Beh, il 99% faceva riferimento al post del nostro amico che diceva che solo Regan, Schwarzenegger e Eastwood (su questo ho dubbi) hanno apertamente sposato idee non di sinstra.
Che abbiano la visione del mondo corretta.. nessuno ha la verità, ma tendenzialmente, chi legge molto: libri, giornali, riviste, partecipa a conferenze... tende ad avere una visione delle cose più completa e allargata di chi frequenta blog, il bar sotto casa, la macchina del caffè. Che poi ne sappia trarre le giuste conseguenze non è affatto detto, ma studiare, informarsi.. in generale permette di avere un panorama più ampio del proprio contesto personale su cui esprimere opinioni.
Riguardo al manifestare il proprio pensiero devi comprendere questo: Per chi ha una visione "buonista" della questione, quanto accade ai disgraziati delle ONG, quanto accade ai cittadini anche italiani, discriminati in quanto di colore, è una ferita costante della propria anima.
Io stesso mi sono alzato per mesi con un enorme peso allo stomaco, ho perso il sonno, mia moglie mi chiedeva perchè fossi sempre intristito... il motivo è che vivere in una società che non condanna queste cose, anzi sempre più spesso le appoggia, genera un'amarezza tale da rendere la vita quotidiana, se non invivibile (ci sono problem seri più grandi) quantomeno amara.
Capisco che in questa situazione, non appena uno ha un palcoscenico dal quale esprimersi, senta il dovere di dare, per quanto piccolo, il proprio contributo.
Io avrei fatto lo stesso.
Io sono convinto che, ad esempio, un forum come questo, dove stiamo disquisendo, non ha niente da invidiare ad un "salotto buono" di intellettuali.
Attenzione che fare l'intellettuale di professione significa spesse volte operare in una condizione di pressoché totale distaccamento dalla realtà, in quanto non vivi sulla tua pelle i problemi quotidiani. A volte per fare l'intellettuale basta dotarsi di dialettica, retorica e documentarsi appropriatamente. Se hai un po' di spirito critico riesci a produrre qualcosa. Con questo non voglio squalificare gli intellettuali, ma leggo in molti di noi utenti considerazioni che sono degne di nota, e sinceramente trovo molte volte certi post altamente istruttivi. Ovviamente poi esistono i grandi intellettuali, certo.
Detto questo, il problema della discriminazione io lo vedo molto amplificato e strumentalizzato, per ovvii motivi. E scusami se te lo rimarco, un po' è colpa vostra, di voi "buonisti" (e te lo dico in senso "buono", scusa il gioco di parole), che ne fate una questione di sopravvivenza della civiltà.
Mi devi dire, onestamente, se nel tuo quotidiano noti giornalmente episodi che coinvolgono le questioni che citi. Io vivo da ormai parecchi anni in questo ambiente, la mia città, ogni tanto vado anche all'estero, e non ho mai avvertito niente del genere. Poi episodi isolati possono avvenire, ma sono isolati per l'appunto, e rientrano nella marginalità. Se alcune persone sono deviate mentalmente e compiono atti fuori dal buon senso, ciò non significa necessariamente che la società in cui vivono sia affetta dai loro mali.
Voglio raccontarti un episodio. Anni fa, vicino la cittadina dove vivo, fu compiuto un pluriomicidio. Un tizio, palesemente fuori di testa, mi sembra sparò a due ragazzi di colore. Cosa assolutamente casuale e fuori da qualsiasi motivazione apparente. Semplicemente un gesto di un pazzo che sparò ai primi due che trovò sul suo percorso. Ammesso dall'omicida stesso.
Apriti cielo. Nemmeno avessero sganciato la bomba atomica. Ovviamente, almeno da parte mia e di tutti, dispiacere per i due ragazzi, come per qualsiasi altra persona.
Partì una mobilitazione di massa mai vista. E di qui, e di là, gente esagitata e in preda al panico, dagli pure paventando episodi di intolleranza, e siamo a minaccia, una cosa pazzesca. Gente, ragazzi soprattutto, per giorni e notti in mezzo alle piazze, inginocchiati e assolutamente immobili con candele accese, in stato catatonico e senza mangiare o dormire.
Ma per favore, suvvia. Io sinceramente quando vedo queste cose vengo sempre assalito da grandi dubbi sul nostro equilibrio mentale.
Il problema ONG e migranti in generale deve essere risolto anche sbattendo i pugni sul tavolo e chiudendo i porti per portare l'UE a prendere in considerazione risoluzioni ad alto livello. Milioni di africani, in proiezione, non possono essere imbarcati e spediti qui da noi. Devono avere la possibilità di vivere bene a casa loro.
Vivere in nazioni che oggi sono disastrate e dove purtroppo il grande Macron stampa moneta e ne controlla l'economia.
Spero di non dovere aggiungere altro, amico. Guardiamo sempre troppo nel nostro giardinetto, mentre nel viale davanti casa ne succedono di tutti i colori. E quando questa visione limitata diventa ripetitiva, ossessionante e, permettimi, stucchevole, diventa inevitabile cominciare a criticarla.