però son le stesse cose che si dicevano a febbraio.. chiedo a te perchè con te si può parlare, come fai a dire che se chiudi i ristoranti alle 22 torni al medioevo? su quali basi?
In realtà era un concetto un pò più complicato : il mondo di cui godiamo oggi , il progresso di cui godiamo oggi sono figli di un percorso economico ben preciso che ha migliorato il tenore di vita di tutti.
I ritmi forsennati che a volte ci tolgono il respiro in realtà hanno permesso una fruibilità di certi beni per tutti o quasi per tutti.
Prendo come esempio banale il volo in aereo : fino gli anni 90 era roba per pochi e per ricchi viaggiare in aereo ma la concorrenza e il servizio che poggia sulla 'quantità' ha fatto si che un lusso divenisse una possibilità di tutti.
Forse siamo un pò tutti fagocitati da questo mondo e da questa economia, non lo nego, ma è la vita che ci siamo costruiti con il nostro operato.
E' abbastanza chiaro però, o per lo meno dovrebbe esserlo , che questa economia non può fermarsi.
Se ci fermiamo per un lasso di tempo che va oltre al lecito finiamo in tanti col culetto per aria e quelle che oggi sono delle vittorie le perderemmo.
Si rischia un default terribile con le future generazioni che ne sarebbero coinvolte e la distruzione della classe media attuale.
E al cospetto di questa crisi non c'è classe che tenga : riguarda l'imprenditore e poi coinvolge il privato e lo statale.
Io ho dei titoli in banca e nel corso del primo lockdown, credimi, mi sono delle volte rifiutato a scoprire quello che la borsa diceva perchè era una situazione disastrosa.
Per fortuna tutto è migliorato dopo che l'europa ci ha concesso quello che come stato chiedevamo e i titoli hanno recuperato abbastanza bene assorbendo quel lasso di tempo della prima fase.
Quando dico che idealmente si tornerebbe al somaro sulla mulattiera lo faccio ovviamente in modo provocatorio però attenzione perchè le nostre aziende, le nostre attività rischiano di passare tutte in mano cinese con tutto ciò che ne può conseguire.
Per questi e altri motivi dico che tifare oggi per la chiusura è da pazzi e chi sottovaluta la portata della crisi economica non ha ben capito cosa stiamo vivendo.