Sarò sincero: il suo addio in sé non mi ha toccato minimamente. Anche escludendo la buona operazione derivante dalla sua volontà di ritornare alla Juve, non mi sento in alcun modo tradito.
Prima di tutto perché, se di tradimento si parla, il comportamento di Bonucci con la Juve indicava una possibile ripetibilità di esso nei nostri confronti... motivo per cui l’ho sempre visto distaccato dal punto di vista umano, senza aspettarmi nulla.
Secondariamente perché noi non sappiamo la verità, e quello che vediamo come tradimento potrebbe essere stato un atto ammirevole, con tutte le possibili gradazioni tra questi due estremi. Certo, i fatti indicherebbero più la prima ipotesi, ma ci sono delle stranezze che non mi fanno essere sufficientemente sicuro. Lascio quindi il beneficio del dubbio.