- Registrato
- 21 Febbraio 2019
- Messaggi
- 37,429
- Reaction score
- 12,182
Roberto Francese,sindaco di Robbio in provincia di Pavia,denuncia di non poter ultimare quanto fatto di sua iniziativa personale con i test seriologici per il divieto della regione lombarda
La regione ha finalmente aperto ai laboratori privati con due mesi di ritardo,mentre prima Gallera chiedeva addirittura allo stato di bloccare tutto ciò che non fosse pubblico negli esami per coronavirus,tuttavia c'è solo un'azienda al momento accreditata: Diasorin.
Dunque i test,pur validati CE e utilizzati da altri per esempio in Emilia-Romagna,non vengono riconosciuti.
Il problema non è solo burocratico,ma di vite salvate dato che nel comune sono emersi 400 cittadini con valori altissimi di articorpi IgG tali da far credere abbiano superato il coronavirus senza star male.
Queste persone sarebbero disposte a donare il proprio plasma all'ospedale di Pavia dove stanno lavorando in tal senso,ma la regione appunto non lo permette.
Il sindaco ha scritto all'assessore Gallera intimando di fare in fretta,perchè gli anticorpi presenti potrebbero calare e non essere più utili per i malati.
Inoltre,cosa ancora più grave,ha provato a contattare l'azienda per acquistare dei test per confermare il risultato dei suoi e gli è stato risposto di no.
"Ho chiamato personalmente la Diasorin, la società che produce i test accreditati dalla Regione,ma dicono che non me li vendono, sebbene mi sia offerto di pagarli di tasca mia per avere la conferma dei nostri test.
La ragione non la conosco.
Vogliono uccidere vite umane per un principio
Ora la Regione dice che farà eseguire i test ai privati, mi fa piacere.
Sono stati persi due mesi per fare esattamente quello che noi abbiamo fatto due mesi fa, spero che almeno chieda scusa”.
Agi
La regione ha finalmente aperto ai laboratori privati con due mesi di ritardo,mentre prima Gallera chiedeva addirittura allo stato di bloccare tutto ciò che non fosse pubblico negli esami per coronavirus,tuttavia c'è solo un'azienda al momento accreditata: Diasorin.
Dunque i test,pur validati CE e utilizzati da altri per esempio in Emilia-Romagna,non vengono riconosciuti.
Il problema non è solo burocratico,ma di vite salvate dato che nel comune sono emersi 400 cittadini con valori altissimi di articorpi IgG tali da far credere abbiano superato il coronavirus senza star male.
Queste persone sarebbero disposte a donare il proprio plasma all'ospedale di Pavia dove stanno lavorando in tal senso,ma la regione appunto non lo permette.
Il sindaco ha scritto all'assessore Gallera intimando di fare in fretta,perchè gli anticorpi presenti potrebbero calare e non essere più utili per i malati.
Inoltre,cosa ancora più grave,ha provato a contattare l'azienda per acquistare dei test per confermare il risultato dei suoi e gli è stato risposto di no.
"Ho chiamato personalmente la Diasorin, la società che produce i test accreditati dalla Regione,ma dicono che non me li vendono, sebbene mi sia offerto di pagarli di tasca mia per avere la conferma dei nostri test.
La ragione non la conosco.
Vogliono uccidere vite umane per un principio
Ora la Regione dice che farà eseguire i test ai privati, mi fa piacere.
Sono stati persi due mesi per fare esattamente quello che noi abbiamo fatto due mesi fa, spero che almeno chieda scusa”.
Agi