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Felipe Sodinha, calciatore brasiliano, ricorda le feste nella casa a Varese di Ronaldinho ai tempi della sua avventura in rossonero.
"Anche Boateng era il mio eroe , ma le feste con lui erano complicate. Invece, Dinho...
Entro nella casa, vedo 50 ragazze, pochissimi uomini, mi dico... ma questo è il Paradiso? Poi dal bagno esce Ronaldinho e mi ha detto: "Fa come se fossi a casa tua, lì c'è il bar, lì c'è la piscina. L'ho abbracciato.
Alla festa c'erano quattro o cinque famosi del Milan. Con Ronaldinho ci siamo messi a suonare la samba, lui si è seduto accanto a me e abbiamo iniziato a bere whisky. Ero un po' ubriaco, allora mi alzo e vado a fare un giro in questa casa enorme. Mi appoggio al muro e accendo la luce di una stanza piena di vini. Sorpresi per sbaglio un calciatore. C'era lì un biondo bellissimo, con una bionda e una mora che si baciavano. Io ho detto: "Sorry, sorry". Poi penso: "No, non ci credo che era lui". Si è capito chi è, non facciamo nomi.
La festa è stata così memorabile che prima di uscire, tra le sei e le sette della mattina, mi sono inginocchiato e baciato i piedi di Ronaldinho, come se fosse una divinità."
"Anche Boateng era il mio eroe , ma le feste con lui erano complicate. Invece, Dinho...
Entro nella casa, vedo 50 ragazze, pochissimi uomini, mi dico... ma questo è il Paradiso? Poi dal bagno esce Ronaldinho e mi ha detto: "Fa come se fossi a casa tua, lì c'è il bar, lì c'è la piscina. L'ho abbracciato.
Alla festa c'erano quattro o cinque famosi del Milan. Con Ronaldinho ci siamo messi a suonare la samba, lui si è seduto accanto a me e abbiamo iniziato a bere whisky. Ero un po' ubriaco, allora mi alzo e vado a fare un giro in questa casa enorme. Mi appoggio al muro e accendo la luce di una stanza piena di vini. Sorpresi per sbaglio un calciatore. C'era lì un biondo bellissimo, con una bionda e una mora che si baciavano. Io ho detto: "Sorry, sorry". Poi penso: "No, non ci credo che era lui". Si è capito chi è, non facciamo nomi.
La festa è stata così memorabile che prima di uscire, tra le sei e le sette della mattina, mi sono inginocchiato e baciato i piedi di Ronaldinho, come se fosse una divinità."

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