Allo stesso modo se ad un'azienda di 1000 operai dimezzi l'IRPEF, ne può assumere 1500. O aumentare di 200 euro la paga a quelli che ha già. Mi dispiace ma non esiste assolutamente che i milionari del pallone abbiano un'aliquota inferiore a chi guadagna 1000 euro. Soprattutto se pensiamo alla valanga di tasse che devono pagare le persone normali. E alle condizioni economiche in cui si trovano. Quando lo sconto fiscale ai calciatori lo faceva la Spagna parlavamo di vergogna, scandalo, concorrenza sleale ecc. Poi lo abbiamo fatto noi. Siamo proprio la Repubblica delle Banane.
Non è un incentivo per il giocatore ma per lo Stato, questo proprio non riuscite a comprendere:
Se col tuo stipendio che ipotizziamo teoricamente 2.000 euro lordi mensili lo Stato (con l'aliquota attuale al 25%) "prende" 6.000 euro annui (non calcolo per semplicità mensilità aggiuntive, premi ecc.), non ci sarebbe alcun vantaggio per l'Erario ad abbassarti l'aliquota, se non un incentivo sociale al welfare.
Il Decreto Crescita sui redditi dei lavoratori rimpatriati è invece un incentivo a trasferire la residenza in Italia per avere maggiori entrate. E grazie a questo strumento che molte società sportive hanno potuto acquistare giocatori che adesso versano le loro tasse in Italia (per restare a casa nostra basti pensare a Ibra). Tra l'altro è uno strumento che ha aiutato persone normali, non solo calciatori milionari, a ritornare in Italia potendo così godere di minori tasse. Ti posso portare l'esempio di un mio amico ingegnere che dal 2019 ha riportato la residenza in Italia essendosi fatto allettare da 15 punti percentuali in meno di tasse (che su redditi oltre i 50mila Euro sono una marea di soldi che altrimenti avrebbe versato all'estero). E comunque è prevista una tassazione sul 30% dell'imponibile che rapportata a stipendi milionari significa vagonate di milioni per le casse erariali.