Leonardo:"Milan - Lazio da sospendere per cori razzisti".

Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
60,504
Reaction score
26,330
Leonardo, intervistato dalla GDS in edicola oggi, 26 aprile 2019, attacca l'arbitro:"Da dove partiamo? Da due premesse. Prima: non parlo perché abbiamo perso. La Lazio ha vinto sul campo e ha meritato la finale. Seconda: dopo la vicenda della maglia di Acerbi, noi siamo intervenuti per risolvere il caso, ma abbiamo evitato qualsiasi dichiarazione pubblica per favorire un avvicinamento il più sereno possibile alla partita di Coppa Italia. La maglia esposta da Kessie e Bakayoko?Un grave errore, che abbiamo riconosciuto subito. Ma è il solo episodio venuto alla luce di una partita in cui c’è stato molto altro: insulti, provocazioni e rissa finale... Noi non abbiamo denunciato nulla. Abbiamo punito i nostri giocatori, li abbiamo condannati pubblicamente e ci siamo impegnati per ricucire. Gattuso spiegava in conferenza che Bakayoko e Kessie si erano scusati perché la società si era già mossa. Acerbi aveva lanciato segnali di pace, Bakayoko li ha raccolti. Abbiamo fatto in modo che i due si parlassero. Multa patteggiata? Ma prima ancora che si pronunciasse il Giudice Sportivo, con grande tempestività e grande indignazione, Giorgetti. sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e Gravina, Presidente della Federcalcio, hanno commentato in modo duro il comportamento dei nostri giocatori e chiesto pubblicamente dei provvedimenti. Prima ancora che si pronunciassero gli organi competenti... Curioso, per non dire grave. No? Ma dopo gli insulti razzisti a Kessie e Bakayoko di mercoledì non ho visto la stessa reattività e la stessa intransigenza. Giorgetti e Gravina,dove sono finiti? Il vice Presi*dente del Consiglio, Salvini,che se l’è cavata anche lui con un commento molto generico, ha usato la parola “vergogna”solo per il gioco del Milan. E invece bisogna spendere la vergogna per episodi molto più gravi. Era nell'aria? Ovviamente, dato il precedente della partita di campionato. Infatti, in modo informale, alla vigilia abbiamo contattato tutte le componenti, per condividere l’allerta: Federcalcio, Lega, vertici arbitrali, responsabili dell’ordine pubblico... E abbiamo ripetuto appelli alla responsabilità ai giocatori. Sono stati zitti loro, siamo stati zitti noi. Non bastasse, la mattina della partita c’è stata quella manifestazione in piazzale Loreto. Ci doveva essere la massima attenzione per stroncare sul nascere ogni forma di provocazione. Insulti razzisti in campo? Assurdo. C’erano almeno mille motivi per interrompere quella partita. Con le nuove norme, non doveva neppure attendere il secondo o il terzo coro, gli bastava il primo per richiamare la squadre al centro del campo, far diffondere gli annunci e poi, in caso di altri cori, sospendere definitivamente la partita. Invece nulla. Ma i cori razzisti e gli ululati li hanno sentiti tutti. Se sono stati trasmessi due annunci dagli altoparlanti, significa che insulti e cori erano ben udibili da tutti. Eppure Mazzoleni ha tirato dritto, come se fosse stato l’unico a non sentire. Abbiamo provato a fare pressioni? Il nostro team manager ha segnalato i cori al quarto uomo. Ma fare pressioni serve fino a un certo punto. Il regolamento riconosce la discrezionalità d’intervento all’arbitro. E’ lui che deve decidere. a noi tutti avevano garantito che sarebbero intervenuti in caso di cori razzisti.Non era una situazione a sorpresa. Mazzoleni aveva già vissuto l’Inter Napoli di Koulibaly. Eravamo tranquilli. Non eravamo noi a doverci muovere per chiedere la sospensione, anche perché non volevamo che sembrasse un alibi per il risultato. Doveva decidere Mazzoleni. Penso però che gli arbitri dovrebbero essere tutelati e aiutati di più dalle istituzioni per non essere lasciati soli in momenti del genere. Bakayoko e tutti gli altri ragazzi sono stati encomiabili. Li ho ringraziati perché hanno fatto di tutto per favorire in campo un clima sereno. Anche i giocatori della Lazio. Non dovevano muoversi loro. L’arbitro aveva mille ragioni per sospendere quella partita. Doveva farlo. Fermarsi per i cori razzisti, come disse Ancelotti? Noi abbiamo diffuso un comunicato e chiederemo provvedimenti. Le norme per intervenire e combattere il razzismo da stadio ci sono. Basta applicarle. Alla prossima saremo più energici. Intanto chiediamo rispetto. Il Milan è 120 anni di storia e di valori. Non possiamo subire ciò che abbiamo subito mercoledì sera. Accettiamo la sconfitta, rifiutiamo gli alibi. Ma pretendiamo rispetto e giustizia".

Giusto farsi sentire.
Bravo leo.
Non per cercare scuse ma per ottenere il rispetto.
 

Victorss

Senior Member
Registrato
28 Marzo 2015
Messaggi
5,732
Reaction score
581
Il fondo è scavato dal tifoso medio caro Admin.
Il tifoso medio che non sa distinguere gli alibi dal sostenere cause di tipo CIVILE che ci distinguono ancora dalle scimmie urlatrici.

Perchè poi si tratta del solito loop di negatività che ormai molti tifosi fomentano; se la società parla è per pararsi il deretano di fronte a figure di melma sportive (oggettive e sotto gli occhi di tutti), se non lo fa è una società debole che si fa calpestare da tutti, che non conta nulla.

Forse di fronte ad alcune tematiche (senza estremizzarle al perbenismo o al radical chic) bisognerebbe riflettere un po' di più.
Non è questione di sostegno alla tolleranza a tutti costi o all'accoglienza fuori controllo. Qui si tratta di ottenere uniformità di giudizio di fronte alla solita ondata di incoerenza e ignoranza di chi governa il calcio e non solo.
Questo è un valore che in tutti gli aspetti VA PRETESO. Altrimenti non saremo solo una squadretta in campo, ma anche fuori.

90 minuti di applausi. Niente da aggiungere.
 

7AlePato7

Senior Member
Registrato
3 Settembre 2012
Messaggi
24,412
Reaction score
12,120
Leonardo, intervistato dalla GDS in edicola oggi, 26 aprile 2019, attacca l'arbitro:"Da dove partiamo? Da due premesse. Prima: non parlo perché abbiamo perso. La Lazio ha vinto sul campo e ha meritato la finale. Seconda: dopo la vicenda della maglia di Acerbi, noi siamo intervenuti per risolvere il caso, ma abbiamo evitato qualsiasi dichiarazione pubblica per favorire un avvicinamento il più sereno possibile alla partita di Coppa Italia. La maglia esposta da Kessie e Bakayoko?Un grave errore, che abbiamo riconosciuto subito. Ma è il solo episodio venuto alla luce di una partita in cui c’è stato molto altro: insulti, provocazioni e rissa finale... Noi non abbiamo denunciato nulla. Abbiamo punito i nostri giocatori, li abbiamo condannati pubblicamente e ci siamo impegnati per ricucire. Gattuso spiegava in conferenza che Bakayoko e Kessie si erano scusati perché la società si era già mossa. Acerbi aveva lanciato segnali di pace, Bakayoko li ha raccolti. Abbiamo fatto in modo che i due si parlassero. Multa patteggiata? Ma prima ancora che si pronunciasse il Giudice Sportivo, con grande tempestività e grande indignazione, Giorgetti. sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e Gravina, Presidente della Federcalcio, hanno commentato in modo duro il comportamento dei nostri giocatori e chiesto pubblicamente dei provvedimenti. Prima ancora che si pronunciassero gli organi competenti... Curioso, per non dire grave. No? Ma dopo gli insulti razzisti a Kessie e Bakayoko di mercoledì non ho visto la stessa reattività e la stessa intransigenza. Giorgetti e Gravina,dove sono finiti? Il vice Presi*dente del Consiglio, Salvini,che se l’è cavata anche lui con un commento molto generico, ha usato la parola “vergogna”solo per il gioco del Milan. E invece bisogna spendere la vergogna per episodi molto più gravi. Era nell'aria? Ovviamente, dato il precedente della partita di campionato. Infatti, in modo informale, alla vigilia abbiamo contattato tutte le componenti, per condividere l’allerta: Federcalcio, Lega, vertici arbitrali, responsabili dell’ordine pubblico... E abbiamo ripetuto appelli alla responsabilità ai giocatori. Sono stati zitti loro, siamo stati zitti noi. Non bastasse, la mattina della partita c’è stata quella manifestazione in piazzale Loreto. Ci doveva essere la massima attenzione per stroncare sul nascere ogni forma di provocazione. Insulti razzisti in campo? Assurdo. C’erano almeno mille motivi per interrompere quella partita. Con le nuove norme, non doveva neppure attendere il secondo o il terzo coro, gli bastava il primo per richiamare la squadre al centro del campo, far diffondere gli annunci e poi, in caso di altri cori, sospendere definitivamente la partita. Invece nulla. Ma i cori razzisti e gli ululati li hanno sentiti tutti. Se sono stati trasmessi due annunci dagli altoparlanti, significa che insulti e cori erano ben udibili da tutti. Eppure Mazzoleni ha tirato dritto, come se fosse stato l’unico a non sentire. Abbiamo provato a fare pressioni? Il nostro team manager ha segnalato i cori al quarto uomo. Ma fare pressioni serve fino a un certo punto. Il regolamento riconosce la discrezionalità d’intervento all’arbitro. E’ lui che deve decidere. a noi tutti avevano garantito che sarebbero intervenuti in caso di cori razzisti.Non era una situazione a sorpresa. Mazzoleni aveva già vissuto l’Inter Napoli di Koulibaly. Eravamo tranquilli. Non eravamo noi a doverci muovere per chiedere la sospensione, anche perché non volevamo che sembrasse un alibi per il risultato. Doveva decidere Mazzoleni. Penso però che gli arbitri dovrebbero essere tutelati e aiutati di più dalle istituzioni per non essere lasciati soli in momenti del genere. Bakayoko e tutti gli altri ragazzi sono stati encomiabili. Li ho ringraziati perché hanno fatto di tutto per favorire in campo un clima sereno. Anche i giocatori della Lazio. Non dovevano muoversi loro. L’arbitro aveva mille ragioni per sospendere quella partita. Doveva farlo. Fermarsi per i cori razzisti, come disse Ancelotti? Noi abbiamo diffuso un comunicato e chiederemo provvedimenti. Le norme per intervenire e combattere il razzismo da stadio ci sono. Basta applicarle. Alla prossima saremo più energici. Intanto chiediamo rispetto. Il Milan è 120 anni di storia e di valori. Non possiamo subire ciò che abbiamo subito mercoledì sera. Accettiamo la sconfitta, rifiutiamo gli alibi. Ma pretendiamo rispetto e giustizia".
Leonardo e società sentono, come noi, puzza di bruciato e accerchiamento non solo dalla stampa, che in linea di massima non è mai stata molto benevola col Mila, ma soprattutto dagli organi federali che si sono spesi, in modo reiterato, a rimarcare una goliardata da parte di due tesserati dell’A.C. Milan. La stessa tempestività e solerzia invece non si è presentata per stigmatizzare i beceri cori rivolti dalla solita curva di dementi biancocelesti. In questo clima viene difficile pensare che non vi sia un disegno proveniente dai piani alti per indirizzare i risultati sportivi. Io percepisco con ancora più evidenza rispetto al pre-calciopoli che vi sia qualcuno per il quale il Milan è una squadra scomoda.
 
Registrato
18 Settembre 2017
Messaggi
15,103
Reaction score
6,312
Leonardo, intervistato dalla GDS in edicola oggi, 26 aprile 2019, attacca l'arbitro:"Da dove partiamo? Da due premesse. Prima: non parlo perché abbiamo perso. La Lazio ha vinto sul campo e ha meritato la finale. Seconda: dopo la vicenda della maglia di Acerbi, noi siamo intervenuti per risolvere il caso, ma abbiamo evitato qualsiasi dichiarazione pubblica per favorire un avvicinamento il più sereno possibile alla partita di Coppa Italia. La maglia esposta da Kessie e Bakayoko?Un grave errore, che abbiamo riconosciuto subito. Ma è il solo episodio venuto alla luce di una partita in cui c’è stato molto altro: insulti, provocazioni e rissa finale... Noi non abbiamo denunciato nulla. Abbiamo punito i nostri giocatori, li abbiamo condannati pubblicamente e ci siamo impegnati per ricucire. Gattuso spiegava in conferenza che Bakayoko e Kessie si erano scusati perché la società si era già mossa. Acerbi aveva lanciato segnali di pace, Bakayoko li ha raccolti. Abbiamo fatto in modo che i due si parlassero. Multa patteggiata? Ma prima ancora che si pronunciasse il Giudice Sportivo, con grande tempestività e grande indignazione, Giorgetti. sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e Gravina, Presidente della Federcalcio, hanno commentato in modo duro il comportamento dei nostri giocatori e chiesto pubblicamente dei provvedimenti. Prima ancora che si pronunciassero gli organi competenti... Curioso, per non dire grave. No? Ma dopo gli insulti razzisti a Kessie e Bakayoko di mercoledì non ho visto la stessa reattività e la stessa intransigenza. Giorgetti e Gravina,dove sono finiti? Il vice Presi*dente del Consiglio, Salvini,che se l’è cavata anche lui con un commento molto generico, ha usato la parola “vergogna”solo per il gioco del Milan. E invece bisogna spendere la vergogna per episodi molto più gravi. Era nell'aria? Ovviamente, dato il precedente della partita di campionato. Infatti, in modo informale, alla vigilia abbiamo contattato tutte le componenti, per condividere l’allerta: Federcalcio, Lega, vertici arbitrali, responsabili dell’ordine pubblico... E abbiamo ripetuto appelli alla responsabilità ai giocatori. Sono stati zitti loro, siamo stati zitti noi. Non bastasse, la mattina della partita c’è stata quella manifestazione in piazzale Loreto. Ci doveva essere la massima attenzione per stroncare sul nascere ogni forma di provocazione. Insulti razzisti in campo? Assurdo. C’erano almeno mille motivi per interrompere quella partita. Con le nuove norme, non doveva neppure attendere il secondo o il terzo coro, gli bastava il primo per richiamare la squadre al centro del campo, far diffondere gli annunci e poi, in caso di altri cori, sospendere definitivamente la partita. Invece nulla. Ma i cori razzisti e gli ululati li hanno sentiti tutti. Se sono stati trasmessi due annunci dagli altoparlanti, significa che insulti e cori erano ben udibili da tutti. Eppure Mazzoleni ha tirato dritto, come se fosse stato l’unico a non sentire. Abbiamo provato a fare pressioni? Il nostro team manager ha segnalato i cori al quarto uomo. Ma fare pressioni serve fino a un certo punto. Il regolamento riconosce la discrezionalità d’intervento all’arbitro. E’ lui che deve decidere. a noi tutti avevano garantito che sarebbero intervenuti in caso di cori razzisti.Non era una situazione a sorpresa. Mazzoleni aveva già vissuto l’Inter Napoli di Koulibaly. Eravamo tranquilli. Non eravamo noi a doverci muovere per chiedere la sospensione, anche perché non volevamo che sembrasse un alibi per il risultato. Doveva decidere Mazzoleni. Penso però che gli arbitri dovrebbero essere tutelati e aiutati di più dalle istituzioni per non essere lasciati soli in momenti del genere. Bakayoko e tutti gli altri ragazzi sono stati encomiabili. Li ho ringraziati perché hanno fatto di tutto per favorire in campo un clima sereno. Anche i giocatori della Lazio. Non dovevano muoversi loro. L’arbitro aveva mille ragioni per sospendere quella partita. Doveva farlo. Fermarsi per i cori razzisti, come disse Ancelotti? Noi abbiamo diffuso un comunicato e chiederemo provvedimenti. Le norme per intervenire e combattere il razzismo da stadio ci sono. Basta applicarle. Alla prossima saremo più energici. Intanto chiediamo rispetto. Il Milan è 120 anni di storia e di valori. Non possiamo subire ciò che abbiamo subito mercoledì sera. Accettiamo la sconfitta, rifiutiamo gli alibi. Ma pretendiamo rispetto e giustizia".
Caro Leonardo se avessimo vinto avresti detto la stessa cosa,avresti detto "partita da sospendere?” ti sei italianizzato velocemente.

Non sarebbe il caso di parlare di calcio e spiegare come mai siamo una squadra di ballerine classiche invece che una squadra di calcio
 

Victorss

Senior Member
Registrato
28 Marzo 2015
Messaggi
5,732
Reaction score
581
Caro Leonardo se avessimo vinto avresti detto la stessa cosa,avresti detto "partita da sospendere?” ti sei italianizzato velocemente.

Non sarebbe il caso di parlare di calcio e spiegare come mai siamo una squadra di ballerine classiche invece che una squadra di calcio

Quello che dici non ha senso, lo schifo in campo non c'entra assolutamente nulla con lo schifo che c è stato sugli spalti Mercoledì. Per parlare dello schifo sul campo non era né la sede ne il momento appropriato.
Se ha parlato di "partita da sospendere" è perché è quello che c è scritto sul regolamento, punto.
Ma tanto qualsiasi cosa facciano in questo momento se non arrivano i risultati ce l' avrete con tutti indistintamente qualsiasi cosa dicano..ho visto messaggi in cui si da dell' inutile a PAOLO MALDINI. Ho visto messaggi dove Gattuso viene appellato con aggettivi quali "cane", "maiale", "sabotatore", "schifoso" e se vuoi posso continuare.
Se i risultati non arrivano sarà sempre così, c è una parte di tifosi inferociti e poco lucidi per la quale le parole di mister, giocatori, dirigenti non andranno mai bene.
 
Registrato
18 Settembre 2017
Messaggi
15,103
Reaction score
6,312
Quello che dici non ha senso, lo schifo in campo non c'entra assolutamente nulla con lo schifo che c è stato sugli spalti Mercoledì. Per parlare dello schifo sul campo non era né la sede ne il momento appropriato.
Se ha parlato di "partita da sospendere" è perché è quello che c è scritto sul regolamento, punto.
Ma tanto qualsiasi cosa facciano in questo momento se non arrivano i risultati ce l' avrete con tutti indistintamente qualsiasi cosa dicano..ho visto messaggi in cui si da dell' inutile a PAOLO MALDINI. Ho visto messaggi dove Gattuso viene appellato con aggettivi quali "cane", "maiale", "sabotatore", "schifoso" e se vuoi posso continuare.
Se i risultati non arrivano sarà sempre così, c è una parte di tifosi inferociti e poco lucidi per la quale le parole di mister, giocatori, dirigenti non andranno mai bene.

Non mi sono mai permesso di offendere Gattuso o chiunque altro, ma ti faccio solo una domanda, se avessimo vinto avrebbero detto" partita da sospendere"? Oppure delle cose successe non si sarebbe parlato?

Se la partita la vincevano stai tranquillo che saremmo stati tutti silenziosi e contenti
 

Toby rosso nero

Moderatore
Membro dello Staff
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
41,350
Reaction score
22,126
Tra l'altro, come ampiamente prevedibile, la si sta buttando in politica (Anche QUI http://www.milanworld.net/bakayoko-turbato-riflette-sul-proprio-futuro-vt75681.html#post1816763 ) con attacchi a Salvini, Lega, co. Ognuno la pensi come vuole, ma un club di calcio non dovrebbe entrare minimamente in questi discorsi. Poi, se c'è sempre il solito losco personaggio dietro tutto questo, alzo le mani.

Siamo condannati per l'eternità ad essere un club "politico".
 

Victorss

Senior Member
Registrato
28 Marzo 2015
Messaggi
5,732
Reaction score
581
Non mi sono mai permesso di offendere Gattuso o chiunque altro, ma ti faccio solo una domanda, se avessimo vinto avrebbero detto" partita da sospendere"? Oppure delle cose successe non si sarebbe parlato?

Se la partita la vincevano stai tranquillo che saremmo stati tutti silenziosi e contenti

Secondo me se ne sarebbe parlato comunque dato il casino che è stato creato per la maglietta di Acerbi.
 
Registrato
5 Ottobre 2016
Messaggi
12,684
Reaction score
2,908
Dichiarazioni del genere non ci fanno bene, non ci fanno crescere.
Piuttosto, se proprio vogliamo trovare una giustificazione, si addossi la responsabilità alla capra in panchina e si cacci il prima possibile.
 

Moffus98

Member
Registrato
26 Maggio 2017
Messaggi
4,116
Reaction score
34
Leonardo, intervistato dalla GDS in edicola oggi, 26 aprile 2019, attacca l'arbitro:"Da dove partiamo? Da due premesse. Prima: non parlo perché abbiamo perso. La Lazio ha vinto sul campo e ha meritato la finale. Seconda: dopo la vicenda della maglia di Acerbi, noi siamo intervenuti per risolvere il caso, ma abbiamo evitato qualsiasi dichiarazione pubblica per favorire un avvicinamento il più sereno possibile alla partita di Coppa Italia. La maglia esposta da Kessie e Bakayoko?Un grave errore, che abbiamo riconosciuto subito. Ma è il solo episodio venuto alla luce di una partita in cui c’è stato molto altro: insulti, provocazioni e rissa finale... Noi non abbiamo denunciato nulla. Abbiamo punito i nostri giocatori, li abbiamo condannati pubblicamente e ci siamo impegnati per ricucire. Gattuso spiegava in conferenza che Bakayoko e Kessie si erano scusati perché la società si era già mossa. Acerbi aveva lanciato segnali di pace, Bakayoko li ha raccolti. Abbiamo fatto in modo che i due si parlassero. Multa patteggiata? Ma prima ancora che si pronunciasse il Giudice Sportivo, con grande tempestività e grande indignazione, Giorgetti. sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e Gravina, Presidente della Federcalcio, hanno commentato in modo duro il comportamento dei nostri giocatori e chiesto pubblicamente dei provvedimenti. Prima ancora che si pronunciassero gli organi competenti... Curioso, per non dire grave. No? Ma dopo gli insulti razzisti a Kessie e Bakayoko di mercoledì non ho visto la stessa reattività e la stessa intransigenza. Giorgetti e Gravina,dove sono finiti? Il vice Presi*dente del Consiglio, Salvini,che se l’è cavata anche lui con un commento molto generico, ha usato la parola “vergogna”solo per il gioco del Milan. E invece bisogna spendere la vergogna per episodi molto più gravi. Era nell'aria? Ovviamente, dato il precedente della partita di campionato. Infatti, in modo informale, alla vigilia abbiamo contattato tutte le componenti, per condividere l’allerta: Federcalcio, Lega, vertici arbitrali, responsabili dell’ordine pubblico... E abbiamo ripetuto appelli alla responsabilità ai giocatori. Sono stati zitti loro, siamo stati zitti noi. Non bastasse, la mattina della partita c’è stata quella manifestazione in piazzale Loreto. Ci doveva essere la massima attenzione per stroncare sul nascere ogni forma di provocazione. Insulti razzisti in campo? Assurdo. C’erano almeno mille motivi per interrompere quella partita. Con le nuove norme, non doveva neppure attendere il secondo o il terzo coro, gli bastava il primo per richiamare la squadre al centro del campo, far diffondere gli annunci e poi, in caso di altri cori, sospendere definitivamente la partita. Invece nulla. Ma i cori razzisti e gli ululati li hanno sentiti tutti. Se sono stati trasmessi due annunci dagli altoparlanti, significa che insulti e cori erano ben udibili da tutti. Eppure Mazzoleni ha tirato dritto, come se fosse stato l’unico a non sentire. Abbiamo provato a fare pressioni? Il nostro team manager ha segnalato i cori al quarto uomo. Ma fare pressioni serve fino a un certo punto. Il regolamento riconosce la discrezionalità d’intervento all’arbitro. E’ lui che deve decidere. a noi tutti avevano garantito che sarebbero intervenuti in caso di cori razzisti.Non era una situazione a sorpresa. Mazzoleni aveva già vissuto l’Inter Napoli di Koulibaly. Eravamo tranquilli. Non eravamo noi a doverci muovere per chiedere la sospensione, anche perché non volevamo che sembrasse un alibi per il risultato. Doveva decidere Mazzoleni. Penso però che gli arbitri dovrebbero essere tutelati e aiutati di più dalle istituzioni per non essere lasciati soli in momenti del genere. Bakayoko e tutti gli altri ragazzi sono stati encomiabili. Li ho ringraziati perché hanno fatto di tutto per favorire in campo un clima sereno. Anche i giocatori della Lazio. Non dovevano muoversi loro. L’arbitro aveva mille ragioni per sospendere quella partita. Doveva farlo. Fermarsi per i cori razzisti, come disse Ancelotti? Noi abbiamo diffuso un comunicato e chiederemo provvedimenti. Le norme per intervenire e combattere il razzismo da stadio ci sono. Basta applicarle. Alla prossima saremo più energici. Intanto chiediamo rispetto. Il Milan è 120 anni di storia e di valori. Non possiamo subire ciò che abbiamo subito mercoledì sera. Accettiamo la sconfitta, rifiutiamo gli alibi. Ma pretendiamo rispetto e giustizia".

Guai a dire qualcosa sulla piallata subita sul campo, vero?
 

Similar threads

Alto
head>