Leao: Milan vs agenti. Ostacoli clausola e Sporting.

[7AlePato7]

Lezioni non ce ne sono , ma qualche deduzione la possiamo trarre e non è affatto positiva.

Amico, io voglio guardare in casa mia. I nemici sono in casa, per fustigare la stampa ci sarà tempo e modo.

 

[7AlePato7]

La GDS in edicola riporta il comunicato di ieri del Milan sull'affare Leao e, in base allo stesso, riferisce che Il Milan cercherà l’accordo in questi mesi No a una clausola ridotta a 70 milioni. Detto chiaro: se un grande club arriverà nei giusti tempi con una proposta da 150 milioni (o anche qualcosa meno), il Milan cederà uno dei suoi campioni. Vale per Leao come per Theo Hernandez. L'imperativo, è evitare di perdere Leao a zero. Per questo, il mantra dal 31 gennaio al primo febbraio non cambia: trattare. In questa storia ci sono ancora diverse tappe da scrivere.

Di contro, sempre la GDS, conferma la versione di ieri. Secondo l'entourage, la clausola deve essere dimezzata o non si va più avanti.
Nel nutrito entourage dell’attaccante è ormai chiara la sensazione che quei tre macigni sulla strada dell’accordo (ora come ora) sono insormontabili. Stipendio, clausola e nodo Sporting. Nessuna dichiarazione, ma alla fine tutti convengono su questa constatazione.
È vero che le parti si sono avvicinate sul tema specifico dello stipendio: 6,5 milioni netti offerti dai vertici rossoneri contro una richiesta del giocatore di 7 milioni. Ma resta insoluta la questione Sporting Lisbona. Come tutti sanno l’attaccante nato nei sobborghi di Lisbona nel 2018 andò al Lilla avvalendosi dell’articolo 17: una fuga a costo zero per cui i tribunali portoghesi lo hanno condannato al pagamento di un indennizzo di 19 milioni di euro. Bene, Rafael ha da tempo chiesto a Maldini e Massara che sia il club milanista a farsi carico in toto di quell’onere, visto che il Lilla negli ultimi mesi si è tirato indietro. A questa richiesta la dirigenza ha risposto in maniera negativa già da tempo. Ed a raffreddare le parti è emersa la questione della clausola, che l'entourage vuole dimezzare a massimo 80 mln. Situazione bloccata. Da un lato l’agente ufficiale di Rafael, l’avvocato francese Ted Dimvula, ha avuto il mandato dalla famiglia di governare i rapporti con la società di via Aldo Rossi, ma allo stesso tempo papà Antonio in questi mesi ha di nuovo riavvicinato Jorge Mendes, il potente procuratore portoghese. E proprio questa doppia anima nel gran consiglio di famiglia è il principio degli equivoci in una maratona che ha prodotto pro- mettenti accelerazioni nello scorso autunno ma si è fermata nelle ultime settimane in maniera brusca. Molte voci, tante teste da mettere d’accordo. E poi c'è Leao: tutte le volte in cui ha giurato lunga fedeltà ai colori rossoneri, poi, non ha dato seguito ai suoi proponimenti. Il risultato è che non c’è ancora in agenda un appuntamento da poter considerare risolutivo.

Anche il CorSera conferma le difficoltà: il Milan è chiamato a difendersi perché il rinnovo di Leao, in scadenza nel 2024, è tutto fuorché probabile. Nell’ultimo mese l’operazione ha subito un deciso rallentamento. Sul tavolo anche la clausola rescissoria, che Rafa ha chiesto di dimezzare: da 150 milioni sino a 70-80, mentre il Diavolo vorrebbe cancellarla. L’altro nodo, apparentemente insuperabile, è la multa da quasi 20 milioni che il portoghese deve allo Sporting Lisbona. E non aiuta la complessa trattativa legata al numero degli agenti, una specie di Sudoku. Sullo sfondo la solita Premier.

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[diavoloINme]

Amico, io voglio guardare in casa mia. I nemici sono in casa, per fustigare la stampa ci sarà tempo e modo.

A me pare che il potere mediatico venga da troppi sottovalutato ma non da me , è un mio cavallo di battaglia.
Un giornale anzichè un giornalista può con un solo articolo destabilizzare uno spogliatoio e una squadra.

Del resto se il milan ha deciso di smentire con un comunicato stampa un articolo di giornale evidentemente lo avrà reputato lesivo.

Vorrei far notare che dall'altra parte di milano hanno perso skriniar a zero ma fino all'altro giorno si diceva che il rinnovo era cosa certa.
La squadra è stata protetta fino all'ultimo e ora, che non si poteva più mentire, le colpe sono state scaricate sul ragazzo.
La prima pagina su leao e il milan addirittura eclissa il disastro gestionale nerazzurro.

Si vince anche cosi cari miei, si vince anche col potere mediatico che può proteggere o celare i problemi.
Non scordate mai mai ma moggi che nel post calciopoli disse chiaramente che ha lottato contro il potere mediatico del milan ed aveva ragione da vendere perchè noi da quel punto di vista eravamo top mondo.

 

[diavoloINme]

La GDS in edicola riporta il comunicato di ieri del Milan sull'affare Leao e, in base allo stesso, riferisce che Il Milan cercherà l’accordo in questi mesi No a una clausola ridotta a 70 milioni. Detto chiaro: se un grande club arriverà nei giusti tempi con una proposta da 150 milioni (o anche qualcosa meno), il Milan cederà uno dei suoi campioni. Vale per Leao come per Theo Hernandez. L'imperativo, è evitare di perdere Leao a zero. Per questo, il mantra dal 31 gennaio al primo febbraio non cambia: trattare. In questa storia ci sono ancora diverse tappe da scrivere.

Di contro, sempre la GDS, conferma la versione di ieri. Secondo l'entourage, la clausola deve essere dimezzata o non si va più avanti.
Nel nutrito entourage dell’attaccante è ormai chiara la sensazione che quei tre macigni sulla strada dell’accordo (ora come ora) sono insormontabili. Stipendio, clausola e nodo Sporting. Nessuna dichiarazione, ma alla fine tutti convengono su questa constatazione.
È vero che le parti si sono avvicinate sul tema specifico dello stipendio: 6,5 milioni netti offerti dai vertici rossoneri contro una richiesta del giocatore di 7 milioni. Ma resta insoluta la questione Sporting Lisbona. Come tutti sanno l’attaccante nato nei sobborghi di Lisbona nel 2018 andò al Lilla avvalendosi dell’articolo 17: una fuga a costo zero per cui i tribunali portoghesi lo hanno condannato al pagamento di un indennizzo di 19 milioni di euro. Bene, Rafael ha da tempo chiesto a Maldini e Massara che sia il club milanista a farsi carico in toto di quell’onere, visto che il Lilla negli ultimi mesi si è tirato indietro. A questa richiesta la dirigenza ha risposto in maniera negativa già da tempo. Ed a raffreddare le parti è emersa la questione della clausola, che l'entourage vuole dimezzare a massimo 80 mln. Situazione bloccata. Da un lato l’agente ufficiale di Rafael, l’avvocato francese Ted Dimvula, ha avuto il mandato dalla famiglia di governare i rapporti con la società di via Aldo Rossi, ma allo stesso tempo papà Antonio in questi mesi ha di nuovo riavvicinato Jorge Mendes, il potente procuratore portoghese. E proprio questa doppia anima nel gran consiglio di famiglia è il principio degli equivoci in una maratona che ha prodotto pro- mettenti accelerazioni nello scorso autunno ma si è fermata nelle ultime settimane in maniera brusca. Molte voci, tante teste da mettere d’accordo. E poi c'è Leao: tutte le volte in cui ha giurato lunga fedeltà ai colori rossoneri, poi, non ha dato seguito ai suoi proponimenti. Il risultato è che non c’è ancora in agenda un appuntamento da poter considerare risolutivo.

Anche il CorSera conferma le difficoltà: il Milan è chiamato a difendersi perché il rinnovo di Leao, in scadenza nel 2024, è tutto fuorché probabile. Nell’ultimo mese l’operazione ha subito un deciso rallentamento. Sul tavolo anche la clausola rescissoria, che Rafa ha chiesto di dimezzare: da 150 milioni sino a 70-80, mentre il Diavolo vorrebbe cancellarla. L’altro nodo, apparentemente insuperabile, è la multa da quasi 20 milioni che il portoghese deve allo Sporting Lisbona. E non aiuta la complessa trattativa legata al numero degli agenti, una specie di Sudoku. Sullo sfondo la solita Premier.

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[7AlePato7]

A me pare che il potere mediatico venga da troppi sottovalutato ma non da me , è un mio cavallo di battaglia.
Un giornale anzichè un giornalista può con un solo articolo destabilizzare uno spogliatoio e una squadra.

Del resto se il milan ha deciso di smentire con un comunicato stampa un articolo di giornale evidentemente lo avrà reputato lesivo.

Vorrei far notare che dall'altra parte di milano hanno perso skriniar a zero ma fino all'altro giorno si diceva che il rinnovo era cosa certa.
La squadra è stata protetta fino all'ultimo e ora, che non si poteva più mentire, le colpe sono state scaricate sul ragazzo.
La prima pagina su leao e il milan addirittura eclissa il disastro gestionale nerazzurro.

Si vince anche cosi cari miei, si vince anche col potere mediatico che può proteggere o celare i problemi.
Non scordate mai mai ma moggi che nel post calciopoli disse chiaramente che ha lottato contro il potere mediatico del milan ed aveva ragione da vendere perchè noi da quel punto di vista eravamo top mondo.

Ma quello è una conseguenza in parte della debolezza della proprietà e in parte del fatto che Maldini è un neofita. Pensiamo davvero che il peso specifico sui giornali da parte di Marotta che ha intessuto trame da anni e anni, cristallizzando e rinsaldando rapporti con giornalisti vari, sia equiparabile a quello di un Maldini? Chiaro che no.
Però guarda che anche nel periodo di Berlusconi assistevamo ad articoli in cui inchiodavano il Milan e a trasmissioni tv dietro cui non c‘era di certo Berlusconi dietro… me le ricordo. Ma allora mi arrabbiavo molto di più col giornalista perché avevo una proprietà e una società che facevano innanzitutto il loro dovere dinanzi ai tifosi. Oggi ho le vipere in dirigenze e proprietà e il tifoso deve difendersi innanzitutto da quelle.

 

[Swaitak]

Vedremo in estate chi avrà avuto ragione.

magari fosse l'estate.. il film è noto, sta società tirerà avanti fino a marzo-aprile 2024 con le menzogne

 

[ignaxio]

Non hanno mica scritto che rinnoveranno sicuro eh..

hanno detto che sono in corso le trattative (che potrebbero pure finire con nulla di fatto) e hanno smentito la rottura delle trattative stesse, mi sembra una bella differenza e non molto difficile da capire.

 

[Devil man]

 

[uolfetto]

Clausola a 50 e i soldi allo Sporting li paga lui. Per me andrebbe benissimo. Sempre che siano vere tutte queste robe che scrivono.