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Leao a Sky:"Calcio e musica? Mi diverto sempre perchè sono entrambe mie due passioni che ho sempre coltivato nel tempo. Amo cantare, ma è una cosa che sto facendo da poco, con la quarantena ho iniziato a provare e mi sono sentito a mio agio, poi sono un ragazzo che non parla molto alle volte, mi piace esprimermi cantando. Il calcio è stato da sempre nel mio destino, fin da quando ero bambino sognavo di diventare calciatore, e sono orgoglioso di farlo nel club più importante del mondo".
"Io sono ancora giovane, ma se mi guardo indietro e penso a ciò che ho fatto sono contento. Mi ricordo benissimo allo Sporting il mio esordio da professionista, fu un momento magico perchè la squadra di quel tempo non era fatta da tanti giovani, ero uno dei pochi. Se fossi rimasto in Portogalllo non sarei chi sono ora. In Francia forse ci ho giocato nel momento sbagliato, ero ancora poco maturo per un calcio così, ma fu un'esperienza formativa per me, non rinnego niente".
"La fascia? Contro il Verona sono stato capitano è vero, incredibile. Venivo da una settimana un pò così così..la scelta della fascia mi aveva fatto emozionare, fu una decisione della squadra e del mister, ma io mi sento leader anche senza fascia o numero 10, sono sempre io e sarò sempre così, sorrisi e carattere. Sono felice di essere un esempio, vedo Simic che è fortissimo e lo aiuto sempre. Da chi imparo? Il mio idolo da sempre è Cristiano Ronaldo, mi ispiro a lui".
"Io nella top 11 mondiale? Io penso di sì, sto lavorando tanto e ho fatto bene in questi ultimi anni, abbiamo anche vinto e vogliamo farlo di nuovo. Sono ancora giovane per poter crescere, ci sono giocatori che hanno raggiunto un livello incredibile con il tempo e con esperienza: dico ad esempio Vinícius Júnior, Bellingham e Mbappè, loro sono di livello mondiale assoluto e mi piace guardarli giocare sempre. La mia top 11 sarebbe un 4-3-3 con in porta Maignan, Cancelo a destra, Theo a sinistra, Thiago Silva centrale con… Van Dijk? No… Ruben Dias. A centrocampo Bellingham, De Bruyne, Modric. E davanti Leao a sinistra, Vinicius a destra e Mbappé centravanti".
"Il rapporto con Pioli? All'inizio era strano, forse un pò aggressivo ma non in modo negativo, poi ha saputo prendermi ed è una persona importantissima per me. Io sono un ragazzo con il quale devi parlare in modo tranquillo, non alzando la voce, con il tempo ci siamo conosciuti meglio, è come un padre".
"Ibra? Mi ha aiutato fin da subito, quando giocavo bene non mi diceva niente o quasi e quando facevo male mi spronava sempre, ma in un modo che mi è sempre piaciuto, è un leader vero e ci aiuterà moltissimo in questi mesi".
"Lo scudetto? Il campionato è lungo, ma ci dispiace aver perso punti nelle scorse settimane, avevamo fatto bene fino a ottobre poi c'è stato un calo. Manca ancora tanto e vogliamo recuperare tutto, siamo fiduciosi per il futuro".
"Ci sono state tensioni per il rinnovo? Assolutamente no, il Milan ha sempre saputo le mie intenzioni, volevo e voglio stare qui per tanti anni solo che ho aspettato il momento giusto, ma con il Milan non ci sono mai stati problemi".
"Una canzone per il Milan? Quella che mettono allo stadio, come fa? Sarà perchè ti amo, è bellissima mi piace molto".
"Quali obiettivi ora? Io sto pensando al bene della mia squadra, ho sempre fatto così e voglio crescere insieme al Milan. Prima ci sono gli obiettivi collettivi, di gruppo, poi c'è Leao: dobbiamo vincere partite e tornare a fare bene come abbiamo dimostrato".
"Io sono ancora giovane, ma se mi guardo indietro e penso a ciò che ho fatto sono contento. Mi ricordo benissimo allo Sporting il mio esordio da professionista, fu un momento magico perchè la squadra di quel tempo non era fatta da tanti giovani, ero uno dei pochi. Se fossi rimasto in Portogalllo non sarei chi sono ora. In Francia forse ci ho giocato nel momento sbagliato, ero ancora poco maturo per un calcio così, ma fu un'esperienza formativa per me, non rinnego niente".
"La fascia? Contro il Verona sono stato capitano è vero, incredibile. Venivo da una settimana un pò così così..la scelta della fascia mi aveva fatto emozionare, fu una decisione della squadra e del mister, ma io mi sento leader anche senza fascia o numero 10, sono sempre io e sarò sempre così, sorrisi e carattere. Sono felice di essere un esempio, vedo Simic che è fortissimo e lo aiuto sempre. Da chi imparo? Il mio idolo da sempre è Cristiano Ronaldo, mi ispiro a lui".
"Io nella top 11 mondiale? Io penso di sì, sto lavorando tanto e ho fatto bene in questi ultimi anni, abbiamo anche vinto e vogliamo farlo di nuovo. Sono ancora giovane per poter crescere, ci sono giocatori che hanno raggiunto un livello incredibile con il tempo e con esperienza: dico ad esempio Vinícius Júnior, Bellingham e Mbappè, loro sono di livello mondiale assoluto e mi piace guardarli giocare sempre. La mia top 11 sarebbe un 4-3-3 con in porta Maignan, Cancelo a destra, Theo a sinistra, Thiago Silva centrale con… Van Dijk? No… Ruben Dias. A centrocampo Bellingham, De Bruyne, Modric. E davanti Leao a sinistra, Vinicius a destra e Mbappé centravanti".
"Il rapporto con Pioli? All'inizio era strano, forse un pò aggressivo ma non in modo negativo, poi ha saputo prendermi ed è una persona importantissima per me. Io sono un ragazzo con il quale devi parlare in modo tranquillo, non alzando la voce, con il tempo ci siamo conosciuti meglio, è come un padre".
"Ibra? Mi ha aiutato fin da subito, quando giocavo bene non mi diceva niente o quasi e quando facevo male mi spronava sempre, ma in un modo che mi è sempre piaciuto, è un leader vero e ci aiuterà moltissimo in questi mesi".
"Lo scudetto? Il campionato è lungo, ma ci dispiace aver perso punti nelle scorse settimane, avevamo fatto bene fino a ottobre poi c'è stato un calo. Manca ancora tanto e vogliamo recuperare tutto, siamo fiduciosi per il futuro".
"Ci sono state tensioni per il rinnovo? Assolutamente no, il Milan ha sempre saputo le mie intenzioni, volevo e voglio stare qui per tanti anni solo che ho aspettato il momento giusto, ma con il Milan non ci sono mai stati problemi".
"Una canzone per il Milan? Quella che mettono allo stadio, come fa? Sarà perchè ti amo, è bellissima mi piace molto".
"Quali obiettivi ora? Io sto pensando al bene della mia squadra, ho sempre fatto così e voglio crescere insieme al Milan. Prima ci sono gli obiettivi collettivi, di gruppo, poi c'è Leao: dobbiamo vincere partite e tornare a fare bene come abbiamo dimostrato".