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Come riportato dalla GDS in edicola, al Milan servono i gol di Leao. Meno cross e più fuoco in area . Il portoghese è uno da 15 reti a campionato ma cerca poco la porta, con e senza palla. Contro Mbappé è il momento di cambiare. Che differenza
con Mbappè e Kvara, che crossano molto meno ma in area sono più efficaci. Prendiamo come pietre di paragone i due esterni sinistri che Leao affronterà nelle prossime partite: Mbappé (Psg) e Kvaratskhelia (Napoli). Il parigino (4,9) e il georgiano (4,2) doppiano il portoghese (1,9) per media di tiri a partita. E lo staccano in modo ancora più significativo nella graduatoria dei tocchi in area che Mbappé guida con una media di 11,4 a partita, su Kvara (9,0) e Leao (7,4). Per questo Pioli snicchera l’omino Rafa, lo vuole più vicino all’area, e non solo fuori a scodellare cross. Infatti, quella dei cross a segno è l’unica classifica dominata dal rossonero (1) davanti a Mbappé (0,2) e Kvara (0,1). Ma è uno spreco ridurlo a una catapulta. Come usare una statua di Modigliani come ferma porta. In questi anni rossoneri, Pioli ha lavorato molto e bene sul talento puro di Rafa, sfrondandone gli eccessi e incattivendone la fase offensiva. Ma lo vuole ancora più presente in area, palla al piede, e anche sen- za, aggredendo il secondo palo, quando Calabria e Pulisic lavora- no a destra, mettendoci la cattiveria che usano Mbappé e Cristiano Ronaldo quando si staccano dalla fascia mancina per attaccare la porta. In realtà, il paragone con Kylian e CR7 suona ingeneroso, perché, anche se amano partire defilati, sono due prime punte, esentate dal lavoro sporco senza palla. Leao aiuta un po’ di più. Non così tanto, secondo Sacchi... Ma, in cambio di questo privilegio, il Milan lo pretende più decisivo, come Mbappè: 9 gol in 10 match stagionali con il Psg, 2 nell’ultimo impegno nazionale contro l’Olanda. Pioli gli parla spesso e gli mostra video. Lo vuole decisivo come a Napoli lo scorso aprile.
Il CorSport si concentra sulla crisi da gol della coppia Leao Giroud. Il francese non segna da oltre 50 giorni. Il portoghese a secco da più di un mese. In Champions non c’è più tempo da perdere. Anche con la Juve emerse le difficoltà realizzative. Pioli chiede cinismo e concretezza per uscire in fretta dall’empasse
con Mbappè e Kvara, che crossano molto meno ma in area sono più efficaci. Prendiamo come pietre di paragone i due esterni sinistri che Leao affronterà nelle prossime partite: Mbappé (Psg) e Kvaratskhelia (Napoli). Il parigino (4,9) e il georgiano (4,2) doppiano il portoghese (1,9) per media di tiri a partita. E lo staccano in modo ancora più significativo nella graduatoria dei tocchi in area che Mbappé guida con una media di 11,4 a partita, su Kvara (9,0) e Leao (7,4). Per questo Pioli snicchera l’omino Rafa, lo vuole più vicino all’area, e non solo fuori a scodellare cross. Infatti, quella dei cross a segno è l’unica classifica dominata dal rossonero (1) davanti a Mbappé (0,2) e Kvara (0,1). Ma è uno spreco ridurlo a una catapulta. Come usare una statua di Modigliani come ferma porta. In questi anni rossoneri, Pioli ha lavorato molto e bene sul talento puro di Rafa, sfrondandone gli eccessi e incattivendone la fase offensiva. Ma lo vuole ancora più presente in area, palla al piede, e anche sen- za, aggredendo il secondo palo, quando Calabria e Pulisic lavora- no a destra, mettendoci la cattiveria che usano Mbappé e Cristiano Ronaldo quando si staccano dalla fascia mancina per attaccare la porta. In realtà, il paragone con Kylian e CR7 suona ingeneroso, perché, anche se amano partire defilati, sono due prime punte, esentate dal lavoro sporco senza palla. Leao aiuta un po’ di più. Non così tanto, secondo Sacchi... Ma, in cambio di questo privilegio, il Milan lo pretende più decisivo, come Mbappè: 9 gol in 10 match stagionali con il Psg, 2 nell’ultimo impegno nazionale contro l’Olanda. Pioli gli parla spesso e gli mostra video. Lo vuole decisivo come a Napoli lo scorso aprile.
Il CorSport si concentra sulla crisi da gol della coppia Leao Giroud. Il francese non segna da oltre 50 giorni. Il portoghese a secco da più di un mese. In Champions non c’è più tempo da perdere. Anche con la Juve emerse le difficoltà realizzative. Pioli chiede cinismo e concretezza per uscire in fretta dall’empasse