuoi conoscere Papa Francesco?”.
E così mercoledì 13 dicembre con l’icona della Madonna di Montevergine tra le mani ho stretto la mano a quel Papa che ci ha definite “figlie di Dio”, ringraziandolo
Nella comunità Lgbtq+ c’è ancora tanta diffidenza giustificata verso il Vaticano.
Eppure il diritto alla Fede non è incompatibile con l’orientamento sessuale o l’identità di genere"