Nel computo del prezzo, è corretto inserire l'accollo della posizione della Rossoneri Champion, che ha avuto causa proprio nel pagamento del prezzo. Il debito del club, riveniente da prestiti contratti per la gestione corrente ed il mercato, non è in linea capitale, è facilmente rifinanziabile, senza necessità di anticipata soluzione, ed è assorbito nel conto economico: non è appropriato aggiungere questo importo al prezzo delle quote, ma considerarlo quale elemento di incremento del valore del patrimonio. Lo stesso dicasi per gli aumenti di capitale, finanziamenti normalmente irripetibili, diluiti a fondo perduto nel capitale, ed assorbiti nel conto economico: anche essi non vanno distaccati dal patrimonio, ma valutati come elemento di incremento di esso. Una offerta, dunque, che, accanto al finanziamento di 180 milioni, oltre interessi, che il nuovo azionista si accolla per l'intero, prevedesse una quota per l'azionista uscente, è una composizione riuscita che quest'ultimo potrebbe valutare. Diversamente, il contegno è sicuramente speculativo sulle presunte difficoltà dell'azionista, che potrebbero essere peraltro neutralizzate dal rimborso del bond del club per 32 milioni di euro, che l'azionista sarebbe pronto, a quanto pare, a versare nei prossimi giorni. Su queste basi, sarebbe difficile intavolare negoziati proficui.