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Riconosco che il godimento della prestazione sia pluriennale, non sono altrettanto d’accordo sul fatto che il valore del bene stesso decada in forma secca semplicemente in base alla durata del contratto stipulato con il giocatore.
Ti porto l’esempio di Redondo, il cui cartellino è stato perfettamente ammortizzato dal Milan in 4 anni di contratto. Come può un giocatore costato 35 miliardi di lire, che ha giocato 16 partite in 4 anni, non essere considerato una perdita per la società?
Concludendo non era mia intenzione scatenare una discussione fiscale sulle minusvalenze, volevo solamente riportare i 10 maggiori investimenti che a distanza di qualche anno si sono rivelati disastrosi. Alcuni dei 10 sicuramente sono stati meno disastrosi di altri, ma quasi sempre il saldo è da ritenersi ampiamente negativo, indipendentemente dalle annualità di ammortamento.
La prossima volta provvederò a riportare i valori al netto degli ammortamenti.![]()
Premetto che quello che scriverò non è correttissimo, ma è per dare un'idea, visto che non voglio tenere una lezione. Anche perché non sarei la persona più adatta visto che mi occupo della gestione del personale, però qualcosina in materia ne mastico.
C'è differenza tra profitto contabile e profitto economico.
Mescoli l'aspetto contabile, economico e sportivo quando invece vanno distinti.
Nell'esempio di Redondo contabilmente il giocatore è stato perfettamente ammortizzato, è ovvio che, nel suo caso, non si ha avuto il ritorno sportivo ed economico (sponsor, merchandising ecc...) sperato.
Se si volesse essere pignoli nel post che hai scritto tu mancano i costi degli ingaggi (di certo rilevanti e con alta incidenza, soprattutto nell'esempio di Kakà), ma anche i ricavi che il mondo che gira attorno ai giocatori genera.
Perché solo negli ultimi anni si parla di gestione dei diritti d'immagine? Prima non era così in voga. Ora i calciatori accettano anche ingaggi più bassi pur di poter gestire la maggioranza, se non la totalità, dei loro diritti d'immagine perché, spesso, gli generano più reddito.
Come detto, una volta non era così consueto. Porto un altro esempio al riguardo, il passaggio di Ronaldo dal Barcellona all'Inter: pur pagandolo uno sproposito so per certissimo che grazie agli sponsor, alle partnership, al merchandising, alle pubblicità ecc... per l'Inter il costo di Ronaldo si è ripagato da solo.
Quindi non tutti i casi che hai citato ad esempio, in realtà, sono stati realmente "una perdita" per le squadre di appartenenza.